Dal 17 ottobre 2025 al 6 aprile 2026, Palazzo Albergati a Bologna ospiterà per la prima volta in Italia “Arte Proibita”, una mostra che promette di scuotere coscienze e generare dibattito. Organizzata da Arthemisia in collaborazione con il Museu de l’Art Prohibit di Barcellona, è curata da Carles Guerra con la consulenza scientifica di Fabio Isman.
Il filo rosso della censura nella storia dell’arte
La censura accompagna la storia dell’arte da millenni. Dall’Antico Egitto alle provocazioni contemporanee, passando per l’Arte Degenerata perseguitata dal regime nazista, gli artisti hanno spesso pagato il prezzo della libertà di espressione.
Oltre il bello: l’arte come atto politico e sociale
I motivi della censura cambiano nel tempo: politici, religiosi, sociali, sessuali, morali. Ma la radice resta la stessa: il tentativo di controllare il potere delle immagini e di limitare ciò che si può dire attraverso l’arte.
Oltre cinquanta opere, cinquanta storie

La mostra presenta oltre cinquanta opere di artisti internazionali, tutte provenienti dal Museu de l’Art Prohibit di Barcellona. Ogni pezzo porta con sé una storia unica: sequestri, divieti, polemiche, accuse. Non semplici episodi di cronaca culturale, ma frammenti di una lotta costante tra libertà creativa e imposizione di regole.
Un potere dirompente
Molto spesso, un’immagine riesce a trasmettere ciò che mille parole non possono dire. E le opere esposte a Bologna hanno avuto la forza di scuotere governi, istituzioni e opinione pubblica.
Un’esperienza che va oltre l’estetica
“Arte Proibita” non si limita a esporre opere. Vuole far riflettere sul ruolo sociale dell’arte, sul coraggio degli artisti e sulla necessità di difendere la libertà di espressione. Il visitatore non sarà un semplice spettatore: verrà messo di fronte a domande urgenti sul rapporto tra verità e rappresentazione.
Un appuntamento da segnare in agenda
Bologna diventa così teatro di una mostra che non è solo un evento espositivo, ma un’occasione di confronto culturale. “Arte Proibita” promette di essere una delle tappe più significative del calendario artistico italiano, capace di unire ricerca estetica e riflessione etica.
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