Il Museo del Rubinetto e della sua Tecnologia
In Italia, esiste una città, quella di San Maurizio che è conosciuta come la patria del rubinetto. Inoltre nei pressi del Lago d’Orta, le fabbriche che producono questo elemento che riteniamo scontato nella nostra quotidianità, sono veramente numerose.
Oltre a mostrare svariati tipi di rubinetto, dai più semplici ai più raffinati, (ebbene sì, il rubinetto è un’oggetto d’arredo e di design) lo scopo del museo del Rubinetto è principalmente quello della sensibilizzazione nei confronti dell’uso dell’acqua e di tutte le tematiche che girano attorno a questo bene prezioso.
Un luogo in cui sono aperti dibattiti su temi della potabilizzazione, uso delle risorse idriche e necessità di ridurre lo spreco per il bene dell’umanità.
Da dove viene il rubinetto?
Se non hai possibilità di visitare il museo del Rubinetto e della sua Tecnologia e sei curioso di sapere qualcosa in più, sul sito ufficiale trovi notizie di ogni genere.
Personalmente ho scoperto che “rubinetto” proviene dal francese “robinett” che indica un “piccolo montone, termine desunto dalla forma a testa d’ariete diffusa in Francia, una piccola chiave, in fin dei conti, che se ben utilizzata può consentire l’accesso al deposito dell’oro blu.” Ma c’è di più: nella sezione dedicata, hai a disposizione tantissime storie denominate “Curiosità idrauliche”
Il rubinetto non è solo un oggetto utile ma ripercorre la storia della nostra società sotto vari aspetti, la trasformazione di usi e costumi e, ovviamente, quello della tecnologia che si è evoluta in modo rilevante.
Due sale, due storie
Nel Museo ci sono due sale, una adibita alle riunioni, archiviazione di documenti e l’altra prettamente espositiva dove potrai ammirare vari tipi di rubinetti che ripercorrono epoche diverse.
Un’altra zona, quella del “vecchio municipio” è in fase di allestimento per degli spazi che verranno utilizzati per laboratorio didattico, sala conferenze, ufficio, biblioteca tecnologica per ricerche e studi.
Il museo fa parte dell’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone con sede a Pettenasco.
Un progetto museale non convenzionale che vale la pena di vedere.
Se vi è una magia su questo pianeta, è contenuta nell’acqua.
(Loren Eiseley)