Laura Morante presenta in anteprima nazionale al Teatro della Pergola di Firenze dal 9 al 14 novembre Io Sarah, Io Tosca, un testo da lei scritto e interpretato, dedicato alla celebre attrice francese Sarah Berhnardt che interpretò la Tosca di Eugene Sardou, opera che sarà poi trasformata in libretto da Illica e Giacosa e musicata da Puccini.
La regia è di Daniele Costantini, in scena anche Chiara Catalano che interagisce con il pianoforte e il canto. Le musiche sono di Mimosa Campironi.
Woody Neri, al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci presenta il 12 e il 13 novembre Shakespearology, scritto da Daniele Villa, concept e regia di Sotterraneo, interpretato da Woody Neri, nei panni di William Shakespeare che dà vita a un One-man-show attraverso il quale, il celebre drammaturgo intervista gli spettatori contemporanei.
Laura Morante in Io Sarah, Io Tosca
L’attrice Laura Morante, vincitrice del Premio David di Donatello nel 2001 come migliore attrice protagonista con La stanza del figlio di Nanni Moretti, spiega come è nata la sua idea artistica riguardo a Sarah Bernhardt e il suo rapporto con il personaggio della Tosca.
«Ho intrapreso un lungo percorso, attraverso la vasta mole di libri dedicati a Sarah Bernhardt, partendo dalla sua autobiografia, tanto rivelatrice del suo carattere, quanto imprecisa, sfuggente e lacunosa per quanto riguarda le vicende non sempre edificanti che hanno contribuito a farne un’attrice e una donna famosissima – osannata e aspramente criticata, ma costantemente al centro della scena – e soprattutto per quel che concerne i fatti della sua vita privata e sentimentale. Più andavo avanti nella mia esplorazione, più mi convincevo che il confronto fra Sarah e Tosca, attraverso la dialettica in gran parte misteriosa e inconscia che sempre si crea fra un personaggio e l’attore che lo interpreta, poteva operare un progressivo e affascinante disvelamento della personalità di Sarah stessa, che gelosia, passione, rabbia, devozione, ribellione non appartenevano solo alla finzione del dramma di Sardou, ma anche alla sua prima magistrale interprete. Alla fine del percorso, mi è parso di essere finalmente autorizzata a cercare di raccontare Sarah: cinica e sentimentale, spregiudicata e sognatrice, superstiziosa e impavida, vulnerabile e battagliera, tanto gelosa della propria privacy quanto insaziabilmente avida di celebrità, e, soprattutto forse, di amore».
Attraverso la sua voce e il piano e il canto di Chiara Catalano, la Morante crea così questa dialettica viva, intensa e appassionata tra l’attrice e il suo personaggio.
Il progetto di Laura Morante nasce proprio durante la pandemia. Ella sentiva l’esigenza di trovare un testo per due attori e la Campironi le diede da leggere una breve opera ispirata al rapporto della Bernhardt con Victorien Sardou che per lei aveva anche scritto Fedora, Theodora e Cleopatra.
Vissi d’arte, vissi d’amore: la famosa aria della Tosca Pucciniana può essere il punto di incontro tra l’attrice Sarah che come il suo doppio, Tosca, personaggio che Sardou le cucì addosso, è una donna passionale, trasgressiva, forte e determinata. Al di là delle sue stravaganze (una di queste era quella di dormire in una bara), la donna visse pienamente i suoi amori, ma non rinunciò mai al palcoscenico, neanche quando all’età di 71 perse una gamba, a causa dell’aggravarsi delle conseguenze di un incidente che ebbe proprio mentre interpretava la Tosca, nella scena del suicidio.
Lo spettacolo è diviso in tre quadri: il 3 novembre 1887 con l’inizio delle prove della Tosca; il secondo quadro riguarda tutto ciò che accade due settimane dopo dall’inizio delle prove e infine il 24 novembre, giorno della rappresentazione di Tosca a Parigi nel Théâtre de la Porte Saint-Martin
Inoltre nel 1899 La Bernhardt cominciò a gestire e a rinnovare il Théâtre des Nations, firmando un contratto di locazione con la città di Parigi e lo ribattezzò Théâtre Sarah Bernhardt e lo inaugurò con una produzione della Tosca (cfr. su Zoastudio.com). Fu il pittore ceco Alphonse Mucha che curò i cartelloni dell’attrice. Egli seppe rendere in pittura l’immagine di femme fatale della Bernhardt.
Grande fu il contributo della Bernhardt nel teatro che si trovava proprio in una fase di passaggio tra il tramonto del teatro borghese e quelle che saranno le nuove teorie del ‘900. Ella interpretò non solo donne forti, seducenti e trasgressive, ma anche numerosi personaggi maschili, tra i quali Amleto. In quegli anni si stava affermando anche la scuola di Stanislavskij e il Teatro libero di Antoine a Parigi: il Naturalismo come tentativo di rinnovamento del linguaggio teatrale e la Bernhardt fu tra le protagoniste di questa svolta.
Laura Morante darà così voce ad un’attrice che nelle sue stravaganze e diversità riuscì ad essere avanti con i tempi e che raggiunse la fama mondiale.
Woody Neri in Shakespearology
Questo spettacolo nasce dal sogno di Sotterraneo di un’ipotetica telefonata a Shakespeare per interrogarlo sulla sua vita e le sue opere prendendo spunto da Jerome Salinger:
“Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”.
Gli spettatori del 2021 potranno coì interrogare il Bardo e analizzarlo da una nuova prospettiva.
Informazioni e prenotazioni
Per Io Sarah, Io Tosca andare sul sito di Ticket one: http://www.ticketone.it/eventseries/io-sarah-io-tosca-3008889/
Per Shakespearology andare al link: http://www.ticketone.it/eventseries/shakespearology-3008913/
Per ulteriori informazioni mandare una mail a biglietteria@teatrodellapergola.com