Lollobrigida
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Lollobrigida l’intramontabile. Lavorava in fonderia alle sue sculture

C'era poco della diva di Hollywood nei momenti in cui forgiava le sue creazioni all'interno di una fucina ma era sempre Lei, un po' Gina, un po' Lollo, un po' fata Turchina

Gina Lollobrigida, bastava solo pronunciare questo nome che non occorreva aggiungere altro.

Quasi un secolo di vita quello della diva che incantò Hollywood e fu poi contesa dai più grandi registi di sempre.

Un animo grintoso, indipendente fino all’ultimo che rivelò inoltre capacità artistiche eccellenti oltre che nel cinema, anche nel campo della fotografia e della scultura.

Ci occuperemo qui di approfondire quest’ultimo aspetto della sua esistenza, quello legato alla scultura che tanto dimostrò di amare e attraverso il quale ebbe modo di impegnarsi anche nel sociale.

Lollobrigida

Era senz’altro singolare vedere la diva, osannata da più parti e che ricoprì ruoli principali accanto agli attori maschili più famosi di tutti i tempi, vestire sempre più sovente i panni della scultrice e dall’inizio alla fine, curare le sue creazioni.

E’ bene qui inoltre ricordare che un passaggio oltremodo significativo per la realizzazione di una installazione scultorea in metallo,  prevede un momento importante all’interno di una fonderia, esperienza nella quale Gina, La Lollo, la Diva internazionale amava immergersi anima e corpo.

Lo faceva con grande professionalità e dedizione raccontano gli operai della premiata fonderia, per i quali la Diva era semplicemente Gina e con i quali condivideva esattamente le stesse ore di lavoro al fine di realizzare i suoi progetti artistici.

La Lollobrigida plasmava i suoi pensieri nella fucina Brustoli

Per quindici anni infatti si prolungò l’intensa collaborazione, che divenne nel tempo cordiale amicizia come ricordano ancora in molti, dove la Lollobrigida, per il resto d’Italia, lì in quell’angolo di Veneto, era semplicemente Gina, o forse anche meglio: La Gina.

Lollobrigida

La Fonderia Brustolin era già da tempo un punto di riferimento, una fucina vivacissima di artisti, un vero e proprio ritrovo dei grandi del mondo dell’arte, ma anche del cinema e dello spettacolo, che a Verona, dagli anni Settanta, gravitavano intorno all’attività avviata da Rodolfo Brustolin che naturalmente lavorava anche per l’Arena di Verona.

Inizialmente i locali della fonderia erano vicini a canale Camuzzoni, poi trasferitisi in zona Bassona, in via Barsanti, dove la fonderia si trova ancora oggi, sempre nelle salde redini della stessa famiglia che vede nella gestione del nipote Rodolfo Rudi Camatta, figlio di Osanna Brustolin, affiancato dal figlio Michelangelo, la quarta generazione di questa straordinaria impresa familiare.

Gina dormiva al Due Torri: quanti viaggi in auto avanti e indietro da qui, dalla Fonderia, a piazza Santa Anastasia, per accompagnarla.

In fonderia si fermava anche otto ore filate a lavorare, non mangiava nemmeno: non sentiva né fame né sete quando era concentrata sulla scultura.

Poi la sera la riaccompagnavo e spesso mi fermavo a fare un giro con lei.

Mandava avanti me nelle botteghe antiquarie, convinta che se fosse entrata lei le avrebbero chiesto, per un certo oggetto che l’aveva colpita, un prezzo più alto.

Molti di quei negozi oggi non ci sono nemmeno più. Chiacchieravamo tantissimo, mi raccontava moltissimo, anche dei suoi amori…

Una sera ricordo che abbiamo incrociato Zeffirelli, ne nacque una serata memorabile

Questo in breve il racconto di chi ha vissuto la Lollobrigida artista nella propria attività di famiglia, queste infatti sono le esternazioni di Rudi Camatta.

Lollobrigida

Negli ultimi anni della sua vita, trascorsi principalmente nella sua villa sull’Appia Antica, vicina a quella di Franco Zeffirelli, Gina Lollobrigida, a cronisti e intervistatori non mancava di raccontarsi come scultrice:

la scultura per me non è nè una novità nè un capriccio, ma un talento che sento di possedere.

La scultura mi ha sempre affascinata fin dai tempi in cui frequentavo l’Accademia di Belle Arti a Roma.

Mi sono rivolta alla Fonderia Brustolin perché nota nell’ambiente degli scultori per la sua serietà e competenza, qualità che io stessa ho riscontrato

Un amore per quest’arte che forse, quanto a pienezza, superava quello per il suo lavoro nel cinema anche se la Lollobrigida mai si è soffermata a paragoni del genere, magari consapevole che ogni passione è un mondo a sé e Lei di mondi paralleli è riuscita a metterne insieme più d’uno e con risultati eccellenti in tutti i casi.

Lollobrigida
The coffin of Italian late actress Gina Lollobrigida lies in state in the Aula Giulio Cesare on the Capitoline Hill (Campidoglio) in Rome, Italy, 18 January 2023. Lollobrigida, a high profile European actress in the 1950s and early 1960s, has died at the age of 95 Corriere della Sera reported 16 January 2023.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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