Caro lettore filonipponico, oggi, 23 settembre 2022, è l’equinozio d’autunno che in Giappone è una festa nazionale che prende il nome di Shūbun No Hi. I temi alla base di questa festa, proprio come in primavera, troviamo l’armonia e l’equilibrio.
Se in primavera si festeggia la fioritura dei ciliegi, in autunno si celebra la pioggia delle foglie d’acero, ritenuto albero sacro.
La festa dell’equinozio d’autunno: Shūbun No Hi
Il giorno dell’equinozio d’autunno, 秋分の日, Shūbun no Hi, è un giorno festivo in Giappone che di solito cade il 22 o 23 settembre. A causa della necessità di recenti misurazioni astronomiche, la data della festa non viene dichiarata ufficialmente fino a febbraio dell’anno precedente. Il giorno dell’equinozio d’autunno è diventato un giorno festivo nel 1948.
Questa festa segna il passaggio alla nuova stagione. In passato, come molte feste e celebrazioni, era un momento veramente importante per i contadini e per i raccolti. In questa festa si ringraziavano le divinità per il dono dei raccolti ricevuti e si chiedeva una benedizione per i prossimi raccolti.
In passato, l’equinozio d’autunno in Giappone era chiamato shuki – koureisai (la festa autunnale degli spiriti dell’imperatore). In questo giorno, l’imperatore adorava i suoi antenati da solo. Oggi si chiama Shuubun-no-hi ed è una festa nazionale. È il giorno di mezzo dell’higan , un periodo di sette giorni in cui il popolo giapponese commemora i propri antenati. I servizi commemorativi si svolgono spesso nei templi buddisti e molte persone visitano le tombe delle loro famiglie con offerte di torte di riso, fiori, bastoncini di incenso e offrono preghiere per confortare gli spiriti dei loro antenati. Sebbene il buddismo sia comune in India e Cina, questi paesi non hanno usanze simili.
Higan ha origini buddiste. Letteralmente significa “l’altra sponda del fiume della morte“. Le due sponde del fiume rappresentano i mondi della vita e della morte. Durante questi giorni, le famiglie giapponesi onorano e pregano per il riposo dei loro antenati defunti. Questo è diverso dall’Obon, dove si dice che gli spiriti dei morti visitino le case dei loro parenti. In questo periodo dell’anno, i parenti viventi sono quelli che visitano le tombe. Puliscono le tombe e offrono preghiere e fiori. Bruciano anche bastoncini di incenso e offrono palline di riso dolci chiamate Ohagi.
Higan , per i buddisti, è un buon momento per concentrarsi sulle 6 Perfezioni: Dana (generosità), Sila (virtù), Ksanti (pazienza), Virya (sforzo), Dhyana (meditazione, anche ‘zen’) e Prajna (saggezza ). Proprio come i mondi della morte e della vita sono separati da un fiume, così i buddisti credono che le 6 Perfezioni saranno il ponte da attraversare da questa vita al Nirvana.
Tsukimi la festa per guardare la luna
La seconda festa dedicata all’equinozio d’autunno è la festa per ammirare la luna, ovvero Tsukimi. Una festa importata dalla Cina. La festa in origine era celebrata soprattutto dai nobili che con delle feste ammiravano la luna nuova. Infatti i kanji usati nella parola tsukimi sono proprio luna (月) e vedere (見). I nobili la celebravano soprattutto mangiando e recitando poesie.
Questa festa apparve in giappone nel periodo Heian quando i nobili di corte erano soliti riunirsi per contemplare la luna e il cielo stellato componendo musica e Haiku.
In seguito nell’epoca Edo questa abitudine nobile divenne una tradizione popolare fino a coinvolgere i contadini che adottarono questa festa come ringraziamento alle divinità per aver ricevuto un buon raccolto e come preghiera per l’abbondanza dei futuri raccolti. Per secoli la luna ha avuto a che fare con le fasi della semina, i cambi di stagione ed i raccolti, quindi è naturale che questa sia diventata una festa contadina.
Questa festa è talmente sentita che viene comunque festeggiata anche in caso di maltempo, quando la luna non è visibile perché nascosta dietro le nuvole.