Il 5 maggio 2022 in occasione delle Celebrazioni del Bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, l’Accademia di Belle Arti di Brera presenterà la prima mostra virtuale del suo patrimonio artistico intitolata “Napoleone e l’Accademia”.
A cura di Anna Mariani, Chiara Nenci, Sophia Radici e Sara Rizzi, la mostra è il racconto di come l’entrata di Napoleone Bonaparte a Milano abbia fatto dell’Accademia il centro nevralgico delle Arti.
La mostra virtuale realizzata grazie alla collaborazione con Brixel Digital Creative Agency, ha permesso di estendere la digitalizzazione al ricco patrimonio dell’Accademia.
Grazie ad un’attenta ed intensa campagna fotografica e l’utilizzo di tecniche di rilievo fotogrammetrico 3D per le sculture, realizzati dai prof. Roberto Rosso e Flavia Berizzi (Scuola di Restauro), tutte le opere in mostra in “Napoleone e l’Accademia” verranno esposte in forma virtuale in modo da poter essere mostrate ai fruitori dell’arte perchè difficilmente visibili on site.
Tutto il progetto presentato sui siti ufficiali dell’Accademia di Belle Arti di Brera e sul portale Raccolte storiche di Brera verrà introdotto nel catalogo curato dai membri del Comitato Scientifico della mostra e degli studenti del corso di Comunicazione e Valorizzazione delle Collezioni Museali, tenuto da Chiara Nenci per il Biennio specialistico di Comunicazione Creativa per i
Beni Culturali, indirizzo Comunicazione Espositiva, presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
La mostra virtuale “Napoleone e l’Accademia” è organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Brera e patrocinata dal Ministero della Cultura, dal Comitato per il Bicentenario Napoleonico (1821-2021), da Destination Napoleone e da La Rete dell’800 Lombardo.
La mostra virtuale Napoleone e l’Accademia
Di cosa parla?
La mostra virtuale che verrà presentata dall’Accademia di Belle Arti di Brera il 5 maggio 2022, vuole ricostruire tutto lo scenario storico ed artistico del periodo napoleonico per raccontare come l’Accademia di Brera divenne in poco tempo, grazie ai suoi allievi esemplari, una delle sedi di maggior rilievo per l’arte contemporanea sia nella città di Milano che nel Regno d’Italia.
Più di 70 opere virtuali mai viste prima in mostra attraverso una campagna di restauro, conservazione e digitalizzazione della Scuola di Restauro “Camillo Boito” dell’Accademia di Brera. Tra le opere spicca il calco in gesso della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, resa visibile grazie ad un’attenta ricomposizione virtuale dei pezzi che ha reso possibile recuperare tutte le singole sezioni smembrate e conservate nei depositi dell’Accademia per presentarle alla mostra Napoleone e l’Accademia.
L’esposizione virtuale si divide in tre sezioni.
La prima sezione ci introdurrà all’ingresso di Napoleone a Milano il 15 maggio 1796, quando il generale francese trionfante portò il suo contributo facendo della città di Milano centro del potere napoleonico e per consolidarlo strinse rapporti con grandi artisti dell’epoca Antonio Canova, Giuseppe Bossi e soprattutto Andrea Appiani, Primo Pittore del Regno.
Una delle opere più importanti di Canova è il “ritratto di Napoleone come Marte Pacificatore”. Mentre il marmo realizzato nel 1806 si trova a Londra, ad Apsley House, nella dimora del generale Wellington, il quale sconfisse Napoleone nella battaglia di Waterloo nel 1815, la statua in bronzo del generale con il globo in mano sormontato dalla vittoria è collocata nel cuore del cortile del Palazzo di Brera e quella in gesso nelle Sale Napoleoniche della Pinacoteca.
Importante sarà la figura di Giuseppe Bossi che farà dell’Accademia di Brera il centro attrattivo dell’arte contemporanea con l’istituzione dei Concorsi e l’apertura della Galleria nel 1806.
Appiani, invece, è stato il pittore che più ha realizzato ritratti di Napoleone e della sua famiglia, abbellendo con i suoi affreschi anche le sale del Regno, in particolare la Villa Reale di Monza, a Milano, la Villa Belgiojoso e il Palazzo Reale.
Nella seconda sezione in una sala virtuale interamente dedicata viene raccontato al pubblico il grande Concorso del 1802, ospitato nel palazzo dell’Accademia, per un dipinto celebrativo rivolto alla Riconoscenza della Repubblica Italiana a Napoleone, vinto da Giuseppe Bossi, Segretario dell’Accademia dal 1801.
Il Concorso invitò gli artisti a realizzare un dipinto storico ed allegorico che raffigurasse la riconoscenza dell’Italia a Napoleone Bonaparte, in seguito alla Pace di Lunéville nel 1801.
Tra i cinque partecipanti finali arrivò anche Giuseppe Bossi, scelto dallo stesso Appiani che partecipò come giudice. Vinse il Concorso e la sua opera adornò una delle sale di rappresentanza del Palazzo Nazionale, l’attuale Palazzo Reale.
Nel 1806, infatti, lo stesso Bossi aprì al pubblico le sale nelle quali vennero presentate opere di studenti più eccelsi dell’Accademia accanto a modelli e calchi in gesso di artisti del passato, per il confronto con l’arte antica. Del Salon del 1806 se ne parla nella terza sezione.
Con “Notizia delle opere di disegno pubblicamente esposte nella Reale Accademia di Milano nel maggio dell’anno 1806″, Giuseppe Bossi descrisse l’allestimento di quello che sarebbe diventata la futura Pinacoteca.
Si ricorda poi la data del 1809 quando ci fu la celebrazione dell’apertura della Reale Galleria, l’attuale Pinacoteca di Brera, con l’inaugurazione delle Sale Napoleoniche che completarono il progetto museale del Palazzo ospitante.
Progetto Scientifico:
Anna Mariani e Chiara Nenci, Patrimonio Storico dell’Accademia di Belle Arti di Brera;
Sophia Radici e Sara Rizzi, laureate in Comunicazione Creativa per i Beni Culturali indirizzo
Comunicazione Espositiva presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Allestimento:
Brixel Digital Creative Agency
Pannelli e didascalie:
Sophia Radici
Sara Rizzi
Campagna fotografica:
Roberto Rosso
Rilievo fotogrammetrico:
Flavia Berizzi
Grafica e immagine coordinata:
Sophia Radici
Sara Rizzi
Piano editoriale, stampa e digitale:
Deborah Finocchiaro
Sophia Radici
Sara Rizzi
Hanno collaborato al progetto:
Biennio di Comunicazione Creativa per i Beni Culturali indirizzo Comunicazione Espositiva:
– Prof.ssa Francesca Bertolotto, coordinamento del piano di comunicazione;
– Prof. Marco Negroni, gestione del portale raccoltestorichedibrera.altervista.org.
Scuola di Restauro “Camillo Boito”:
– Prof.ssa Donatella Bonelli, restauro dei calchi in gesso;
– Prof.ssa Chiara Palandri, restauro dei materiali cartacei.