Dal 31 ottobre al 2 novembre Torino si conferma cuore pulsante dell’arte contemporanea internazionale con la trentaduesima edizione di Artissima, la fiera diretta da Luigi Fassi, giunto al suo quarto mandato. È l’unica manifestazione in Italia interamente dedicata all’arte contemporanea, un luogo dove mercato e ricerca si incontrano, generando dialoghi tra artisti, curatori e gallerie provenienti da tutto il mondo.
L’Oval come centro dell’arte globale
All’Oval del Lingotto sono riunite 176 gallerie da cinque continenti, con una Main Section che raccoglie oltre cento realtà consolidate e una New Entries che ospita dodici gallerie emergenti alla loro prima partecipazione. Le nuove voci arrivano da tre continenti e rappresentano le frontiere della sperimentazione, portando linguaggi freschi e prospettive inedite.
Torino, città dalla lunga tradizione artistica, diventa per tre giorni un crocevia di idee e scambi, confermando il proprio ruolo di laboratorio creativo e spazio privilegiato per la riflessione sul futuro dell’arte.
Un “Manuale operativo per Nave Spaziale Terra”

Il tema scelto per questa edizione, “Manuale operativo per Nave Spaziale Terra”, si ispira alla visione dell’architetto e inventore Richard Buckminster Fuller e al suo celebre libro del 1969. Fassi spiega così la scelta: “Fuller ci ricorda che per guidare la Nave Spaziale Terra serve uno sguardo lungo, capace di immaginare futuri possibili. Gli artisti, con la loro visione non specialistica, sanno fare proprio questo: leggere il presente e proiettarlo in avanti.”
Artissima invita dunque artisti e visitatori a diventare coautori di questo manuale ancora da scrivere, aprendo uno spazio di partecipazione condivisa tra riflessione estetica e responsabilità collettiva.
Premi, progetti e dialoghi internazionali
Durante la fiera saranno assegnati tredici premi, riconoscendo il valore della ricerca artistica e curatoriale contemporanea. Tra i progetti speciali spicca l’Anonymous Art Project, in arrivo dal Giappone, che riunisce quattro protagonisti della scena nipponica contemporanea in un percorso che intreccia identità, anonimato e partecipazione sociale.
L’esperienza di Artissima si estende anche oltre l’Oval, coinvolgendo l’intera città in una serie di eventi diffusi. Alle Gallerie d’Italia apre la mostra The Screen is a Muscle, il Parco Michelotti si trasforma in un cinema all’aperto con New Acid di Basim Magdy, il Principi di Piemonte accoglie un intervento site-specific di Renato Leotta, mentre la Pinacoteca Agnelli ospita l’opera di Paul Pfeiffer, vincitore del Premio Pista 500.

Torino laboratorio d’avanguardia
Artissima non è soltanto una fiera, ma una piattaforma che alimenta nuove visioni dell’arte e promuove il dialogo tra discipline, culture e generazioni. In un mondo che spesso riduce l’arte a investimento, Torino ribadisce il valore dell’immaginazione come strumento critico per leggere il presente e pensare al domani.
Chi attraverserà l’Oval in questi giorni entrerà in un ecosistema vibrante dove ogni opera è un tentativo di interpretare la complessità del nostro tempo, ricordando che la “Nave Spaziale Terra” non ha istruzioni predefinite, ma si guida insieme.
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