È stato approvato lo schema di convenzione tra il Comune di Sanremo, lo studio Calvi Ceschia Viganò architetti associati e la società Villaggio Globale Internazional S.r.l per la realizzazione del nuovo museo.
In questo 2021 inizieranno i lavori di ristrutturazione ed adattamento dell’edificio storico scelto come sede del Museo dedicato alla canzone italiana.
È stato scelto un palazzo storico di Sanremo come sede del nuovo Museo della Canzone Italiana
Palazzo Borea d’Olmo, attualmente museo civico di Sanremo, sarà adattato per ospitare il Museo della Canzone Italiana. Si tratta di uno dei più importanti edifici barocchi della Liguria occidentale, costruito nel XV secolo.
“Ci stavamo lavorando da quasi due anni,” commenta il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, “e se non ho mai parlato prima è stato per non creare troppe aspettative. L’anno nuovo vedrà l’avvio del percorso che porterà alla nascita di un inedito Museo della Canzone Italiana”.
L’ambizioso disegno prevede un Museo tecnologico, multisensoriale, multimediale, aperto alla costante evoluzione del tema musicale ed alla valorizzazione del Festival della Canzone italiana durante tutto l’anno. Biancheri lo definisce come un “centro culturale di forte attrattività museale, di grande eccellenza nel panorama nazionale”.
Oltre al Comune di Sanremo, allo studio Calvi Ceschia Viganò e la società Villaggio Globale Internazional S.r.l, promotori del programma, vengono coinvolti anche RAI ed il presidente della regione Liguria Giovanni Toti.
Sempre Bianchieri conclude con questa affermazione:
“Aver portato in approvazione questo progetto è per me motivo di grande soddisfazione sia perché finalmente Sanremo ha un progetto forte per valorizzare turisticamente tutto l’anno l’evento principe per cui è conosciuta nel mondo, il Festival della Canzone italiana, sia perché questo progetto nasce dalla collaborazione pubblico-privato, sempre più salda e proficua. È l’ennesima evidenza di quanto Sanremo continui ad attrarre investimenti privati, come accaduto in questi anni nella moda, nella nautica e nella cultura”.
La prima edizione del Festival della Canzone italiana, meglio conosciuto come Festival di Sanremo, nasce nel 1951 da una idea di Angelo Nicola Amato, allora direttore delle manifestazioni e delle pubbliche relazioni del Casinò di Sanremo e di Angelo Nizza, conduttore radiofonico, diventando presto un appuntamento pop invernale fisso per gli italiani.
Da allora il Festival riflette la nostra cultura e società, sapendo cambiare ed adeguarsi ai tempi moderni, con le consuete polemiche che lo caratterizzano.
La prima edizione del 1951 si tiene nel Teatro del Casinò, che lo ospita fino al 1976 e vede tre interpreti, Nilla Pizzi, Achille Togliani ed il Duo Fasano che si alternano cantando i 20 brani in gara, vedendo vincitrice la canzone Grazie dei fiori interpretata da Nilla Pizzi.
La manifestazione si trasferisce dal 1976 al Teatro Ariston dove ha luogo tuttora, tranne nel 1990 in cui viene scelto il PalaFiori del nuovo Mercato dei Fiori in occasione della quarantesima edizione.
Fino al 1954 viene trasmesso solo via radio, diventando successivamente un evento televisivo trasmesso da Raiuno in Eurovisione. Indimenticabili le tredici edizioni del Festival della Canzone Italiana di Sanremo condotte da Pippo Baudo e le undici di Mike Bongiorno, al quale è dedicata una statua in centro città.
Dal 1984 si aggiunge la categoria Nuove Proposte oltre alla già esistente Big, dal 1982 è stato istituito il Premio della Critica (premio della stampa che dal 1996 è dedicato a Mia Martini). Vi sono anche altri riconoscimenti come il Premio alla carriera, quello Regione Liguria ed il Premio Volare per il miglior testo, musica ed arrangiamento.
La realizzazione del nuovo Museo della Canzone Italiana a Sanremo non è altro che la naturale valorizzazione dell’arte musicale che, assieme ai fiori, caratterizza la città ligure fin dal primo dopoguerra, seguendo ed accompagnando i cambiamenti stilistici e di pensiero del nostro Paese.