Eccoci al nostro appuntamento con la Rubrica dedicata all’Arte Circense in cui ti parlerò della sua storia antica.
Questa arte vede i suoi inizi nell’antico Egitto, passando per il famoso Circo Romano, per il Medioevo, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il Circo come noi lo conosciamo nasce in Inghilterra alla fine del Settecento ma, in realtà, ha origini molto più antiche
Quella che noi conosciamo come Arte Circense viene praticata già nell’antico Egitto, anche se utilizzata per scopi diversi da quelli ludici. A quell’epoca le esibizioni di danzatori e giocolieri sono legate ai riti religiosi e magici.
Le prime testimonianze risalgono al 2040 a.C. e sono state rinvenute durante gli scavi archeologici nella Tomba di Beni Hassan (necropoli sulla riva destra del Nilo, attribuita al periodo tra L’XI e la XII Dinastia): si tratta di raffigurazioni di uomini e donne intenti ad eseguire acrobazie di vario genere.
Altra testimonianza risalente all’antico Egitto che può essere attribuita al Circo è quella del Giardino di Ammon di proprietà della regina Hashepsowe (VI secolo a.C.): un recinto per animali nel quale si potevano ammirare scimmie, leopardi, giraffe e levrieri. Gli animali venivano addestrati ed utilizzati sia per i riti religiosi sia per il divertimento di corte.
Grazie alle numerose ceramiche ed ai dipinti rinvenuti durante gli scavi archeologici, abbiamo testimonianza della esistenza di giocolieri, cavallerizzi, acrobati intenti nella esecuzione della piramide umana, illusionisti e nani. Ritroviamo il Circo anche nelle battaglie navali e nelle corse dei carri nell’ippodromo di Eltekeh, sempre in Egitto.
Dopo un millennio, quello che era un “Circo” riservato solo a Faraoni e corte, diventa un divertimento comune: i villaggi vengono raggiunti da artisti ambulanti come giocolieri ed acrobati.
La realizzazione di veri e propri spazi dedicati al “Circo” inteso come arte Circense ludica, la si deve ai Cretesi che costruiscono i primi anfiteatri in cui si svolgono incontri pugilistici, corse di carri e di tori, combattimenti tra guerrieri.
Ma è solo dopo la conquista da parte dell’Impero Romano che i “ludi circensi” hanno un grande successo come Circo, intrattenimento per eccellenza. Per i romani l’anfiteatro è un elemento di fondamentale importanza per le città e, nella capitale, ha la sua massima espressione.
Ci sono le arene, come il Colosseo, in cui si mettono in mostra animali esotici feroci donati da regnanti stranieri oppure conquistati come bottino di guerra. Oltre agli animali, nell’arena si esibiscono i gladiatori lottando tra di loro.
Il Circo Romano vero e proprio consiste in una vasta area all’aperto di forma ovale, a Roma ve ne erano ben 12. I Giochi del Circo romano sono manifestazioni imponenti ed articolate, apoteosi del divertimento: gli spettacoli (giochi) vengono anticipati ed alternati da cortei composti da mangiatori di spade, funamboli e personaggi buffi vestiti in modo sgargiante. Anche gli animali presenti nei cortei sono addobbati sfarzosamente, il tutto accompagnato da musiche assordanti.
Il più importante anfiteatro di Roma è senza dubbio il Circo Massimo, ubicato nella valle tra l’Aventino ed il Palatino, sede dei Giochi fin dall’origine della città. Qui si svolgono le corse dei cavalli e delle bighe in un circuito nel quale i partecipanti mettono in mostra le loro abilità.
Il Circo Massimo è famoso anche per le NAUMACHIE, quello che oggi chiamiamo spettacolo acquatico: l’arena viene inondata dalle acque del Tevere ed in essa si simulano combattimenti navali, anche simulando battaglie realmente avvenute. Durante le NAUMACHIE le due fazioni avversarie sono formate da prigionieri condannati a morte oppure da gladiatori.
La tradizione del Circo Romano viene tramandata al Circo Ippodromo di Bisanzio, che ha il prestigioso compito di portare la tradizione Circense romana fino al Medioevo europeo. Anche i Merovingi nel VI secolo provano a riportare in auge i Giochi circensi romani in occidente, purtroppo senza successo. L’unica attrazione a non cadere in disgrazia è quella dei serragli per animali, i quali vengono esibiti nei numerosi anfiteatri. Anche in questo caso il merito è dei romani che hanno costruito anfiteatri in Spagna, Gallia ed Italia.
Durante il Medioevo il Circo diventa un fenomeno legato alle fiere di paese dove il divertimento si univa agli oggetti provenienti da terre lontane e sconosciute. In quel periodo gli artisti circensi sono chiamati SALTIMBANCHI, perché si esibiscono sopra ai banchi delle fiere. Le attrazioni principali sono formate da illusionisti ed ammaestratori di orsi e scimmie.
Questa tipologia di Circo si mantiene fino al 1770, anno in cui a Londra viene inaugurato il primo Circo stabile. Si tratta del Circo “moderno”, quello che conosci e che da sempre fa battere forte il tuo cuore, ma questa è un’altra bellissima storia.