L’archivio storico dell’Italsider di Bagnoli, un tesoro documentale di inestimabile valore, tornerà finalmente alla città. Dopo anni di chiusura e abbandono, oltre 25.000 fotografie, 7.000 diapositive, 51 album, 44 pellicole cinematografiche, 23 nastri videomagnetici e migliaia di negativi saranno restituiti alla comunità entro l’autunno del 2024. Questo imponente patrimonio racconta più di 80 anni di attività dell’acciaieria con sede a Bagnoli, documentando non solo l’evoluzione tecnologica degli impianti ma anche la vita degli operai e delle loro famiglie.
Un restauro per preservare la memoria di Bagnoli
Grazie ad un finanziamento della Direzione Generale Archivi, un anno fa sono iniziati gli interventi di restauro, riordino, descrizione e digitalizzazione dell’archivio. La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania ha svolto un ruolo cruciale nella preservazione di questo patrimonio, lavorando in collaborazione con Fintecna e il Commissariato straordinario. Questo sforzo ha permesso di mettere in sicurezza l’archivio storico dell’Ilva, che si estende per 5 km lineari, attraverso un progetto di ordinamento, inventariazione e digitalizzazione di oltre 35.000 fotografie.
Documentazione unica e testimonianze di vita
L’archivio non è solo una fonte insostituibile per lo studio dell’evoluzione tecnologica degli impianti industriali, ma conserva anche testimonianze uniche della vita quotidiana degli operai e delle loro famiglie. Le fotografie e i documenti raccontano le attività del dopolavoro, la vivacità degli asili e delle colonie estive. Questa documentazione offre uno spaccato prezioso della società e della cultura industriale dell’epoca, permettendo di riscoprire un passato ricco di storie e di umanità.
Un nuovo futuro per Bagnoli
Il restauro dell’archivio storico di Bagnoli si inserisce in un più ampio progetto di rigenerazione urbana e risanamento ambientale dell’area. Un protocollo firmato recentemente prevede interventi significativi per il futuro del comprensorio flegreo. Questi interventi mirano non solo a preservare la memoria storica, ma anche a creare nuove opportunità per il territorio, favorendo lo sviluppo e la riqualificazione urbana.
La digitalizzazione: un ponte tra passato e futuro
Uno degli aspetti più innovativi di questo progetto è la digitalizzazione dell’archivio. Questa operazione non solo garantirà la conservazione a lungo termine dei documenti, ma renderà anche accessibile a tutti questo patrimonio storico. La digitalizzazione e la metadatazione delle fotografie permetteranno a ricercatori, storici e appassionati di tutto il mondo di esplorare e studiare il passato industriale di Bagnoli.
Un impegno condiviso
Il successo di questo progetto è frutto di una collaborazione intensa tra diverse istituzioni. La Soprintendenza archivistica, Fintecna e il Commissariato straordinario hanno dimostrato una particolare sensibilità e un atteggiamento collaborativo, lavorando insieme per mettere in sicurezza e valorizzare l’archivio. Le attività di ricognizione, schedatura e inventariazione sono state precedute da un’accurata operazione di spolveratura e sanificazione dei materiali, garantendo così la preservazione e la fruibilità dei documenti.
La storia dell’Italsider attraverso le società
L’archivio riflette anche le diverse trasformazioni societarie che si sono susseguite nel tempo. Da Italsider a Italsider S.p.A., da Nuova Italsider a Ilva S.p.A., fino a Bagnoli S.p.A. e Bagnolifutura S.p.A., la documentazione rispecchia le vicende storiche e amministrative dell’azienda, offrendo una panoramica completa dell’evoluzione del complesso siderurgico più grande del Mezzogiorno.
In conclusione, il ritorno dell’archivio storico di Bagnoli alla città rappresenta una vittoria per la conservazione della memoria storica e un’opportunità per riscoprire il passato industriale dell’area. Questa iniziativa non solo preserva un patrimonio inestimabile, ma getta anche le basi per un futuro di rigenerazione e sviluppo.
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