Mancano poche ore alla notte di Halloween, prepariamoci cercando stimoli e percorsi alternativi attraverso l’arte che può essere macabra, affascinante, emozionante e spaventosa.
Non stiamo parlando delle immagini horror alle quali siamo abituati nell’ordinario, bensì quelle che hanno contribuito concretamente alla storia dell’arte.
Halloween, horror prima dell’horror nella storia dell’arte in 10 tra i dipinti più inquietanti mai eseguiti
Vediamo di seguito quali sono 10 tra i dipinti più macabri della storia dell’arte che sono entrati di merito a far parte del patrimonio artistico mondiale, sono in ordine sparso, non si tratta di una classifica.
Saturno che divora i suoi figli di Francisco Goya, si trova nel Museo del Prado a Madrid ed è stato realizzato tra il 1819 ed il 1823. Fa parte di una serie di 13 dipinti detta delle Pitture nere realizzati dall’artista sulle pareti di casa propria. Il soggetto è il dio Saturno, al quale era stato profetizzato il tradimento da parte di uno dei suoi figli e, per questo motivo, li divorava alla loro nascita.
Il Papa che Urla di Francis Bacon, dipinto negli anni Cinquanta, riproposizione di un celebre quadro di Diego Velàsquez che lo precede di tre secoli. Il ritratto originale ne celebra la potenza, quello di Bacon lo mostra lugubre, grottesco ed urlante, i colori viola e nero sostituiscono il tradizionale rosso papale. Niente male come travestimento per Halloween.
Il Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch, un trittico ad olio datato 1480-1490 conservato al Museo del Prado di Madrid. La parte di cui parliamo è la destra, una visione di come potesse apparire l’inferno con i tormenti della dannazione eterna, un vero horror: una città assediata in un mondo dominato da demoni ed oscurità, in cui strane creature tormentano e torturano gli esseri umani spesso con strumenti musicali, colpevoli dei loro vizi capitali.
Trionfo della morte di Peter Bruegel il Vecchio, conservato al museo del Prado ed ispirato all’omonimo affresco (del quale parleremo tra poco) che l’artista aveva ammirato a Palermo, al quale aggiunse la macabra danza in uso nel nord Europa per esorcizzare le epidemie. Altra ambientazione degna di Halloween in cui la città è sconvolta dalla armata della morte, dove scheletri armati di falce mietono senza pietà tutti gli esseri umani sul loro cammino. Di ispirazione per prepararsi ad Halloween.
Trionfo della morte visibile nella Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, affresco al quale si ispirò Bruegel per realizzare il suo omonimo. Non si conosce il nome dell’autore, i temi sono crudeli, macabri e grotteschi.
Volto della guerra di Salvador Dalì, dipinto tra il 1940 ed il 1941 a rappresentazione dell’angoscia provocata dal conflitto che dominava l’Europa. In un paesaggio desertico è rappresentata la maschera della morte, i teschi all’interno di altri teschi moltiplicano all’infinito il male generato dai conflitti bellici.
Teste di giustiziati di Jean-Louis André Théodore Géricault, uno studio sui cadaveri e le teste decapitate dei condannati a morte per la realizzazione della Zattera della Medusa. I resti anatomici macabri venivano forniti all’artista dai medici ed infermieri dell’ospedale di Bicetre, con i quali aveva stretto amicizia. Piuttosto inquietante come addobbo di Halloween.
Giuditta e Oloferne di Caravaggio, realizzato nel 1599 e che si trova nella Galleria nazionale di arte antica di Roma. Nel dipinto viene rappresentato un episodio biblico, la decapitazione del condottiero assiro da parte della vedova ebrea. Si dice che Caravaggio si sia ispirato alla vicenda di Beatrice Cenci per la sua opera, storia in cui Beatrice, insieme alla matrigna ed al fratello uccisero il padre dopo averlo addormentato con l’oppio.
Particolare de l’inferno di Giovanni da Modena, affresco del 1410 che si trova nella Basilica di San Petronio a Bologna. Di età tardo gotica, qui horror ed Halloween non potrebbero avere un connubio migliore.
Concludiamo questo breve viaggio di Halloween con una miniatura del XV secolo che ritrae la morte di Rinaldo di Châtillon e che si trova in un manoscritto della Historia di Guglielmo di Tiro. Grande nemico dell’Islam, uomo di grande intelligenza, bellezza e coraggio, purtroppo anche arrogante, insofferente e crudele. Cercò di tra fugare la salma del Profeta Maometto e per questo venne decapitato e la sua testa esposta a Damasco. Degno finale per una giornata horror come questa di Halloween.
Queste sono 10 testimonianze artistiche di horror prima dell’horror. Negli ultimi decenni del secolo scorso il macabro ha preso piede in tutte le forme artistiche, aprendo un ricco e fiorente capitolo nel quale non vi sono limiti alla fantasia, proprio come non ve ne sono nella misteriosa notte di Halloween.