Giovedì 24 dicembre, a mezzanotte, si è inaugurata su YouTube la Natività Cancellata di Emilio Isgrò per Next.
Un omaggio alla Natività di Caravaggio trafugata nel 1969 dall’oratorio di San Lorenzo a Palermo, ora visibile come copia digitale.
L’anteprima di Natale cerca di riempire il vuoto lasciato dal trafugamento della Natività di Caravaggio grazie al lavoro di Emilio Isgrò
L’opera di Isgrò prodotta per L’XI edizione di Next è realizzata grazie alla Fondazione Sicilia ed all’Assessorato regionale ai Beni e all’identità culturale, da una idea dell’associazione Musei Siciliani.
L’inaugurazione ufficiale sarà il 4 aprile 2021 e rimarrà esposta al pubblico fino al 17 ottobre 2021, giorno in cui cade l’anniversario del furto della Natività di Caravaggio.
Per questa XI edizione della rassegna, in anteprima a Natale, dedicata al capolavoro trafugato, si chiamano gli artisti per creare una loro personale versione della Natività.
Emilio Isgrò, con la sua unica tecnica stilistica, omaggia il Caravaggio confrontandosi con il maestro ed offrendo una personale visione contemporanea della Natività, che ha come sfondo le splendide sculture in stucco di Giacomo Serpotta realizzate per l’Oratorio di San Lorenzo.
Proprio al termine della navata dell’Oratorio vi era esposta la Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi del Caravaggio, eseguita per la pala dell’altare nel 1600 e delle dimensioni di 298×197 cm.
Le splendide decorazioni a stucco di Giacomo Serpotta che qui raggiunge il punto più alto della sua arte, sono realizzate nel 1699, con le statue raffiguranti le Virtù e 8 teatrini alle pareti raffiguranti le storie dei due santi.
L’Oratorio di San Lorenzo, costruito nella seconda metà del Cinquecento su di una cappella preesistente, viene data in concessione ai frati del convento di San Francesco e, nel 1569, affidata alla Compagnia di San Francesco.
La scena della nascita di Gesù è ambientata nella stalla, la classica forma del presepe anche nella disposizione dei protagonisti, sopra i quali si trova l’angelo con il cartiglio della messa natalizia.
È un chiaro riferimento al presepe Greccio, legato alla figura di San Francesco, tradizionale e semplice, con un forte rigore cromatico che porta l’osservatore alla contemplazione del mistero divino.
La tela, considerata l’opera siciliana del Caravaggio meglio conservata, viene trafugata tra il 17 e il 18 ottobre 1969 dell’Oratorio di San Lorenzo dove è sempre stata e, da allora, non si hanno più notizie.
Il furto dell’opera viene considerato un crimine contro l’umanità, si cerca tutt’ora di recuperare la tela che occupa il secondo posto nella top ten of art crimes da parte dell’FBI.
Il presidente degli Amici dei Musei Siciliani, Bernardo Tortorici di Raffaldi, commenta l’evento:
“Non sarà la mafia a cancellare la Natività e non sarà il Covid a cancellare il Natale; abbiamo voluto chiamare il grande maestro siciliano delle cancellature Emilio Isgrò per restituire valore di autenticità artistica a un capolavoro che ha subito una cancellazione così violenta. L’arte è più forte della mafia e del virus, ha la forza di nascere e rinascere dalle sue ceneri come una meravigliosa araba fenice; nessuno meglio di Isgrò poteva interpretare questo momento attraverso il suo personale stile che, se da un lato sottrae dall’altro crea, e questa nuova creazione rappresenterà un chiaro messaggio di speranza”.
Emilio Isgrò è uno dei nomi italiani più conosciuti a livello internazionale del XX e XXI secolo, artista concettuale e pittore, ma anche scrittore, poeta, regista e drammaturgo.
A partire dagli anni Sessanta crea una opera tra le più originali e rivoluzionarie, il linguaggio artistico della cancellature che apre la strada ad un nuovo modo di intendere il valore della parola e della comunicazione.
La cancellatura è il mezzo attraverso cui l’artista fa spiccare alcune parole o frasi per rinforzare la dignità della parola, trasformando un gesto negativo in positivo ed affermando nuovi significati.
Per questo motivo Isgrò è chiamato a rappresentare la Natività Cancellata, per darle un nuovo volto ed una nuova vita, un significato profondo per non dimenticare il grande valore della nascita di Gesù nel giorno di Natale.