A pochi mesi dal successo del suo inno contro la droga Rogoredo Trap 2.0, Revman torna nelle scuole e nei digital store con Trapper AntiBulli e ZeroBulli.
Frutto dei Laboratori Rap condotti nelle scuole delle periferie milanesi in collaborazione con l’associazione FarexBene e l’Ufficio Regionale Scolastico della Lombardia, entrambi i singoli hanno trasformato territori spesso difficili in luoghi di creazione, condivisione e speranza, rendendo un semplice appuntamento formativo un vero e proprio grido di ribellione composta contro il bullismo.
Rap della Legalità, la lotta al bullismo in musica
Tra le strade ricche di creatività ed energia delle periferie milanesi, luoghi in cui i margini diventano stimolo per superare i limiti ma anche ostacoli e sfide spesso complessi da fronteggiare, l’impegno del celebre poliziotto-rapper Revman nella lotta contro il bullismo non si ferma e continua a supportare i giovani attraverso la divulgazione del suo Rap della Legalità, due release che si spingono ben oltre il concetto di brano per diventare vessilli di una battaglia sociale portata avanti da chi, con determinazione e passione, conosce bene il terreno di gioco.
Trapper AntiBulli e ZeroBulli, sono infatti il culmine di un percorso di sensibilizzazione condotto nelle scuole dei quartieri Adriano e Baggio sotto l’attenta direzione di figure professionali come la psicologa Marta Mereghetti e la psicoterapeuta Annapaola Primavesi.
Attraverso il rap, i giovani hanno esplorato ed esposto le loro esperienze e i loro sentimenti riguardo al bullismo e al cyberbullismo, convertendo il dolore e la rabbia in arte e messaggi di resilienza. Le giovani voci di questi quartieri, sotto la guida di Revman e del team di psicologi, hanno dato vita a testi che risuonano con la potenza della loro esperienza diretta e del loro impegno contro le dinamiche della prevaricazione e della violenza.
I laboratori hanno coinvolto studenti provenienti da diverse istituzioni educative, animando il quartiere Adriano ad Est ed il quartiere Baggio ad Ovest di Milano. Insieme alla psicologa Marta Mereghetti e alla psicoterapeuta Annapaola Primavesi, ho guidato i giovani in un viaggio musicale ed emotivo, affrontando il tema spinoso del bullismo e del cyberbullismo attraverso la potente forma artistica del rap.
Revman
Trapper AntiBulli, nato tra le vie di Baggio, va dritto al punto, presentando un approccio diretto e senza fronzoli, per far riflettere sull’importanza dell’uso delle parole, ponendo l’accento su una nuova consapevolezza e su una resilienza acquisita e condivisa.
Un inno alla forza collettiva in chiave rap, un appello a riconoscere e respingere le facciate ingannevoli. Revman con il suo flow incisivo, sfida le apparenze superficiali per promuovere autenticità, rispetto e sostegno reciproco. Un dialogo aperto con la società che dona una nuova prospettiva sulle false immagini spesso associate alla cultura giovanile urbana.
Ogni ascolto, ogni condivisione ed ogni like è un passo avanti nella lotta contro il bullismo, un gesto di sostegno alla visione di un mondo più giusto e rispettoso.
Revman
Gli alunni, sotto la guida di Revman, esprimono non solo il coraggio di affrontare i problemi quotidiani, ma anche la capacità di trasformare la negatività in messaggi positivi e costruttivi. Un messaggio importante che rende il brano un manifesto celebrativo sul valore della comunità e della solidarietà, incoraggiando ogni ascoltatore, di qualsiasi età e provenienza, a diventare parte attiva del cambiamento, sostenendo il prossimo e distanziandosi da atti di bullismo che ancora troppo spesso si fortificano dietro maschere di indifferenza.
ZeroBulli, dall’altro lato della città, nel quartiere Adriano, offre una visione ancora più ampia, una dichiarazione che va oltre il contesto locale per parlare a tutti coloro che sono stati marginalizzati o feriti dalle parole e dalle azioni altrui.
