San Giorgio Maggiore a Venezia attende con gioia la riapertura dei musei, attraverso l’allestimento di una grande mostra, in cui saranno “protagonisti” gli animali finemente lavorati dai maestri del vetro di Murano.
L’ arca di vetro. Le collezioni di animali di Pierre Rosenberg: animali in vetro di Murano in mostra presso l’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, dal 22 marzo al 25 luglio 2021.
Quella del vetro di Murano è una storia che nasce nel 1291, anno in cui si decide di trasferire le vetrerie di Venezia sull’isola, poiché i forni dei laboratori in città sono la principale causa di incendi. Così facendo si crea una sorta di luogo di custodia dell’arte che rende Venezia famosa in tutto il mondo.
Grazie alla loro curiosità ed esperienza, i maestri vetrai di Murano scoprono l’utilizzo di diversi materiali per modificare l’aspetto del vetro durante la lavorazione: il sodio per renderlo opaco, nitrato ed arsenico per eliminare le bolle, piccoli cristalli di rame, battitura di ferro e silicio metallico distribuiti in modo omogeneo da mano esperta, il biossido di manganese per decolorare il vetro rendendolo trasparente e creare il cristallo.
L’arte dei maestri vetrai di Murano, sviluppando nuove idee e tecniche, riesce a destare l’interesse anche ai giorni nostri, seguendo tendenze artistiche moderne ed una lavorazione sempre più perfezionata, pur rispettando la tradizione millenaria.
Pierre Rosenberg, storico direttore del Louvre di Parigi, crea una splendida collezione personale di animali in vetro di Murano, raccolti durante trenta anni di frequentazione di Venezia.
La collezione, composta da 750 pezzi, ripercorre la storia del vetro di Murano attraverso gli animali creati dai maestri vetrai, con soggetti che vanno dai pesci ai gatti, dalle tartarughe alle volpi, dagli elefanti agli orsi, dagli ippopotami ai pappagalli, passando per insetti in scala 1:1.
La mostra sugli animali in vetro di Murano presentata negli spazi dell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia è parte del progetto Le Stanze del Vetro della Fondazione Giorgio Cini Onlus e Pentagram Stiftung ed è curata da Cristina Beltrami e Giordana Naccari.
L’allestimento della mostra è il risultato delle giovani idee delle scenografe Francesca Pedrotti e Denise Carnini ed è accompagnato da una fiaba scritta per l’evento da Giordana Naccari, dalla quale Giulia Savorani estrapola un video di animazione, partendo da disegni su vetro, grazie alle sue capacità di artista e regista.
Con questa mostra Venezia vuole rivalutare gli animali in vetro di Murano, visti dal turista come souvenir in ricordo di una gita, in realtà in grado di raccontare la storia del vetro in piccoli capolavori di artigianato.
La raccolta personale di Pierre Rosenberg consiste in innumerevoli pezzi, i 750 esposti sono una parte di essa, la più significativa della Murano del XX secolo.
Troviamo esemplari delle serie più importanti come i Pulegosi di Napoleone Martinuzzi, i volatili di Toni Zuccheri eseguiti per Venini e quelli di Tyra Lundgren, gli acquari di Alfredo Barbini, gli zebrati di Barovier & Toso e le realizzazioni di Seguso Vetri d’Arte.
Inoltre si possono ammirare interessanti esemplari della Murano del Novecento, testimonianze per la loro sperimentazione tecnica e formale.
Non possono mancare pezzi realizzati da artisti viventi quali Giorgio Vigna, Maria Grazia Rosin, Cristiano Bianchin ed Isabelle Poilprez.
A completamento della mostra L’arca di vetro. Le collezioni di animali di Pierre Rosenberg a Venezia, un interessante catalogo edito da Skira, contenente una intervista a Rosenberg, saggi delle curatrice e di Jean-Luc Olivié, conservatore del Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
Per maggiori informazioni e curiosità ti invito a visitare il sito www.lestanzedelvetro.org.
Se anche tu hai ricevuto in regalo un animale in vetro di Murano, oppure lo hai acquistato durante un soggiorno a Venezia, ricorda che sei in possesso del frutto di un lavoro di precisione ed esperienza, con radici millenarie.