Il Musée Jacquemart-André di Parigi si vestirà di elegante raffinatezza ospitando le opere di Botticelli, artista fiorentino e designer, fruibile dal 10 settembre 2021 al 24 gennaio 2022.
La bellezza delle sue opere non ha lasciato nel dimenticatoio uno degli artisti del Rinascimento che, nonostante nomi di estrema importanza, ha fatto notare il suo talento nel panorama dell’ arte del ‘400-500 grazie alla sua delicata e dolce, anche se a volte malinconica, rappresentazione dei suoi soggetti.
Viene, infatti, descritto dal Vasari come “Cervello stravagante e sempre inquieto”, ma soprattutto come una “persona molto piacevole”, un burlone che nascondeva il suo lato inquieto e malinconico evidente soprattutto nelle sue ultime opere mistiche.
Allievo di Filippo Lippi, Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi in arte Sandro Botticelli, per la professione di battiloro o battigello (orefice) del fratello, è stato uno degli artisti che ci ha lasciato in eredità beni di inestimabile valore e bellezza, capolavori di estrema importanza.
La mostra “Botticelli. Artista e Designer”
Una parola che può apparirci quasi “stonata” nel contesto della frase, è quella di designer, eppure Botticelli viene, anche, considerato come designer dell’epoca. A farcene capire la motivazione è proprio questa mostra che, attraverso le opere dell’artista, vuole raccontare l’aspetto geniale, fantasioso e poliedrico e, quindi, anche il suo lato di designer per le sue innumerevoli opere prodotte in serie.
All’epoca Botticelli ebbe numerosi seguaci e allievi di bottega che copiavano o realizzavano opere similari. Proprio per questo la mostra si propone non solo come la possibilità di fruire delle più importanti opere del pittore provenienti da realtà museali di spicco, ma anche di studiare l’aspetto psicologico dell’artista, la parte legata alla sua metodica e al suo ingegno nel marketing.
Le opere arriveranno da ogni parte del mondo come il Rijksmuseum di Amsterdam, la National Gallery di Londra, l’Alte Pinakothek di Monaco, i Musei Vaticani, ma ancora le Gallerie degli Uffizi, il Louvre di Parigi, la Galleria dell’Accademia di Firenze e il Museo del Bargello di Firenze, la Galleria Sabauda di Torino, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, ecc.
Varie realtà museali che hanno unito le loro forze per presentare al pubblico una delle più grandi mostre dedicata all’artista con una pluralità di opere.
L’ allestimento museale della mostra “Botticelli. Artista e Designer”
La mostra realizzata al Musée Jacquemart-André di Parigi ospiterà circa 40 capolavori dell’artista più opere dei suoi seguaci. Intitolandosi “Botticelli. Artista e designer”, la mostra si focalizzerà sull’evoluzione stilistica dell’arte di Botticelli e sul suo aspetto imprenditoriale.
Perché designer? Oltre le opere riprodotte in serie, Botticelli era solito realizzare dipinti che andassero a collocarsi sulla parete muraria come decorazione dei palazzi patrizi o decorazione degli stessi mobili fino a realizzare arazzi, intarsi e ricamo. Tutto questo spiega l’epiteto “designer” che gli si attribuisce. Studiando a fondo l’arte e la personalità di Botticelli, si comprende che egli era un pluri-artista, amante delle arti e della bellezza.
L’esposizione sarà divisa in sette sezioni corrispondenti a particolari momenti di vita dell’artista. Una prima parte sarà interamente dedicata all’origine della sua arte e, quindi, all’influenza del suo maestro Filippo Lippi nella realizzazione dell’arte sacra in particolare Madonne, come la Madonna del Libro proveniente dal Museo Poldi Pezzoli di Milano o la Madonna con Bambino e San Giovanni degli Uffizi e la devozione all’arte mitologica con la rappresentazione delle bellissime Veneri come la famosa Nascita di Venere, che noi tutti conosciamo, o la Venere Pudica della Gemäldegalerie di Berlino.
Si proseguirà poi con le commissioni fiorentine dell’artista, tra i quali le sue opere innovative di design, per poi passare alla ritrattistica che lo ha reso celebre nel mondo.
Importante è la Pala del Trebbio dalla Galleria dell’ Accademia di Firenze, Giuditta con la testa di Oloferne proveniente dal Rijksmuseum di Amsterdam e la Crocifissione della Diocesi di Prato.
C’è poi un’aspetto legato al rapporto che Botticelli aveva instaurato con i Medici, come testimonia il Ritratto di Giuliano de’ Medici dell’Accademia Carrara di Bergamo, ricordiamo anche la Primavera commissionata da Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di secondo grado del Magnifico, fino a terminare con le ultime opere del Botticelli, alcune di design, altre poco conosciute e nostalgiche influenzate dalla morte del Savonarola. Leggi –> La malinconia di Botticelli
Botticelli si incontrerà e scontrerà, artisticamente parlando, con altri artisti che diventeranno protagonisti dell’epoca Rinascimentale, come il già affermato Leonardo e successivamente Michelangelo. Dal carattere burlone e gioioso, si troverà ad affrontare una crisi mistica ma anche sociale, vivendo in povertà ormai sovrastato da altri pittori, la sua gloria artistica, come sempre accade, arriverà dopo la sua scomparsa.
Di certo questa mostra innalzerà la sua persona e la sua arte che non passò inosservata e divenne insegnamento per le future generazioni di artisti.
“Botticelli è senza dubbio uno dei pittori più noti del Rinascimento italiano nonostante la parte di mistero che ancora circonda la sua vita e l’attività del suo studio. Incessantemente, ha alternato la creazione unica e la produzione in serie completata dai suoi numerosi assistenti.”
Info e biglietti: Biglietteria| Museo Jacquemart-André (tickeasy.com)
Musée Jacquemart-André di Parigi
Il Musée Jacquemart-André di Parigi è una casa- museo diventata tale soltanto nel 1912 su volere testamentario dei coniugi che vollero donare la loro collezione all’ Institut de France.
La collezione che ospita va dal 1864 al 1912 ed è stata riunita dai coniugi Edouard André eNélie Jacquemart. Esperti collezionisti, il banchiere André viaggiò molto con sua moglie in tutta Europa, collezionando varie opere note, inizialmente tenute nella loro hôtel particulier, una prestigiosa palazzina. che fu costruita nel 1869 su commissione del noto banchiere. Alla sua morte, la moglie Jacquemart continuò la loro ricerca d’arte aumentando il numero della collezione.
Nel 1912 su volontà dei coniugi e richiesta testamentaria di Jacquemart divenne a tutti gli effetti museo fruibile dal pubblico.
Tra gli stucchi e l’abbellimento ottocentesco con affreschi settecenteschi di Gianbattista Tiepolo, la collezione viene mostrata:
al pian terreno con l’esposizione di tutta l’arte francese dell’Ancien Régime (Coysevox, Lemoine, Houdon, Vigée-Le Brun, Boucher, Chardin, Fragonard, ecc.) e la pittura olandese di artisti noti come Rembrandt, Hals, Antoon Van Dyck, Jacob Van Ruisdael e la ritrattistica inglese (Gainsborough, Reynolds, ecc.);
al primo piano invece viene mostrata l’arte italiana del Rinascimento con artisti di spicco come Sandro Botticelli, Paolo Uccello, Carlo Crivelli, Francesco del Cossa, Andrea Mantegna, Donatello, Bernardino Luini e Alesso Baldovinetti ed opere del vedutismo veneziano di Canaletto e Francesco Guardi.