Monoliti che come molliche di pane appaiono e scompaiono in luoghi impervi e remoti, in più angoli della terra, probabilmente in momenti diversi ma neanche questo è stato accertato
Di vero c’è che il verosimilmente primo della serie di Monoliti è stato avvistato ed individuato nel deserto dello Utah.
L’avvistamento è stato a dir poco singolare poiché segnalato da un elicotterista in giro di perlustrazione alla ricerca di capi di bestiame Bighorn, famose capre che popolano le montagne rocciose e che unendosi da decenni al brullo paesaggio ne sono diventate realmente parte integrante, tanto da essere protette.
Ed è quello che stava facendo l’elicotterista che in maniera del tutto casuale ha individuato da quelle parti uno dei Monoliti di cui tanto si sta parlando negli ultimi mesi.
Il suo compito per quel giorno era alzarsi. in volo e procedere letteralmente alla conta dei capi capre Bighorn presenti in quel fazzoletto di Utah.
L’idea sembra essere quella non troppo originale della misteriosa cattedrale nel deserto, certo è però che il mistero c’è, quantomeno sulla messa in posa e i motivi che hanno spinto una o più mani anonime a quel gesto.
Che mani avranno mai potuto collocare i monoliti di cui parliamo
Gli elementi in effetti ci sono tutti, dal luogo remoto ed a tratti impervio, all’installazione notte tempo, fino ad arrivare alla singolarità dell’opera.
La somma di questi elementi non può che portare ad una conclusione e una soltanto: ALIENI.
Sono stati loro.
E il quadro dei Monoliti ora è decisamente completo e ricco di mistero che più mistero non si può!
Così facendo come uno sbadiglio ecco che l’idea dei Monoliti misteriosi contagia un po’ tutto il pianeta e dopo l’apparizione e successiva scomparsa nello Utah, ecco comparire Monoliti simili anche in Romania, Turchia e, chi l’avrebbe mai detto, anche in Trentino Alto Adige, quest’ultima apparizione credo rappresenti decisamente un brutto colpo per tutti e su scala mondiale.
A dire il vero il New York Times la sua idea se l’è fatta e diciamo viaggia su binari lontani dall’idea dei Monoliti extraterrestri.
Studiando attentamente le foto ormai virali sul web, è stata formulata l’ipotesi che l’installazione rinvenuta, sia pur a tempo determinato, nello Utah, potrebbe essere assimilabile e molto, alle opere dell’artista McCracken, scomparso nel 2011 a 79 anni e appassionato di fantascienza.
Potrebbe avere l’artista, programmato un simile evento post mortem per rinverdire l’attenzione sulla sua opera artistica o semplicemente per caldeggiare, con prove fabbricate in casa, finalmente l’esistenza degli extraterrestri.
Forse proprio la risposta a queste domande è il vero mistero.
Un’opera molto simile è esposta alla David Zwirner Gallery di New York dal 1997 con la firma di McCracker ma questo è solo un indizio.
Il figlio dell’artista Patrick McCracken, interpellato in merito dal giornale che per primo ha formulato l’ipotesi e raffrontato le somiglianze artistiche, ha detto che non si stupirebbe se il monolite individuato nello Utah fosse realmente opera di suo padre:
Una volta eravamo all’aperto e stavamo contemplando le stelle. Mi disse: chissà che effetto farebbe lasciare un’opera d’arte in un luogo remoto, e lasciare che qualcuno la scopri in seguito.
Ed il monolite trovato nel deserto somiglia decisamente alle opere di McCracken.
Curioso però è che dopo la scomparsa dal sito sperduto nello Utah, il monolite ricompare in Romania, forse lo stesso o forse no ma sta di fatto che anche quello comparso alla corte del Conte Dracula è alto circa quattro metri, concavo all’interno ed interamente realizzato in metallo.
Insomma un mistero con reazione a catena visti i tentativi forse di emulazione ma l’ipotesi più accreditata potrebbe far propendere l’idea per dei Monoliti itineranti forse opera di giganti o gran furboni.
Il mistero continua aspettando la prossima apparizione.