A Gibellina, città simbolo della rinascita artistica e culturale dopo il devastante terremoto del 1968, si registra un terremoto istituzionale. Calogero Pumilia, presidente della Fondazione Orestiadi dal 2015, ha annunciato le sue dimissioni, denunciando una “modesta, cinica congiura paesana”. La notizia arriva in un momento cruciale: nel 2026, Gibellina sarà Capitale dell’arte contemporanea, coronando decenni di sforzi iniziati da Ludovico Corrao, ex sindaco e figura chiave della rigenerazione culturale della città.
Una presidenza travagliata ma efficace
Quando Pumilia assunse la presidenza, la Fondazione Orestiadi era sull’orlo del collasso finanziario, con un debito di 1,6 milioni di euro e stipendi arretrati da oltre un anno. “Mi fu consigliato di licenziare tutti i dipendenti”, ricorda Pumilia, che invece scelse di vendere tre quadri e di negoziare con le banche per risanare i conti. Da quel momento, la Fondazione ha ripreso slancio, moltiplicando le sue attività culturali.
“Nonostante l’ultimo finanziamento regionale sia salito a 980 mila euro, mezzo milione in più rispetto al precedente, mi accusano ingiustamente di favoritismi e consulenze inesistenti. Non percepisco un centesimo dalla Fondazione, ma per proteggere la mia dignità, non posso che dimettermi”, ha dichiarato Pumilia.
Le tensioni con la famiglia Corrao
Dietro le dimissioni di Pumilia, ci sarebbe il desiderio delle figlie di Ludovico Corrao, Francesca e Antonella, di esercitare un controllo diretto sulla Fondazione. “E pensare che fu proprio Francesca a chiedermi di assumere la presidenza nel 2015, quando la situazione era disastrosa. Ora, con la Fondazione risanata, si parla di protagonismo”, ha aggiunto l’ex presidente.
Non è la prima volta che Pumilia si trova a fronteggiare una situazione simile: “Già Ludovico Corrao mi licenziò da segretario generale senza alcun preavviso, il giorno dopo una cena cordiale. Non ho mai intrapreso azioni legali, ma questa volta non potevo restare in silenzio”.
Orestiadi: Un futuro incerto per la cultura a Gibellina
Le dimissioni arrivano in un periodo in cui la città si prepara al grande evento del 2026, mentre Agrigento è da pochi giorni Capitale italiana della cultura 2025. Pumilia non ha mancato di sottolineare le criticità nella gestione culturale, definendo Roberto Albergoni, regista di entrambe le iniziative, un semplice garante formale di decisioni altrui.
Dal canto suo, il Cda della Fondazione Orestiadi ha espresso dispiacere per le dimissioni, ringraziando Pumilia per il lavoro svolto. Anche il sindaco di Gibellina, Salvatore Sutera, si è detto sorpreso dalla decisione, aggiungendo un ulteriore strato di complessità a una vicenda già intricata.
La cultura come opportunità, non come terreno di scontro
“In Sicilia spesso siamo maestri nel trasformare le opportunità in occasioni di risse banali e volgari”, ha concluso amaramente Pumilia. Ora, la sfida è garantire che Gibellina continui il suo percorso culturale senza ulteriori scossoni.
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