Era attesa per il 17 ottobre a Palazzo Albergati, ma l’apertura della mostra Arte proibita a Bologna è stata rimandata a data da destinarsi. A comunicarlo è Arthemisia, che motiva la decisione con il prolungarsi dei lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnico della sede, ancora in corso e non conclusi nei tempi previsti.
L’esposizione, dedicata al tema della censura nella storia dell’arte, aveva già acceso i riflettori per le polemiche nate attorno ad alcune opere, ma gli organizzatori chiariscono: «Non c’è alcun legame tra il rinvio e le accuse di blasfemia. La scelta è dovuta unicamente a motivi tecnici».
L’opera contestata: McJesus

Al centro del dibattito c’è McJesus, scultura dell’artista finlandese Jani Leinonen che raffigura il clown di McDonald’s crocifisso a grandezza naturale. La capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Marta Evangelisti, aveva criticato l’immagine definendola offensiva per i simboli religiosi e contestando la sua presenza nei materiali promozionali diffusi anche attraverso canali istituzionali.
La presidente di Arthemisia, Iole Siena, risponde con decisione: «È l’esatto contrario della blasfemia. L’opera denuncia l’allontanamento del mondo dai valori spirituali, sostituiti dal consumismo. Chi la definisce blasfema non coglie il messaggio artistico, che invita a riflettere e a rimettere al centro i giusti valori».
Arte, provocazione e riflessione
La mostra intende affrontare un tema cruciale: la censura come parte della storia dell’arte. Talvolta gli artisti utilizzano immagini forti per trasmettere il proprio disagio esistenziale o denunciare storture sociali, e fermarsi alla superficie rischia di ridurre il significato del loro lavoro.
«L’Arte ha come scopo primario quello di far riflettere» aggiunge Siena. «Per questo sosteniamo con convinzione il progetto e siamo certi che il pubblico saprà apprezzarlo nella sua profondità».
Una decisione autonoma
Arthemisia ribadisce che lo slittamento non coinvolge Comune, Regione né la proprietà di Palazzo Albergati. «È una nostra scelta, dettata esclusivamente dalla necessità di completare i lavori. Il concept scientifico della mostra è di grande intelligenza e non vediamo l’ora di condividerlo con il pubblico» conclude Siena.
La nuova data di apertura verrà comunicata appena i lavori saranno terminati. Intanto, l’attesa non fa che amplificare l’interesse attorno a un’esposizione che promette di mettere al centro il rapporto tra libertà espressiva e sguardo critico.
Qual è il confine tra provocazione e offesa? La mostra Arte proibita invita a discuterne. Raccontaci cosa ne pensi nei commenti e seguici su Instagram: @icrewplaycom.