L’artista Dario Gambarin ritorna con l’opera No Atomic, un’imponente opere di Land Art che fa riflettere. L’opera è in linea con quello che sta succedendo tra l’Ucraina e la Russia e le decisioni che intende prendere Vladimir Putin. L’opera è realizzata in un campo di Castagnaro, in provincia di Verona.
No Atomic, la nuova opera di Dario Gambarin
Un missile nucleare con la scritta “No Atomic” è comparso ieri, 24 settembre in un campo di Castagnaro (Verona), della superficie di 26 mila metri quadrati, dove da anni opera l’artista Dario Gambarin, specialista nella “Land Art”.
“Invece di discutere di clima (venerdì 23 settembre c’è stato il Global Strike dei Fridays for Future) – afferma Gambarin – stiamo parlando di armi nucleari; vuol dire che il confronto tra le grandi potenze Usa/Russia è entrato in una fase delicata. Per interessi economico-territoriali rischiamo la fine del nostro meraviglioso mondo, una situazione apocalittica, facendo poi un accorato appello ai grandi della Terra per trovare un accordo di pace immediato“.
L’opera è stata realizzata a mano libera, con trattore e aratro su di un terreno incolto. Gambarin in passato ha già dedicato alcune opere a temi ecologici come Cop 26 Glasgow, Greta Thunberg, “Water” e a personalità di spicco tra cui Papa Francesco, Leonardo da Vinci, Dante, Beethoven, Nelson Mandela.
La minaccia di Putin: vuole usare il nucleare
L’opera di Gambarin è strettamente legata all’ipotesi e alle minacce di Putin vi voler usare il nucleare per vincere la guerra contro l’Ucraina e difendere il suo Paese. Una minaccia molto sentita dalla Nato e dall’Unione Europea.
Secondo il rapporto della Federation of American Scientists (Fas), la Russia disporrebbe di un arsenale nucleare con 5.977 testate. Ed è l’arsenale più grande al mondo. Salgono i timori per un possibile uso delle armi atomiche dopo le parole del presidente russo, Vladimir Putin, il quale si è detto disposto ad usare “tutti i mezzi a disposizione per proteggere” il suo Paese, chiarendo di non bluffare.
Secondo la Fas, circa 1.500 testate russe sarebbero in via di smantellamento perché vetuste, mentre le testate effettive sarebbero in realtà 4.447, di cui 1.588 sono schierate su missili balistici e nelle basi dei bombardieri. Stando al rapporto, inoltre, la Russia dispone “approssimativamente di 977 testate strategiche aggiuntive e di altre 1.912 testate non strategiche” tenute come riserva. Gli esperti, tuttavia, sostengono che non sia possibile stabilire il numero esatto di testate e armi a causa della segretezza che circonda la questione.
I missili balistici intercontinentali (Icbm) in possesso della Russia hanno la capacità di raggiungere e distruggere le principali città del mondo come Londra o Washington. Tale missili possono raggiungere il Regno Unito in solo 20 minuti una volta lanciati dalla Russia.