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Lettura: Il palazzo di Ulisse a Itaca: è stato davvero scoperto?
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Antico EgittoArcheologia

Il palazzo di Ulisse a Itaca: è stato davvero scoperto?

Tre siti contendono il titolo di palazzo di Ulisse a Itaca: Agios Athanasios, Pilikata e Alalkomenes. Ecco cosa dice davvero l’archeologia.

Massimo 1 mese fa Commenta! 6
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Tre siti archeologici contendono il titolo di dimora dell’eroe omerico. Ma esiste davvero un luogo che possiamo chiamare “il palazzo di Ulisse”?

Contenuti
Agios Athanasios: un palazzo miceneo nel cuore di ItacaPilikata: tra miti, porti e ceramicheAlalkomenes: la sfida dal sud e il culto di ApolloChi era davvero Ulisse? Una domanda di datazione (e di identità)Il palazzo di Ulisse esiste davvero? Dipende da cosa cerchiamo

Ogni volta che riapriamo l’Odissea, ci ritroviamo sull’isola di Itaca. Ma dietro le pagine di Omero si nasconde anche una domanda molto concreta: esiste ancora, da qualche parte tra le rocce e i cipressi dell’isola, il palazzo di Ulisse? Quello in cui Penelope tesseva e disfaceva la sua tela, quello dove Telemaco sognava il ritorno del padre?

Da oltre un secolo, gli archeologi si interrogano su questo mistero. E negli ultimi trent’anni, le risposte hanno iniziato a prendere forma. Con tre luoghi chiave al centro del dibattito: Agios Athanasios, Pilikata e Alalkomenes.

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Agios Athanasios: un palazzo miceneo nel cuore di Itaca

Nel 2010, la notizia rimbalzò su diverse testate: “Trovato il palazzo di Ulisse!”. Il riferimento era agli scavi nella zona di Agios Athanasios, tra i villaggi di Platrithias ed Exogi, nel nord di Itaca. A guidare gli scavi, dal 1994 al 2012, Thanasis Papadopoulos e Litsa Kontroli-Papadopoulou, che portarono alla luce un complesso edilizio in posizione acropolica, abitato fin dal Medio Elladico (circa 1900 a.C.).

Tra le strutture emerse, un edificio rettangolare a tre ambienti, con misure di 21,5 x 11,5 metri, ha colpito per la sua tipologia “palaziale”. È databile all’epoca micenea, tra il XV e il XII secolo a.C., ovvero il periodo tradizionale in cui si colloca la guerra di Troia e, di conseguenza, il mito di Ulisse.

C’è anche una sorgente risalente alla stessa epoca. La confusione mediatica su una possibile datazione all’VIII secolo a.C. (quando fu composta l’Odissea) sembra derivare da un’errata sovrapposizione tra testi e reperti.

Agios Athanasios è oggi il candidato più accreditato, se vogliamo mantenere Ulisse dentro il mondo miceneo.

Pilikata: tra miti, porti e ceramiche

A pochi chilometri da lì, sul sito di Pilikata, gli scavi furono condotti già negli anni ’30 dalla British School of Archaeology. Anche qui si trovano tracce di abitazione continua, dall’Età del Bronzo fino al periodo miceneo. La posizione è strategica: vicinissima alla baia di Polis, identificata da molti studiosi come il mitico porto di Forco dove Ulisse sarebbe sbarcato al suo ritorno.

Tra i ritrovamenti, vasellame pre-ellenico e miceneo, e resti di insediamenti fortificati. Tuttavia, nessuna struttura paragonabile a un vero “palazzo” è emersa finora. Per questo, anche se suggestiva per posizione, Pilikata resta una candidatura più debole rispetto a quella di Agios Athanasios.

Alalkomenes: la sfida dal sud e il culto di Apollo

E poi c’è Alalkomenes, sulla stretta lingua di terra che unisce nord e sud di Itaca. È il sito che Heinrich Schliemann, lo scopritore di Troia, propose a fine Ottocento come possibile residenza di Ulisse.

La posizione è invidiabile: da qui si dominano entrambi i versanti dell’isola e si tengono sotto controllo i canali con Cefalonia e la terraferma. Gli scavi hanno rivelato strutture ciclopiche, mura imponenti, un tempio miceneo datato al 1400 a.C. e, più tardi, un santuario di Apollo del X secolo a.C..

Non solo: nel sito sono state trovate monete del III secolo a.C. raffiguranti il volto di Ulisse, a indicare che la tradizione locale riconosceva proprio lì la dimora dell’eroe. E nell’Odissea si cita proprio il culto di Apollo nei pressi del palazzo…

Il problema? Gran parte delle strutture risalgono all’epoca arcaica, non micenea. Quindi, se pensiamo a un Ulisse “storico” più tardo, questa ipotesi torna a guadagnare forza.

Chi era davvero Ulisse? Una domanda di datazione (e di identità)

Hai mai sognato di mettere piede nel vero palazzo di ulisse

Tutto dipende da una questione centrale, spesso trascurata: quando sarebbe vissuto, se mai è esistito, Ulisse?

Se accettiamo l’identificazione con un re miceneo del XIII secolo a.C., allora Agios Athanasios è oggi la scelta più convincente. Ma se invece vediamo Ulisse come una figura modellata nell’VIII secolo a.C., quando fu composto il poema, allora Alalkomenes – con i suoi legami simbolici e numismatici – potrebbe essere il vero luogo della memoria.

Un dettaglio curioso? A Polis Bay, vicino a Pilikata, sono stati trovati tredici tripodi di bronzo, datati all’VIII secolo a.C., proprio come quelli donati a Ulisse nel poema. Coincidenza?

Il palazzo di Ulisse esiste davvero? Dipende da cosa cerchiamo

Forse non avremo mai un’iscrizione che dica: “Qui abitava Ulisse, re di Itaca”. Ma l’archeologia ci offre scenari affascinanti, che fanno dialogare mito, terra e memoria. E ci ricordano che le storie più antiche non sono mai solo invenzioni: sono stratificazioni di tempo, tradizione e identità.

E tu, quale delle tre ipotesi trovi più convincente? Hai mai camminato tra le pietre di Itaca immaginando il ritorno dell’eroe? Raccontacelo nei commenti, oppure vieni a parlarne con noi su Instagram.

Hai mai sognato di mettere piede nel vero palazzo di Ulisse? Raccontaci quale dei tre luoghi ti affascina di più e perché. Scrivici nei commenti o taggaci nelle tue foto di Itaca: le più belle le ricondivideremo nelle nostre storie!

Usa l’hashtag #ItacaConUlisse e vieni a esplorare il mito con noi su @arte.icrewplay

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