La Notte della Taranta è una rassegna popolare che si tiene, ormai, da 23 anni nella Regione Puglia e più precisamente nel Salento.
Un festival itinerante, diretto da Luigi Chiriatti che si svolge in diverse città salentine, con vari eventi di musica e di pizzica. Si conclude da tradizione, con un concerto finale nel paese di Melpignano che sarà trasmesso il 28 agosto su RAI 2. Il tema conduttore di quest’anno sarà: “La meraviglia dell’altro, senza confini”, in segno di rinascita e ripartenza con la musica come terapia. Tra gli ospiti in programma, troviamo Tosca, Teresa De Sio, Eugenio Bennato, Tony Esposito, Moni Ovadia, Donato Carrisi, Dario Vergassola, Umberto Galimberti, Pino Aprile.
Notte della Taranta 2020: le tappe previste
L’intero festival della Notte della Taranta, prevede l’esibizione di oltre 400 artisti in 19 piazze, con 28 concerti totali e 70 ore di live show. Si parte il 1 agosto da Corigliano d’Otranto, le altre tappe saranno Nociglia, Galatone, Nardò, Sogliano Cavour, Carpignano salentino, Castrignano de Greci, Calimera, Cursi, Ugento, Zollino, Cutrofiano, Alessano, Lecce, (dove pochi giorni fa si è svolta la sfilata della maison Dior), Martignano, Soleto, Galatina, Sternatia e Martano. Per quanto riguarda le sezioni in programma: Concerti Ragnatela, L’Altra tela delle donne, Dialogo d’autore, Pizzica in scena, Laboratori di pizzica e tamburello, Ricerca e visioni, Teatro, Borgo Racconta, Incontri d’autore, Mostre, Il Cibo della Taranta, e La cultura del fare.
“La Notte della Taranta è un elemento troppo importante per la Puglia, una sorta di festa nazionale di tutto il territorio che non poteva fermarsi. Abbiamo quindi trovato le modalità giuste per svolgere l’evento in totale sicurezza”.(Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia)
La Notte della Taranta, norme anti-covid per il festival
Non si fermano le preoccupazioni riguardo la situazione sanitaria che stiamo affrontando nel nostro Paese, ma il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il presidente della fondazione Notte della Taranta, Massimo Manera, alla conferenza stampa che si è tenuta nella città di Bari, hanno assicurato lo svolgimento del festival nelle piene disposizioni anti-covid, e Manera ha aggiunto:
“Si deve continuare a vivere ma anche a combattere il Covid. Per questo tutte le manifestazioni avranno posti a sedere, limitati e distanziati e sarà fatto un grande utilizzo divulgativo dei social e del web”
Tutti i posti disponibili, in una delle tre serate finali di Melpignano saranno occupati dai medici, infermieri, forze dell’ordine, volontari, insegnanti e studenti. Sono loro gli eroi che hanno combattuto e ancora combattono in prima linea contro l’epidemia.
Notte della Taranta, le origini della pizzica salentina
La storia di questo ballo affonda le sue origini nella terra e nel lavoro dei contadini e nasconde quell’alone di mistero e magia dettata dal folklore.
La Taranta nasce come una sorta di medicina. Capitava molto spesso che i contadini, durante il raccolto, stessero male. Si credeva che tale malessere fosse causato dal morso di un ragno, la tarantola, molto comune nelle terre salentine, soprattutto durante l’estate. Il morso provocava dolori addominali, deliri, depressione e stati di psiche alterata. Le vittime cadevano in un vero e proprio stato di trance contro il quale la medicina tradizionale non riusciva a rimediare.
L’unico modo per scacciare il male era quello di sottoporre a chi era stato morso, al suono ossessivo del tamburello, a volte anche per lunghi periodi. Scatenati dal suono dei tamburi il “tarantolato”, finiva per battere i piedi a tempo come per schiacciare il ragno, fino ad arrivare a compiere gesti acrobatici per poi accasciarsi a terra privo di forze. Tramite la danza della pizzica, si riusciva ad espellere il veleno e per il carattere profondamente magico di tale fenomeno, venne chiamato, “esorcismo musicale”.
Durante il festival della Notte della Taranta workshop, laboratori di pizzica salentina e incontri culturali
Sono sette i corsi di pizzica e tamburello aperti al pubblico e ai turisti in alcune tappe del festival. Previsti alcuni workshop organizzati nei castelli, tra le corti e i monumenti delle città ospitanti, affidati ai danzatori e musicisti professionisti.
Non mancheranno incontri culturali, tra filosofia, storia e proiezioni di documentari sul tarantismo e Salento. A Lecce, la giornalista Monica Setta intervisterà lo scrittore Donato Carrisi, vincitore del David di Donatello. A Nardò appuntamento con il teatro di Dario Vergassola e David Riondino. Questi, solo alcuni degli appuntamenti da non perdere.
Noi di arte.icrewplay.com, ti consigliamo di dare un’occhiata al link ufficiale della Notte della Taranta, per conoscere nei dettagli tutti gli eventi in programma.