Tra aprile e luglio 2025, la Regione Marche ha destinato oltre 500mila euro al Comune di Ancona per progetti e iniziative culturali. Un finanziamento che non guarda solo al presente, ma proietta la città verso un obiettivo ambizioso: diventare Capitale italiana della Cultura 2028.
La fetta più consistente delle risorse 400mila euro è destinata alla riqualificazione della Biblioteca comunale Benincasa, un luogo simbolo per la città e la sua memoria storica. Un ulteriore contributo di 50mila euro sostiene la candidatura di Ancona alla competizione culturale più importante del Paese.
H3 – Cultura come motore di crescita
Come ha sottolineato l’assessora regionale alla Cultura Chiara Biondi, intercettare fondi e bandi è “un atto di coraggio e di valore” che arricchisce il patrimonio materiale della città e ne alimenta le ambizioni.
Un dossier per coinvolgere tutta la città

Il percorso di candidatura non sarà calato dall’alto: il Comune ha avviato un’indagine partecipativa per coinvolgere cittadini e associazioni nella stesura del dossier. La scadenza è fissata al 25 settembre. A dicembre verranno annunciate le 10 finaliste tra le 25 città in gara e a marzo 2026 si conoscerà la vincitrice.
H3 – Cultura e ambiente come filo conduttore
Il sindaco Daniele Silvetti ha chiarito la strategia: unire la dimensione culturale a quella ambientale. Ancona custodisce il 50% del Parco del Conero, destinato a diventare parco nazionale, e intende giocare la sua partita su questo doppio binario.
I progetti che cambiano il volto della città
Oltre alla Benincasa e alla candidatura, altri interventi riceveranno risorse mirate:
- Media Library Online (MLOL): oltre 100mila euro per la biblioteca digitale
- Pinacoteca comunale Podesti: 30mila euro per la valorizzazione e riapertura prevista dopo l’estate
- Mostre di arte contemporanea: 28mila euro per eventi espositivi, tra cui la mostra su Giorgio Cutini alla Mole Vanvitelliana
Una strategia che guarda lontano
Il pomeriggio dell’11 agosto, il ministro della Cultura Alessandro Giuli visiterà i principali monumenti della città, segnale di attenzione istituzionale verso una realtà che sta puntando con decisione sulla cultura come leva di sviluppo.
Ancona sta costruendo il suo futuro passo dopo passo, investendo su spazi, progetti e idee che parlano di bellezza, memoria e sostenibilità. E tu, credi che la città abbia le carte in regola per diventare la Capitale italiana della Cultura 2028? Raccontacelo nei commenti o sul nostro Instagram.