Un percorso generazionale alla ricerca della freschezza dei sogni e delle speranze degli adolescenti di quaranta anni fa. Quest0 il contenuto de Gli anni più belli, nuovo brano inedito di Claudio Baglioni che farà parte della colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino, la cui uscita nelle sale cinematografiche è prevista per il tredici di febbraio.
Il brano è presente dal 3 gennaio sulle radio e sulle varie piattaforme digitali quali youtube e Spotify. Perfettamente riconoscibile la cifra stilistica del cantautore, soprattutto per quei tratti di eterna giovinezza di un artista sempre pronto a mettersi in gioco.
Cinquanta anni di carriera, sessanta milioni di copie vendute, Direttore Artistico e conduttore di Sanremo per due anni, questa esperienza cinematografica e un’interessante iniziativa che si terrà a Caracalla questa estate dal Titolo Dodici note, realizzata in collaborazione con la Friends and Partners e il Teatro dell’Opera.
Carlo Fuortes sovrintendente del Teatro dell’Opera porta avanti in questi ultimi anni l’iniziativa che “accoglie progetti unici dedicati a grandi artisti della musica di oggi”. Dodici note che si svolge dal 6 al 18 giugno comprende infatti dodici serate dedicate al cantautore romano e ai suoi successi più famosi che verranno riproposti in una versione inedita e classica.
Ascoltare Gli anni più belli, significa immergere i propri sensi nell’elemento acqua e nell’elemento aria. Il dolce, deciso, fresco e vitale scorrere del fiume della vita, il profumo degli attimi, il vento nei capelli, la potenza dei sogni, la forza di un abbraccio, baci rubati sotto gli ombrelli. Questo delicato e giovanile brano va ad aggiungersi al nuovo album di inediti che uscirà in primavera e che sarà composto da dodici tracce.
La scelta musicale di Gabriele Muccino è in linea col contenuto del film. Per il regista romano, il cantautore è “il rappresentante più evocativo degli ultimi 40 anni raccontati nel film e della Storia d’Italia che scorre alle spalle dei protagonisti come un fiume inesorabile”.
Un brano musicale in cui i quarantenni di oggi, alcuni di loro genitori dei millennial, potranno riconoscersi, una melodia che si trasforma in colonna sonora della vita e che spinge genitori e figli a raccontarsi.