L’Italia ha lasciato il segno all’Expo di Osaka. Nella Giornata nazionale dedicata al nostro Paese, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha definito l’Esposizione universale “un grande successo”, sottolineando il ruolo del Giappone e del Bureau International des Expositions nel trasformare questi eventi da semplici vetrine dell’innovazione industriale a piattaforme globali di confronto sulle grandi sfide dell’umanità.
Il Padiglione Italia: tra visione e sostenibilità

Il Padiglione Italia, premiato dal pubblico e riconosciuto dal BIE, ha saputo coniugare tradizione e futuro. La sua proposta è chiara: una società sostenibile capace di migliorare la qualità della vita attraverso un equilibrio tra progresso tecnologico e valori umanistici.
Un messaggio che ha trovato forza anche nella scelta di presentare a Osaka opere originali d’arte antica e contemporanea, accanto a performance dal vivo e installazioni multimediali. Leonardo, Michelangelo, Boccioni, Mimmo Paladino e Jago sono alcuni dei nomi che hanno dato corpo a questa visione, testimoniando come l’Italia sappia ancora oggi dialogare con il mondo attraverso il linguaggio universale dell’arte.
Cultura come ponte tra le nazioni
Il National Day italiano si è concluso con uno straordinario successo di pubblico. Oltre 3.600 persone hanno assistito agli spettacoli del Teatro alla Scala e del Teatro dell’Opera di Roma, andati in scena alla Shining Hat con il tutto esaurito.
La cultura si è così confermata strumento di dialogo e cooperazione in un tempo attraversato da tensioni geopolitiche. Il Padiglione Italia, con oltre 600 delegazioni accolte, 336 milioni di investimenti annunciati e 45 milioni di visualizzazioni sui social, si è affermato come spazio di incontro e riflessione globale.
Innovazione e riconoscimenti

Tra i progetti più apprezzati figura Docodemo Expo, iniziativa premiata dal BIE con l’Innovation Award. Il programma consente ai giovani ricoverati in ospedale di vivere da remoto l’esperienza dell’Expo, dimostrando come la tecnologia possa diventare alleata dell’inclusione.
Con 72 mila partecipanti agli eventi in Arena e 13 mila agli spettacoli ospitati nel teatro del Padiglione Italia, il nostro Paese ha riaffermato la sua vocazione a unire alta cultura e innovazione, confermandosi protagonista a livello internazionale.
Un futuro di arte e digitale
Giuli ha ricordato che l’Italia a Osaka non ha portato solo opere, ma una visione: un futuro in cui umanesimo, genio individuale e tecnologie come l’intelligenza artificiale possano convivere e arricchirsi a vicenda. Un messaggio che l’Expo ha amplificato e che oggi diventa patrimonio condiviso.
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