Si è spento il Maestro Gianluigi Gelmetti il giorno 11 Agosto 2021 all’età di 76 anni. Direttore d’orchestra di grande talento viene ricordato e pianto da tutti coloro che lo hanno conosciuto e che ne hanno apprezzato il talento.
Gianluigi Gelmetti, la vita
Gelmetti fu allievo del Direttore d’orchestra rumeno Sergiu Celibidache sin da quando aveva 16 anni. Il suo talento lo ha portato anche a studiare presso l’Accademia Chigiana (della quale, più tardi, fu lui stesso docente per ben 19 anni) con il Maestro Franco Ferrara, e persino fuori dall’Italia, a Vienna, con il Maestro Hans Swarowsky .
Anche grazie a questa formazione, oltre che alle sue spiccate doti personali, Gianluigi Gelmetti ha avuto una lunga e fortunata carriera come direttore d’orchestra, compositore e docente. Si è infatti dedicato sia al repertorio sinfonico, assolvendo incarichi stabili all’estero, in città importanti come Stoccarda e Sydney, ma anche in Cina, Qatar e Giappone e, per restare in Europa, a Monaco di Baviera, Berlino e San Pietroburgo; sia a quello operistico, che è culminato con i dieci anni alla guida dell’Opera di Roma.
In questo specifico campi egli è stato tra i massimi interpreti attuali, anche perché ha saputo riscoprire vari capolavori dimenticati, che vanno (cronologicamente parlando) dal Belcanto al Novecento.
Nel 2012 gli viene affidata la responsabilità dell’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, della quale diventa Direttore Musicale ed Artistico e riveste questo ruolo per ben quattro anni, fino alla fine del 2016.
Le sue eccellenti doti da Direttore fanno si che venga insignito del titolo di “Chef Honoraire” a vita e che gli venga data addirittura la nazionalità monegasca.
Nel corso della sua lunga carriera egli è stato anche allievo di Orazio Costa per la regia, cimentandosi nel ruolo di regista e direttore di numerosi spettacoli, che vanno da Gioacchino Rossini a Giuseppe Verdi , da Wolfgang Amadeus Mozart a Richard Wagner.
Gelmetti, nella sua encomiabile carriera, è stato insignito di numerosi titoli ed onorificenze, tra cui ricordiamo: Cavaliere di Gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana; Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte; Croce di grand’ufficiale con spade dell’ordine pro merito melitensi; Cavaliere all’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica francese; “Commandeur de l’Ordre du Mérite Culturel” del Principato di Monaco.
Il Maestro ha avuto anche uno sfolgorante percorso lavorativo nella città di Verona. Qui, infatti, è stato direttore ospite al Teatro Filarmonico per un concerto sinfonico, alla guida della Bayerische Staatsorchster di Monaco nel 1986.
Precedentemente aveva diretto dodici recite del monumentale allestimento di Andrea Chénier all’Arena di Verona con la firma di Attilio Colonnello: fu l’ultima edizione areniana del capolavoro di Umberto Giordano e sul palcoscenico furono schierati artisti di grande talento come José Carreras, Montserrat Caballé, Renato Bruson.
Di Gianluigi Gelmetti ha parlato anche la Dottoressa Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona, che ha ricordato con nostalgia il Maestro con le seguenti parole: «Apprendere della sua scomparsa mi addolora molto: è stato fondamentale per quel Rinascimento rossiniano pesarese e internazionale in cui ho avuto l’onore d’incontrarlo per poi collaborare in molte occasioni che porto nel cuore. Esprimo alla sua famiglia il cordoglio e la vicinanza mia e della Fondazione Arena».
Una persona straordinaria, dunque, oltre che un artista di indubbio talento che ha sempre amato il suo lavoro, nel quale si è speso al cento per cento.
Un vero professionista che ha saputo collaborare con le migliori personalità del campo della musica classica riuscendo ad esaltare il talento di tutti.
Ci stringiamo intorno alla sua famiglia per salutare insieme il Maestro Gelmetti.
Per ulteriori informazioni consultare il seguente link: https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/08/11/news/e_morto_il_maestro_gianluigi_gelmetti_aveva_75_anni-313683721/ .