Nel cuore di Roma, a pochi passi dal Quirinale, Palazzo San Felice apre ancora una volta le sue porte al pubblico con Cultura in Cantiere, un percorso espositivo unico dedicato alla trasformazione di uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti della città.
Sabato 1° novembre 2025, in occasione della solennità di Ognissanti, il sito sarà aperto gratuitamente dalle ore 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.20).
Si tratta di un’occasione imperdibile per esplorare un edificio mai accessibile prima, oggi protagonista di un ambizioso progetto di rinascita che lo trasformerà nella futura sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte.
Un cantiere che racconta la cultura
Concesso nel 2017 dalla Presidenza della Repubblica al Ministero della Cultura, Palazzo San Felice è al centro di un articolato intervento di restauro e rifunzionalizzazione, curato su progetto dell’architetto Mario Botta.
I lavori, avviati nel 2023 e gestiti dall’Agenzia del Demanio, si concluderanno entro la fine del 2026, dando vita a un nuovo polo culturale destinato a diventare un punto di riferimento per studiosi, studenti e cittadini.
Il percorso Cultura in Cantiere accompagna i visitatori alla scoperta di questo processo di trasformazione.
Attraverso una linea del tempo e una rappresentazione digitale immersiva, è possibile ripercorrere la storia del palazzo e immaginare il suo futuro come grande centro della conoscenza.
La visita, della durata di circa 45 minuti, comprende l’accesso alle sale istituzionali legate alla Presidenza della Repubblica, al Ministero della Cultura e all’Agenzia del Demanio.
Il Sepolcro dei Sempronii e la Nuova Pianta di Roma
Tra le sorprese del percorso, spicca l’apertura al pubblico – per la prima volta – del Sepolcro dei Sempronii, sito archeologico di eccezionale interesse.
Un’occasione rara per ammirare un frammento del passato di Roma, custodito finora lontano dagli sguardi dei visitatori.
Il percorso espositivo ospita inoltre il disegno preparatorio della Nuova Pianta di Roma (1736-1738 ca.), capolavoro di Giovan Battista Nolli, considerato il primo rilevamento moderno e completo della città: una mappa che rivoluzionò la cartografia urbana del Settecento e resta una testimonianza straordinaria della visione della capitale.
E’ fortemente consigliata la prenotazione.