Un pezzo che suona per un futuro libero da pregiudizi e discriminazioni e che, con un ritmo deciso e incalzante, promuove un ambiente di accettazione reciproca e sostegno facendo riecheggiare nel ritornello un mantra che si propaga non solo nei corridoi delle scuole, ma anche nell’anima di chi ascolta, invitando a riflettere sull’importanza della solidarietà.
Un appello all’azione, un richiamo a prendere posizione contro il bullismo facilitando un clima di inclusione e rispetto. Con versi che combinano l’esperienza diretta con l’aspirazione ad un mondo migliore, la canzone dimostra efficacemente come la musica possa essere un veicolo trasformativo, capace di ispirare cambiamenti concreti e di costruire ponti di comprensione tra diversi strati della società.
I due brani sono manifestazioni tangibili della determinazione dei giovani milanesi nel contrastare il bullismo e ogni forma di violenza all’interno delle loro comunità. Due tracce che non solo evidenziano la creatività e l’empatia degli uomini e delle donne di domani, ma riaffermano il legame indissolubile dell’agente-artista, con i valori di legalità e giustizia.
La missione di Revman
Revman continua a tessere la sua missione di legalità e rispetto attraverso l’arte della parola parlata, invitando il pubblico a prestare orecchio e cuore a queste nuove voci, di Milano e non solo, unendosi a loro in una lotta silenziosa e composta, ma più tenace che mai, per un futuro libero dal bullismo e dalla violenza.
Trapper AntiBulli e Zero Bulli sono un appello all’azione tradotto in barre, incastri e punchlines di libertà, un invito a supportare la musica come strumento di cambiamento positivo una rima alla volta, rafforzando una comunità di ascoltatori attivi e partecipativi.
Distaccandosi dall’immagine stereotipata del rapper e portando avanti la sua visione di un’arte responsabile, l’artista-agente, durante l’intera realizzazione del progetto, ha indossato il suo brand di abbigliamento REVMAN, una seconda uniforme come ama definirla, prodotta con materiale ecologico, riflettendo la sua identità unica ed il suo impegno per il cambiamento sociale.
Chi è Revman?
Sebastiano Vitale, in arte Revman, è un rapper e cantautore italiano nato a Palermo il 9 Aprile 1990. Agente Scelto della Polizia di Stato presso la Questura di Milano, con i contenuti dei suoi testi, riesce trasmettere in maniera diretta ai giovani l’importanza del lavoro delle Forze dell’Ordine e la fierezza dell’appartenenza al Corpo, coniugando il liricismo del rap ai valori di legalità, condivisione e libertà d’espressione.
Il suo senso dello Stato, il suo sentimento di giustizia e il suo spirito di servizio verso la collettività sono così forti che arrivano a pervadere la sua grande passione: la musica. Nel tempo libero infatti, quando si toglie gli abiti di poliziotto e trova l’ispirazione giusta, Sebastiano veste i panni di Revman, componendo e cantando canzoni profonde di genere rap.
Sebastiano Vitale è un insegnante e scrittore di testi rap d’eccellenza, che con la sua musica e la sua professione di poliziotto, testimonia ogni giorno che si possono coniugare più aspetti della vita e che il tema della legalità e della capacità di saper comunicare ai giovani, con linguaggi innovativi e intergenerazionali, è fondamentale per la prevenzione e la lotta di ogni forma di discriminazione, abuso e violenza di genere e tra pari, come bullismo e cyberbullismo.
Nato a Palermo, terra troppe volte macchiata purtroppo dal sangue di eroici servitori dello Stato uccisi da Cosa nostra, è cresciuto nel Salento a Lecce. Sua madre, Catia, venne immortalata giovanissima, nel 1980 nel capoluogo siciliano, dalla celebre fotografa antimafia Letizia Battaglia in quello che diventò poi lo scatto più noto della fotoreporter, Bambina con il pallone.
I suoi testi fanno riflettere, i messaggi che comunica non lasciano indifferenti.
Parole e note, quelle di Revman, che parlano con linguaggio diretto di responsabilità, di denuncia, di lotta alla criminalità organizzata mafiosa e all’omertà.