Dal 19 luglio al 7 settembre 2025, la città di Teramo ospita una delle mostre più intense e necessarie dell’estate: “I Grant You Refuge – Fotografie da Gaza”, un’esposizione diffusa che raccoglie gli sguardi di sei fotografi palestinesi sulla vita nella Striscia. Un percorso che attraversa l’Arca, la Pinacoteca Civica e l’ufficio IAT, mettendoci davanti alla realtà che spesso scegliamo di non vedere.
Gaza vista dagli occhi di chi resiste ogni giorno
Gli autori – Shadi Al-Tabatibi, Mahdy Zourob, Mohammed Hajjar, Saeed Mohammed Jaras, Omar Naaman Ashtawi e Jehad Al-Sharafi – non sono reporter esterni, ma abitanti e testimoni. Le loro fotografie non raccontano solo distruzione, ma frammenti di quotidianità, dignità, infanzia interrotta, e speranze ostinate. Scatti che parlano più di mille articoli, accompagnati da disegni realizzati da bambini che, in alcuni casi, non ci sono più.
Il titolo della mostra, “I Grant You Refuge”, riprende il verso di una poesia della scrittrice palestinese Hiba Abu Nada, uccisa a soli 32 anni durante un bombardamento a Khan Yunis il 20 ottobre 2023. Una dedica che diventa testimonianza collettiva, un appello a non restare indifferenti.
Un’iniziativa culturale che diventa coscienza civile
Prodotta inizialmente dal Comune di Ravenna per il Festival delle Culture 2025 – Oltre il Conflitto, la mostra arriva a Teramo grazie alla volontà del Comune e al patrocinio di ANCI, Regione Abruzzo, Provincia e Università di Teramo. A curarla è Paolo Patruno, fotografo che da anni racconta le aree di crisi senza mai rinunciare alla complessità.

«Nessuno di noi può voltarsi dall’altra parte. Questa mostra ci ricorda che siamo tutti chiamati a difendere la dignità umana, in ogni tempo e in ogni spazio», afferma il sindaco Gianguido D’Alberto, che da tempo richiama l’attenzione pubblica sulla situazione in Palestina.
Non solo immagini: un dialogo aperto alla città
La mostra non è pensata come evento isolato, ma come spazio vivo di confronto. Dal giorno dell’inaugurazione – prevista per giovedì 18 luglio alle ore 18:00 in largo San Matteo con la partecipazione del professor Guido Saraceni – partirà un calendario di incontri e attività promosse insieme a SAI Teramo, la cooperativa Medihospes, Amnesty International, Emergency, CGIL e il Patto per la Lettura.
Una scelta forte, quella di Teramo, che si inserisce in un contesto più ampio di impegno per la difesa dei diritti umani attraverso l’arte e la cultura. Un invito a guardare, ascoltare, fermarsi. Anche solo per qualche minuto, davanti a una foto.
Perché vale la pena andarci
Se ami l’arte che sa scuotere, se senti che la cultura ha un ruolo attivo nella società, “I Grant You Refuge” è una tappa che vale il viaggio. In un’estate affollata di eventi, questa mostra si distingue per urgenza, profondità e responsabilità. Non è semplice da vedere, e proprio per questo è necessaria.
Chi ha detto che l’arte non cambia nulla?