La sincerità può essere quella formula che dona bellezza e che a lungo andare porta al successo? La nostra redazione vuole rispondere a questa domanda portando come esempio il lavoro del duo musicale Aria buena, formato da Gianaldo Tavella e Clayton Simili, fratelli nella vita e nell’arte, nati in due continenti diversi.
Quando due mondi diversi si incontrano e cominciano a comunicare può nascere qualcosa di unico e stimolante. Una chitarra, uno djambé, una storia da raccontare, possono quindi portare dei messaggi positivi, creando un’atmosfera dove si può finalmente respirare “Aria buona”.
Leggi la mia intervista per entrare nel mondo degli Aria buena.
Aria buena: quando la diversità e l’originalità fanno la differenza
Come avviene la vostra nascita artistica? Ho letto che siete “due fratelli di 2 diversi continenti”
Sì ci piace dire che siamo “due fratelli nati in due continenti diversi” perché effettivamente questo siamo. Io e Clay ci siamo conosciuti al Liceo ed eravamo compagni di banco. Io sono nato in Italia e Clayton in Brasile. A seguito di un’adozione, Clay si è ritrovato ad entrare nel mio nucleo familiare e siamo diventati due fratelli a tutti gli effetti e a tutti gli effetti siamo nati in due continenti differenti. Prima di questo passaggio familiare ci siamo trovati molto in comunicazi0ne tra di noi attraverso la musica.
Io ho una formazione molto cantautorale, sono cresciuto con la musica di Guccini, De Andrè, Dalla, Battisti, De Gregori. Clay ha questa propensione naturale per il ritmo, già fin dal Liceo, suonando due strumenti portanti quali una chitarra e uno djambè, ci siamo trovati comodi nel portare la nostra musica in giro, anche in città di sera, ci rendevamo conto che suonando potevamo diffondere questa “Aria buona”, dalla quale ha origine il nostro nome.
Ho ascoltato il vostro ultimo singolo Fantasia e si avverte infatti questo clima gioioso…
Fantasia è l’ultimo brano del nostro album ABCD (AriaBuenaCompactDisc), uscito qualche mese fa. In realtà i temi non sono sempre quelli della spensieratezza, poiché nell’album si parla anche di solitudine, di viaggi, addirittura di morte. Il concetto di Aria Buena che si può anche trovare nelle canzoni precedenti quest’album è legato al fatto di trattare anche temi più delicati e profondi con leggerezza. Crediamo che leggerezza e superficialità siano due cose molto diverse e che con le giuste parole e la giusta attitudine si possano affrontare in modo gioioso e spensierato anche argomenti che la società ti mostra di colore “nero”.
Quali sono i vostri artisti preferiti e i vostri punti di riferimento?
Credo che la cosa bella di Aria Buena sia proprio la diversità. Io e Clay siamo simili sotto tanti aspetti e diversi sotto tanti altri. Credo che nella musica le nostre diversità siano la nostra forza. Ascoltiamo musica diversa, poi quando si crea insieme viene fuori qualcosa che non si rifà né a un mio modello, né a un suo modello. Le nostre ispirazioni sono molto diverse e se dobbiamo trovare un artista sul quale siamo molto d’accordo nel panorama italiano è Neffa.
Cosa ne pensate dell’attuale panorama musicale italiano e come vi ponete rispetto ad esso?
Il posizionamento all’interno del panorama musicale italiano non ci interessa molto, nel senso che noi vogliamo essere una “Band sincera”, quindi facciamo ciò che ci viene e nel modo che più ci piace. Ci rendiamo conto che il nostro genere non è facilmente etichettabile e diventa difficile da mettere sul mercato, ma lavoriamo con sincerità convinti che prima o poi paghi.
Crediamo tutti e due che nel panorama musicale il vero valore sia l’originalità. In un mercato dove tante canzoni e tanti artisti si assomigliano, noi apprezziamo coloro che propongono un loro stile in modo sincero. Nel mondo della Trap ad esempio noi apprezziamo Tha Supreme che ha uno stile suo, un carattere suo, si percepisce la sua anima grazie alla sua sincerità nel comunicare.
Come nascono le vostre ispirazioni?
Principalmente le canzoni nascono dalla mia chitarra, con dei testi che scrivo io. Successivamente vengono messe a confronto, Clay si occupa poi del ritmo che la canzone deve prendere, e si crea la canzone a quattro mani. La nostra “Stella polare”, ossia il nostro obiettivo è quello di far sì che ogni canzone sia unica.
Progetti futuri?
Ci stiamo godendo l’uscita dell’album, le nostre canzoni vengono apprezzate e stiamo avendo riscontri positivi, stiamo facendo delle live nella nostra città che è Cremona, la settimana prossima faremo la nostra terza live in città, i locali sono sempre pieni, si creano delle serate molto piacevoli. L’obiettivo principale è quello di portare in giro le nostre canzoni, soprattutto con l’arrivo della bella stagione. Abbiamo una lavagnetta piena di nuove canzoni sicuramente da rielaborare, ma la necessità che abbiamo ora è quella di suonare e di portare “Aria buena” alla gente.
La nostra redazione ringrazia gli Aria buena. Seguiteli sui loro canali social: