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Lettura: Pillole di storie Medievale, Giovanna d’Arco fu assolta postuma nel 1456
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Pillole di storie Medievale, Giovanna d’Arco fu assolta postuma nel 1456

Storie dal Medioevo

Isotta Franci 2 settimane fa Commenta! 4
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Giovanna d’Arco è stata assolta postuma. Dopo essere stata condannata al rogo per eresia nel 1431, un nuovo processo, avviato nel 1455 e conclusosi nel 1456, dichiarò nullo il verdetto originale e la riabilitò, riconoscendola innocente secondo Storia Verità e Normandie Tourisme.

Nel 1455, papa Callisto III autorizzò una revisione del processo, su richiesta di Carlo VII e della madre di Giovanna, Isabella Romée. Questo processo (durato dal 1455 al 1456) coinvolse centinaia di testimoni e portò alla dichiarazione di nullità del verdetto precedente secondo.

La storiografia ha mostrato negli ultimi decenni un forte interesse in merito al ruolo politico femminile tra le fine del Medioevo e l’inizio del Rinascimento, ma ha faticato a considerare la declinazione militare di questa dimensione come qualcosa di organico alla funzione di governo.

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Tuttavia, come ha scritto Sophie Cassagnes-Brouquet, le parole per designare la donna cavaliere «existent au Moyen Âge, en latin comme dans les langues d’oïl et d’oc, non seulement pour désigner la femme d’un chevalier, mais aussi la cavalière, celle qui combat à cheval, ou encore la dame qui appartient à un ordre de chevalerie» (Cassagnes-Brouquet, p. 9).

Il prototipo di fede e coraggio lo ritroviamo in Giovanna d’Arco, la santa guerriera, spinta da voci interiori a impegnarsi per la liberazione della Francia. Distintasi per il valore sul campo di battaglia e per il suo modo intenso di vivere il messaggio cristiano, liberò Orléans, fu catturata, processata per eresia, arsa viva il 30 maggio 1431 e riabilitata per diventare patrona di Francia.

Giovanna d’arco

Giovanna d’Arco, un’assoluzione tardiva

La giovane che guidò la riscossa francese contro gli Inglesi, figlia di contadini e analfabeta, animata da visioni religiose, la giovanissima Giovanna d’Arco: fu l’anima della riscossa francese nella lunga guerra che oppose la Francia all’Inghilterra tra il Trecento e il Quattrocento, nella Guerra dei Cento anni. La sua fine tragica alimentò la leggenda di questa giovane donna che sentiva di essere stata chiamata da Dio per compiere una missione: liberare la Francia dagli Inglesi.

La comparsa sulla scena di Giovanna era stata travolgente. Con la sua foga, con le certezze provenienti dalle sue visioni, aveva mutato il corso del conflitto.

Jeanne d’arc

Durante i durissimi interrogatori che subì, Giovanna non rinnegò nulla ed espose con forza i principi della sua azione che mirava alla salvezza della Francia. Il processo si concluse nel maggio successivo. Giovanna fu dichiarata colpevole di eresia e condannata a morte. Un rogo, nella piazza del mercato di Rouen, pose fine alla sua vita il 30 maggio 1431.

Diciannove anni più tardi Carlo VII riconquistò la città che era stata la scena del martirio di Giovanna. Avviò la revisione del suo processo e nel 1456 la pulzella d’Orléans venne pienamente riabilitata e consegnata alla storia di Francia. La sua vicenda non venne dimenticata e la Chiesa cattolica la dichiarò beata nel 1909 e poi santa nel 1920.

La straordinaria storia di Giovanna è stata raccontata, con diverse accezioni (anche negative) da grandi scrittori, quali Shakespeare, Voltaire, Schiller. Anche musicisti, e tra questi Giuseppe Verdi, si sono ispirati alla sua tragica storia, e il cinema le ha dedicato molti film.

Il rogo
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