Federico Fellini, a cento anni dalla nascita, idealmente torna a Giambettola, comune del primissimo entroterra romagnolo dove il Maestro passò gli anni dell’infanzia trascorrendo le estati dai nonni paterni, lui che era nato nella vicina e più vivace già da allora Rimini, ritrovava in quei luoghi il gusto e la genuinità della vita di campagna.
La casa dei nonni paterni, attualmente di proprietà del comune di Gambettola, da anni ormai versava in condizioni di abbandono tanto da far pensare ad un intervento di consolidamento strutturale.
Nel 2018 con uno studio di fattibilità, il comune di Gambettola ha iniziato le procedure burocratiche per portare a nuova vita la casa dei nonni paterni del regista Federico Fellini che in questi giorni ha finalmente visto il via dei lavori.
Il comune di Gambettola dunque con il patrocinio e i finanziamenti della Regione Emilia-Romagna che ha riconosciuto al piccolo casolare appartenuto alla famiglia Fellini, un valore storico-culturale da tutelare e salvaguardare, ha finalmente potuto dare il via ai lavori di restauro.
Il progetto che sarà applicato al vecchio caseggiato Fellini, vedrà un approccio nuovo per interventi rigenerativi di questo tipo; la rigidità di un tempo nel stabilire regole e forme sulle strutture dei manufatti, lasciano oggi spazio e l’applicazione pratica potrà essere vista alla fine dei lavori, a lasciare spazio per i successivi prevedibili e non interventi al fine di vedere l’intera area un possibile continuo work in progress.
Soluzione che dà senz’altro dinamicità all’intera area e lascia intendere di potersi nel tempo adattare a esigenze future non ancora in essere o prevedibile.
Una nuova concezione di rigenerazione applicata all’edilizia urbana e sociale che tiene costantemente conto della complessità degli spazi su cui agire e il loro sviluppo futuro.
Nello specifico Casa Fellini, così sarà chiamato il museo che in questi spazi metterà radici, vedrà il suo sviluppo in maniera programmata anche per quanto riguarda la sostenibilità economica che l’intero progetto è destinato ad assorbire.
Si faranno infatti dei primi interventi atti a rendere fruibile la struttura ma i meno onerosi cosi da iniziare subito, tramite il loro stesso impiego, a iniziare da subito a generare profitti per un ritorno economico immediato, così da arrivare agli interventi più dispendiosi con una solidità economica da impiegare, decisamente più sostanziosa.
Un’ autogestione completa a ciclo continuo che assorbe tutti gli aspetti di realizzo e gestione.
Mi chiedo solo se il piccolo Fellini, tornando zuppo verso casa per aver saltato a più non posso nelle pozzanghere sul viale dopo un piccolo temporale estivo, abbia mai pensato ad una cosa del genere guardando la nonna aspettarlo sull’uscio di casa.
Sarei per il no, ma Fellini è il Maestro dalle tante sfaccettature, la cui fantasia, ce l’ha dimostrato, viaggiava in posti dove nessun’altra mente avrebbe osato dirigersi.
Grazie a Fellini e la sua fama mondiale, rivivrà a Gambettola la casa dei nonni paterni
Nel territorio di Gambettola, in un contesto di antiche tradizioni, in quel caseggiato, Fellini dunque visse i sereni anni dell’infanzia tra giochi, esperienze semplici ma reali, immerso nei paesaggi, nella campagna e nelle tradizioni degli inizi del novecento, immagazzinando nei cassetti della memoria tratti di volto, profumi e suoni che riverserà poi più tardi nelle sue esternazioni artistiche.
Queste le parole del Sindaco di Gambettola Letizia Bisacchi da cui traspare tutto l’orgoglio per il famoso concittadino, sia pure di stagione estiva:
Il Centenario felliniano è così l’occasione per omaggiare il regista, per riscoprire il legame tra Gambettola e Fellini e soprattutto per stimolare interesse e accendere i riflettori su Casa Fellini che deve tornare a vivere e rappresentare ciò che Gambettola era per Fellini: la trasmissione dei saperi tra nonni o grandi maestri e i bambini/allievi nei mestieri e nelle Arti; il luogo dell’infanzia, del gioco, del sogno, il luogo delle tradizioni, della memoria, della campagna. Siamo particolarmente orgogliosi del nostro Centenario perché ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di tantissime realtà gambettolesi: una comunità che ha risposto con grande entusiasmo al progetto felliniano.