Il Parco Archeologico di Abellinum sorge ad Atripalda, città in provincia di Avellino (Campania).
Qui grazie a vari scavi archeologici condotti nel corso degli anni sono tornati alla luce dei reperti dell’antica civiltà che abitava questo territorio.
Abellinum, infatti, è l’antico nome del luogo conosciuto oggi, per l’appunto, come Avellino.
Gli scavi sorgono ad Atripalda, città edificata nel IX secolo intorno allo Specus Martyrum, il cimitero cristiano della città di Avellino, avente origini romane.
Lo Specus è attualmente la cripta della chiesa di Sant’Ippolisto di Atripalda.
Si dice che la città sia stata fondata da Silla nell’82 d.c. e che gli edifici fossero costruiti su di una collina di nome Civita che si trova lungo la riva sinistra del fiume Sabato.
I primi scavi significativi ci sono stati nel 1976, quando gli archeologi hanno riportato alla luce varie parti di cinta murarie, una domus appartenuta a qualche importante patrizio e l’acquedotto.
Gli scavi odierni al Parco Archeologico di Abellinum
Circa due anni fa si è deciso di intraprendere nuovi scavi e di farli rientrare nel progetto chiamato “Abellinum, piano per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’antico centro irpino”.
Questo progetto è nato da una convenzione stipulata tra la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino-Mibac, il Comune di Atripalda e il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale/DiSPaC dell’Università degli Studi di Salerno.
Il progetto è stato attentamente pianificato, infatti nel corso di questi due anni sono stati studiati e consultati numerosi documenti di archivio e di biblioteca, sono stati fatti studi archeologici e geo-morfologici e, finalmente, si è giunti a degli importanti ritrovamenti.
Gli esperti sono riusciti a riportare alle luce nuove parti delle antiche mura romane (per la precisione due setti murari che si legano tra di loro e la traccia di un ambiente angolare) ed alcune monete della stessa epoca.
Ciò contribuisce fortemente a far conoscere questa terra così ancora poco esplorata e la storia di cui è intrisa.
Purtroppo, la dottoressa Francesca Casule, Soprintendente, spiega che il Ministero dà ai ricercatori pochi fondi pertanto, non riuscendo a tutelare adeguatamente i reperti che emergono dagli scavi, molto spesso si preferisce lasciarli sottoterra, dove sono protetti dall’azione corrosiva dell’aria e degli agenti atmosferici.
Però aggiunge che, fortunatamente, i Comuni limitrofi collaborano attivamente affinché il progetto si concretizzi al meglio.
Quindi, grazie all’impegno attivo di Soprintendenza, Amministrazioni comunali e Università si è riuscita ad avere, da lunedì scorso, un’intensa attività di scavo che sta portando alla luce questi interessantissimi reperti e sta permettendo di conoscere al meglio le fasi dell’organizzazione urbana della città di Abellinum.
Ovviamente a tutto ciò è di supporto un progetto ben studiato e ben strutturato.
Sabato 17 Luglio si è tenuta una conferenza stampa presso il sito degli scavi che ha visto coinvolte le seguenti personalità: il sindaco di Atripalda Giuseppe Spagnuolo; il consigliere delegato all’area archeologica Abellinum Salvatore Antonacci; la dottoressa Casule, il professore Luca Cerchiai, Direttore del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno; la dottoressa Silvia Pacifico, Funzionario archeologo Soprintendenza Abap Salerno e Avellino e il professore Alfonso Santoriello, docente di Archeologia dei Paesaggi presso l’Università di Salerno, e direttore degli scavi.
L’obiettivo della conferenza è stato quello di spiegare che questo progetto è nato per valorizzare il Parco Archeologico di Abellinum e per integrarlo nell’ecosistema sociale e storico al quale esso appartiene.
Agli scavi presenzieranno, fino al 6 di Agosto, 16 studenti, dottorandi e ricercatori della facoltà di Archeologia dell’Università di Salerno, che avranno modo di mettere in pratica i propri studi e le proprie conoscenze.
La speranza di tutte le istituzioni che partecipano a questa iniziativa è quella di far diventare il parco un’area di fruizione che possa riunire in sé storia antica e contemporanea, facendosi conoscere dalla popolazione del territorio, ma anche dai visitatori.
Ci auguriamo tutti che questo accada al più presto.
Per ulteriori informazioni visitare il seguente link: https://www.atripaldanews.it/2021/07/18/parco-archeologico-di-abellinum-iniziata-la-nuova-campagna-di-scavo-affiorano-monete-e-mura-romane-foto/ .