7 luglio 1887- Nacque Chagall l’artista russo naturalizzato francese ma di origine ebraica. Il suo nome originale ebraico era Moishe Segal, mentre in russo Mark Zacharovič Šagal.
Marc Chagall fu un pittore con uno stile quasi non classificato. Fu attratto dal colore dei Fauves e dal movimento cubista, tanto da instaurare una bellissima amicizia fatta di alti e bassi con Picasso, ma nonostante questo non amava la classificazione e la rappresentazione rigida degli oggetti e delle forme trasformate in “geometriche”.
Egli voleva dipingere “la sensazione” qualcosa di più intenso che non si fermasse soltanto alla forma apparente, ma scendesse nel profondo.
Vedeva «il lato invisibile, quello della forma e dello spirito, senza il quale la verità esterna non è completa».
Le sue opere vennero considerate “fiabesche” e poetiche, nelle sue tele rappresentò la sua vita. Apollinaire definì il suo stile “soprannaturale”.
Come dipingeva Chagall?
Lo strano modo di dipingere di Marc Chagall
Chagall aveva uno strano modo di rapportarsi con la pittura, strano per gli occhi della gente, libero e spirituale per l’artista.
Gli piaceva dipingere completamente nudo, lo stesso artista affermò che “odiava i vestiti”, preferiva non metterseli, ma le regole dell’evoluzione della società lo imponevano. E così nella sua casa, durante il suo momento d’ispirazione amava svestirsi letteralmente e dipingere in libertà.
Un problema che si presentava nel momento in cui doveva attendere i visitatori. Lui stesso affermò:
”Prima di entrare nel mio atelier il visitatore doveva sempre aspettare. Era per darmi il tempo di mettermi in ordine, di vestirmi, perché lavoravo nudo. In genere non tollero i vestiti, non ci tengo a vestirmi e mi vesto senza gusto.”
Era anche molto vanitoso e spesso amava sporcarsi un pò di trucco gli occhi e le labbra, questo definiva l’estro dell’artista.
Il suo stile
Rimase sempre ai margini dell’arte cubista ma il suo stile si affacciava al primitivismo della pittura russa del primo Novecento. I suoi soggetti fiabeschi, quasi infantili, che raccontano la sua vita e la sua infanzia, le emozioni, fanno di lui un artista unico nel suo genere.
Con Picasso instaurò una profonda amicizia, ma spesso furono in competizione, perché Picasso arrivava di più alla gente e al marketing artistico, “poteva anche disegnare due occhi su di un cubo e tutti l’avrebbero copiato”, Chagall invece, voleva andare oltre, voleva colpire l’anima.
Il romanticismo che mise nelle tele ne faceva derivare forme sinuose dei soggetti, la sua vera musa ispiratrice fu la moglie.
La vita
Chagall nacque povero e come disse lui “quasi morto”, perché il giorno della sua nascita ci fu una sommossa popolare religiosa nel suo villaggio e la sinagoga fu data alle fiamme.
Ha sempre sofferto la sua povertà e anche l’impossibilità di seguire gli studi artistici perché non era permesso nella sua famiglia di origine ebraica che facevano riferimento alla Torah, così dipingeva ogni cosa che trovava, stoffa, vetri e di nascosto e spesso nascondeva i suoi quadri nel granaio oppure ricopriva dei pavimenti.
Nonostante questo la sua passione andò contro le regole e trasferendosi a San Pietroburgo riuscì a studiare nell’Accademia Russa di Belle Arti.
Chagall più tardi si troverà in contrasto con la sua stessa scuola che seguiva il suprematismo sovietico. L’artista fondò la Libera Accademia d’arte e il Museo d’arte moderna in Russia ed incitò tutti gli artisti ad esprimere se stessi e di abbandonare gli atelier, così vennero fuori dei dipinti con mucche volanti non accettate dal governo sovietico.
Quando Chagall si rese conto che anche la sua stessa Accademia fu “governata” dal suprematismo sovietico dopo la sua lontananza, fu costretto a dimettersi per non andare contro i propri valori.
Le opere più famose
Di Parigi Chagall disse:
«Nessuna Accademia avrebbe potuto darmi tutto quello che ho scoperto divorando le esposizioni di Parigi, le sue vetrine, i suoi musei […] Come una pianta ha bisogno di acqua, così la mia arte aveva bisogno di Parigi»
«Ho portato dalla Russia i miei oggetti, Parigi vi ha versato sopra la sua luce»
Una Passeggiata a Parigi dove Chagall esprime tutta la sua gioia, spensieratezza e libertà data dal librare in aria della giovane. Una festa di colori dove le case prendono il colore del verde del prato.
Anche qui autoritratto di Chagall con sua moglie Bella che volano sulla città liberi dai pregiudizi, dalla politica, dalle regole della società. Un volare che ti può dare solo l’arte.