Ti sei mai lasciato trasportare dalla poesia dei film di Ferzan Ozpetek? Dal 1 dicembre alle ore 20:45, il regista turco debutta al teatro della Pergola di Firenze con Ferzaneide-Sono ia! un One-man show che ti trasporterà tra Roma e Istanbul nel viaggio umano e artistico di tutta la galleria dei personaggi che hanno popolato il mondo poetico dell’artista e che prenderanno posto sul palcoscenico per dialogare direttamente con gli spettatori.
“Ferzaneide è un viaggio sentimentale attraverso il racconto dei miei ricordi, delle suggestioni e delle
figure umane che hanno ispirato molti dei miei film.”
Questo è quanto dichiara il regista, che con il Palcoscenico ha scelto di mettersi direttamente in gioco con il suo pubblico e contribuire alla rinascita del settore dello spettacolo dal vivo.
Ferzan Ozpetek, Ferzaneide-Sono ia!
La storia di Ferzan Ozpetek, nato ad Instanbul nel 1959, rappresenta il coraggio di una ribellione che si è manifestata nella scelta di proseguire i suoi studi a Roma, in Storia del Cinema all’Università La Sapienza, contro il volere della sua famiglia borghese che voleva che proseguisse gli studi negli Stati Uniti.
Il giovane studente turco all’interno di un’università sovraffollata, un frenetico microcosmo urbano in cui è difficile farsi notare dalle persone giuste, costruisce i suoi passi per un’intensa carriera artistica nella quale metterà al centro le varietà del sentire e dell’amare e la lotta degli individui per realizzare i sogni.
Egli si forma anche in Storia dell’Arte e del Costume all’Accademia Navona e all’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico dove frequenta i corsi di regia. Significativa la sua collaborazione con il Living Theatre di Julian Beck, mentre al cinema comincia a collaborare come assistente e aiuto alla regia di Massimo Troisi, Maurizio Ponzi, Ricky Tognazzi, Sergio Citti e Francesco Nuti.
Debutta nel 1997 con Il bagno turco e nel 1999 con Harem Suarè, ma è nei primi anni 2000 che ottiene importanti riconoscimenti con Le Fate ignoranti (2001), con il quale vince 3 Globi d’oro e 4 Nastri d’argento e La finestra di fronte (2003), con il quale vince 5 David di Donatello, 3 Nastri d’argento, 4 Ciak d’oro e 3 Globi d’oro.
Ferzan Ozpetek e Mine vaganti
Negli anni ho sposato molte cause all’insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso di quello che dirò sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni. Il coraggio di sfidare i pregiudizi. Il coraggio di essere felici. E sperare di tornare a esserlo di nuovo. A teatro, al cinema, ai concerti, ai musei. Ovunque.
Il coraggio è dunque la parola chiave che accompagna la filmografia di Ferzan Ozpetek e le varie repliche di Ferzaneide. Ma già con Mine vaganti, il regista aveva scelto di mettersi direttamente in gioco.
Il film, con la sceneggiatura scritta a 4 mani con Ivan Cotroneo, uscì nel marzo del 2010 e vinse il Premio Mario Monicelli per la migliore regia, il Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto e il Premio Suso Cecchi D’Amico per la miglior sceneggiatura. Inoltre ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello 2010, vincendo due statuette per i migliori interpreti non protagonisti , Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini.
Nello stesso anno ottiene il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Ha vinto 5 Nastri d’argento e ha ottenuto una candidatura al Premio del Pubblico Europeo e una per l’autore della colonna sonora degli European Film Awards.
La pellicola fu girata a Lecce, dove il regista ottenne poi la cittadinanza onoraria, poichè per la prima volta girò un film in una città italiana diversa da Roma.
L’opera racconta le vicende di una famiglia Salentina alle prese con l’omosessualità di due dei suoi figli, Tommaso e Antonio. Attraverso il ritratto di questa famiglia del Sud, Ferzan Ozpetek cerca di andare oltre gli stereotipi. Sarà proprio la nonna che con molta lucidità e consapevolezza risolverà il conflitto, lasciando nelle sue ultime volontà la raccomandazione di essere se stessi e rispettare le diversità altrui. La stessa nonna, interpretata da Ilaria Occhini, nel momento della morte si sente libera di poter ritrovare in un altro, indefinito luogo, il suo perduto amore.
Nel 2020 Ferzan Ozpetek decide di realizzare un adattamento teatrale di Mine vaganti, ma rimane bloccato dalla pandemia. Lo spettacolo andrà di nuovo in scena dal 22 marzo al 3 aprile 2022. I biglietti e i tagliandi degli abbonamenti acquistati per la stagione 2019/2020 saranno validi per le date 22 – 27 marzo. Nel caso che tu abbia smarrito l’abbonamento puoi contattare la biglietteria del Teatro: 055.0763333, oppure scrivere una mail a biglietteria@teatrodellapergola.com.
“In un periodo di sconcerto e sospensione, come è stato l’anno trascorso, ho pensato spesso ai tanti operatori e protagonisti del panorama teatrale, del palcoscenico in generale, ma pure del comparto musicale, che vivono più di altri, se possibile, la sorte avversa dei tempi, il disagio delle loro famiglie, la condizione critica della precarietà materiale di un lavoro a cui si sono sempre prestati con passione ed entusiasmo. Anche per questo insieme al produttore Marco Balsamo ho deciso di impegnarmi in prima persona per lanciare un segnale di ripresa di un settore che ha bisogno di sostegno e soprattutto di fiducia. Nei prossimi mesi porterò questo spettacolo Ferzaneide in date sparse qua e là in tutta Italia.”
Questo è quanto ha dichiarato Ferzan Ozpetek a proposito del critico e delicato periodo che abbiamo vissuto e con il quale hanno fatto i conti gli operatori dello spettacolo.
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