Il Museo Egizio di Torino ha riaperto al pubblico. In questo periodo molto difficile per l’Italia, e per l’umanità in generale, molte cose sono cambiate e, purtroppo, i musei sono rimasti chiusi per tantissimo tempo a causa dell’emergenza Coronavirus. Domenica 31 Gennaio 2021 il Piemonte è ritornato in zona gialla e, di conseguenza, da ieri, Lunedì 1 Febbraio, hanno riaperto i musei della regione, compreso il più conosciuto e famoso Museo Egizio di Torino.
Storia e collezione del Museo Egizio
Il Museo egizio di Torino fu fondato nel 1824 ed aperto al pubblico per la prima volta nel 1832. Fin dall’ inizio la sua sede è stata il palazzo conosciuto come Collegio dei Nobili.
Il nucleo del suo patrimonio è quello della collezione Drovetti che poi, successivamente, è stata molto ampliata con acquisizioni di collezioni minori e tramite scambi con altri musei. All’inizio, infatti, non vi erano presenti solo opere egiziane ma anche di epoca preistorica, preromana e romana. Già all’epoca l’edificio era condiviso con l’Accademia delle Scienze, condizione che persiste tutt’ ora.
La collezione fu ulteriormente ampliata grazie a degli scavi archeologici eseguiti in Egitto tra il 1903 e il 1937 da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina, due archeologi molto conosciuti all’epoca. Fu così che arrivarono al museo circa 30.000 reperti che furono sistemati nel riallestimento del 1908 e in quello successivo del 1924.
Il museo è stato poi allestito ulteriormente negli anni 30 e negli anni 80. Quest’ultima sistemazione della collezione ha portato alla luce alcune sale sotterranee e la programmazione di un nuovo percorso di visita atto ad accogliere il grande flusso di visitatori che cominciava a passare il suo tempo libero in questo luogo della cultura. L’ultimo riallestimento c’è stato nel 2015, in occasione della riapertura del museo.
Il Museo Egizio di Torino è oggi il più antico museo al mondo ad ospitare una collezione interamente dedicata alla cultura dell’antico Egitto.
Tra le opere più significative conservate all’interno del museo vi è il tempietto di Ellesiya donato all’Italia direttamente dal Governo egiziano in 66 pezzi che sono stati ricomposti ed esposti in un’apposita sala. Importantissima è anche la collezione di papiri antichi a cui addirittura è stato dedicato un sito apposito.
Il Museo, infine, ospita una serie di mostre temporanee offrendo così ai visitatori l’opportunità di vedere opere che si trovano anche dall’altra parte del mondo e di poterle confrontare con quelle della propria collezione. Inoltre presta anche le sue opere ad altri musei, in modo che tutti possano fruire del grande patrimonio di cui è a disposizione.
La riapertura gratuita
Il direttore Christian Greco, insieme al Comitato Scientifico, ha avuto una bella iniziativa: quella di rendere l’ingresso gratuito a tutti i visitatori (ovviamente con obbligo di prenotazione on line) fino al 5 di Febbraio. Così facendo hanno regalato al pubblico un piccolo pezzo di gioia, un motivo in più per ritornare a visitare i Musei (dopo ben tre mesi di chiusura) in un periodo in cui, molte volte, si ha anche paura di uscire di casa per esigenza.
Le visite, ovviamente, saranno effettuate nel rispetto di tutte le regole: saranno contingentante, sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina, ci si dovrà misurare la temperatura all’ingresso e ci saranno dispenser di igienizzante per le mani lungo tutto il percorso di esposizione.
Gli orari di apertura saranno gli stessi che c’erano prima della chiusura, ovvero il Lunedì dalle 9 alle 14 e dal Martedì al Venerdì dalle 9 alle 18:30. L’ultimo ingresso sarà consentito a tutti fino ad un’ora prima della chiusura. Un’iniziativa interessante, non trovi?
Per ulteriori approfondimenti puoi consultare i link del sito ufficiale del Museo Egizio di Torino https://www.museoegizio.it/.