Amleto inizia il suo viaggio nelle periferie romane già un anno fa con CANTIERE AMLETO O LA GIOVENTÙ USURPATA, un percorso fisico tra i quartieri a margine della città che vuole anche essere un approfondimento sulle generazioni dei luoghi toccati.
Questa sera alle ore 20:00 sarà la volta del quartiere Tor Bella Monaca che ospiterà nel suo teatro il laboratorio condotto da Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Sigillò Massara.
In questa seconda tappa di Cantiere Amleto, gli ideatori, coadiuvati da quaranta cittadini residenti nella zona daranno vita ad una vera e propria performance urbana con il proposito di provare a focalizzare l’esatto momento evolutivo del principe di Danimarca nel dimensione umana del suo passaggio dall’essere un giovane ad adulto.
Un’evoluzione che secondo il progetto di Cantiere Amleto non può prescindere dal contesto fisico del territorio in cui avviene e stasera, con ingresso gratuito andrà in scena proprio questo con l’ausilio dei residenti stessi o di chi naturalmente ha scelto anche da altre zone di essere presente.
E riportano gli autori di questo interessante progetto, proprio le parole dello stesso Shakespeare a suffragare corposi di tale idea, perché proprio in Coriolano, l’autore così scriveva:
What is the city but the people?
Cos’è la città se non la sua gente?
E se lo chiederanno certamente anche stasera presso il Polo Ex-Fienile nel quartiere di Tor Bella Monaca attraverso un laboratorio di canto, recitazione e movimento allestito in questa occasione, dalla professionalità di Corsetti e Massara, che coinvolgeranno il personaggio shakespeariano nei segreti e negli enigmi spesso irrisolvibili della periferia della nostra città dando vita alla performance urbana, finalmente aperta al pubblico con ingresso libero alle ore 20:00.
Il progetto che prevede un numero di tre performance del Teatro di Roma, necollega idealmente i Teatri di Cintura, attraversandone il territorio e accomunandone il percorso grazie alla collaborazione con il Teatro Biblioteca Quarticciolo da dove si è di fatto partito questo progetto con la prima tappa ormai nel luglio 2020 con il tema dell’educazione sentimentale di Amleto.
Questa sera la seconda tappa del percorso unico di Cantiere Amleto al Teatro Tor Bella Monaca e a seguire con il Teatro del Lido di Ostia l’ultima data di questo laboratorio, momento del viaggio in cui l’Amleto finalmente lambirà i confini tra il Regno dei Vivi e quello dei Morti.
Cantiere Amleto Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli
Attraverso CANTIERE AMLETO il Teatro di Roma vuole lanciare un messaggio alla città e ai suoi cittadini attraverso gli spettatori suoi spettatori al fine di ricompattare quella che possiamo certamente definire come socialità negata che ha preso forma forma come conseguenza del periodo di pandemia globale.
Intento di Cantiere Amleto è quello di ricreare in laboratorio, se così possiamo dire, parafrasando concetti attribuibili più al mondo della ricerca scientifica, una effettiva possibilità di scambio a doppio binario con la realtà mediata dall’esperienza artistica collettiva e attraverso la guida esperta di Corsetti per la recitazione e il movimento, con il canto corale invece per Massara.
Il racconto in Cantiere Amleto si snoda attraverso un sottopercorso di vite vissute, con annessi desideri e aspirazioni, per lo più giovanili delle periferie romane a cui viene concessa la parola durante tutto il viaggio,
Non un semplicemente uno spettacolo Cantiere Amleto o comunque non uno spettacolo canonico come siamo abituati a vedere.
Esso si crea, vive e si alimenta delle voci, delle storie e delle personalità che lungo il percorso del viaggio, incontreranno a vario titolo il progetto, a cui apporteranno del loro in termini di speranza nel futuro.
Dal palco di Cantiere Amleto dunque ci si attende che queste voci del territorio, facciano nascere almeno l’idea di una città diversa e poiché le idee, specie quelle belle, si nutrono della loro essenza come un primo latte materno, è auspicabile che attraverso questa esperienza culturale, il cambiamento nasca proprio lì dove è nata l’idea di esso.