Il Museo della Musica di Bologna, grazie al contributo de La Girobussola Onlus, un’associazione cittadina che si occupa del complesso e delicato tema dell’accessibilità delle strutture ai disabili visivi, diventa accessibile agli utenti ipovedenti e non vedenti.
La Onlus si è avvalsa della collaborazione del Lions Club Bologna San Petronio per realizzare nuovi percorsi audio-tattili: testi in braille, file audio, mappe tattili. Di fondamentale importanza è stata la realizzazione di una serie di mappe a rilievo che permettono una rappresentazione ricca di dettagli.
Sarà possibile attraverso questi supporti esplorare ad esempio la linea curva del serpentone, uno strumento a fiato, composto da un tubo forato a forma di serpentina.
Il Museo della Musica di Bologna: un viaggio attraverso i percorsi audio-tattili
Le mappe tattili del Museo della Musica di Bologna, sono accompagnate da testi in braille, attraverso i quali viene ricostruita la storia e le caratteristiche dell’oggetto rappresentato.
Alfabeto Braille
Il percorso musicale ricostruito si colloca dal Medioevo all’Ottocento. Di particolare rilevanza le mappe dedicate al pentagramma, al tabulato e ai neumi, dei segni grafici utilizzati nel Medioevo, che indicavano una o più note da eseguire sulla stessa sillaba in una melodia.
Per gli utenti che privilegiano l’udito, sono disponibili dei file audio in formato mp3. Questi file sono inseriti nel percorso dedicato al Museo della Musica di Bologna dell’app MuseOn, disponibile in iOS e Android e scaricabile da https://museon.it/bolognamusei .
I testi in braille e le mappe a rilievo sono disponibili su richiesta presso la biglietteria del Museo. Per ulteriori informazioni consulta questo link.
L’App Museon
L’App Museon, nata dalla collaborazione tra Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center si basa su un lavoro di ricerca sull’impiego di nanomateriali per il restauro e la conservazione di libri e documenti d’archivio antichi, svolto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con la Fondazione Universitaria Inuit e l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario del Mibact.
L’App si può installare e avviare in meno di 30″, i consumi energetici e di memoria sono ridotti, garantisce ottimi livelli di privacy e di affidabilità e funziona senza Internet. Per altre informazioni su questa app visita il sito https://museon.eu/wp/
Il Museo della Musica di Bologna
Il Museo della Musica di Bologna, meglio conosciuto come Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, è stato inaugurato nel 2004 all’interno di Palazzo Sanguinetti. La struttura raccoglie il Patrimonio bibliografico, iconografico, musicale della città.
In principio era il Civico Museo Bibliografico Musicale e fu inaugurato nel 1959 all’interno dell’ex Convento di San Giacomo che era anche sede del Conservatorio di musica G.B Martini. Fu Padre Martini nel 700 a raccogliere questo immenso patrimonio, coadiuvato da Cristoph Willibald Gluck, Johann Christian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Charles Burney.
Il percorso si apre con la Sala Boschereccia. Le sale 2 e 3 sono dedicate a Padre Martini, in particolar modo nella Sala 3 sono illustrati i rapporti tra quest’ultimo e personalità di spicco come Bach e Mozart.
La sala 4 è dedicata ai teorici musicali della musica dal 400 al 600. Nella sala 5 detta Sala delle Arti puoi trovare i “Libri per musica e strumenti dei secoli XVI e XVII”, custoditi all’interno di vetrine circolari collocate al centro della stanza. Tra questi puoi trovare il famoso Harmonice musices Odhecaton A, primo libro musicale a stampa, realizzato da Ottaviano Petrucci.
Tra gli strumenti puoi trovare i liuti, i flauti di Manfredo Settala del 1650, le pochette, piccoli violini utilizzati dai maestri da ballo, le ghironde, i serpentoni, i corni e cornetti del XVI e XVII secolo; infine uno strumento di scena singolarissimo, come la Tiorba in forma di kithára.
Le sale successive sono dedicate all’Opera. La sala 6 è dedicata al 700 e al celebre cantante Carlo Broschi detto Farinelli il cui ritratto eseguito da Corrado Giaquinto domina la sala, affiancato da ritratti di giovani cantanti evirati delle varie epoche e dei compositori del tempo, tra i quali ricordiamo Antonio Vivaldi e Domenico Cimarosa.
La sala 7 è dedicata all’Ottocento e a Gioacchino Rossini. Puoi trovare ritratti, busti, libretti delle prime recite di Isabella Colbran, cantante e sua prima moglie, la partitura autografa de Il barbiere di Siviglia, la vestaglia da camera o il parrucchino, il pianoforte a coda, realizzato nel 1844 da Camille Pleyel.
La sala 8 è dedicata ai “Libri per musica e strumenti nei secoli XVIII e XIX”. Un alternarsi di viole d’amore, flauti traversi e partiture composte da Torelli, Vivaldi, Bertoni; clarinetti, il Buccin, strumento realizzato a Lione da Jean Baptiste Tabard (1812-1845).
Nella sala 9 il percorso si conclude con un omaggio a due importanti personaggi della cultura musicale bolognese e italiana: Giuseppe Martucci e Ottorino Respighi.
Caro Icrewer per ulteriori informazioni su questo interessante Museo, visita il sito http://www.museibologna.it/musica/documenti/59507
Ho sentito di questi posti nelle canzoni di EmanueleAloia.com è unico nel suo genere! Un cantautore che riesce a unire musica e questi posti artistici è solo da ammirare.