Il 14 aprile del 1900 fu inaugurata a Parigi la prima Esposizione Universale del Novecento, l’Exposition de Paris, che registrò ben 50 milioni di visitatori.
Cos’è un’Esposizione Universale?
Le esposizioni universali sono insieme fiere commerciali e mostre scientifico-culturali che vengono realizzate nelle più importanti città del mondo. Queste manifestazioni ricoprirono un ruolo molto significativo soprattutto nel periodo tra la seconda metà dell’Ottocento e i primissimi decenni del Novecento. Nelle grandi mostre-mercato ottocentesche venivano messi in vendita i prodotti esposti, dagli ascensori ai cannoni, dai telefoni ai motori a scoppio, ma allo stesso tempo venivano presentati ai visitatori, come si fa in un museo, i progressi scientifici raggiunti.
La prima Esposizione Universale del Novecento
Il nuovo Secolo si apre con la prima Esposizione Universale del Novecento, dal 14 aprile al 10 novembre 1900. L’obiettivo dell’Esposizione fu “Il Bilancio di un Secolo”: suggellare il secolo trascorso e festeggiare quello appena iniziato, cavalcando l’onda del fervore e della fiducia nel progresso dell’epoca.
Ad inaugurare la fiera fu il Ministro del Commercio francese Alexandre Millerand, che presentò 83.047 espositori, di cui 44.694 stranieri.
In occasione dell’Esposizione, furono costruiti molti dei più celebri monumenti parigini: la Gare de Lyon, la Gare d’Orsay (attuale Museo d’Orsay), il Ponte Alessandro III, La Ruche, il Grand Palais e il Petit Palais, entrambi con il lavoro dell’architetto Charles Girault. Poco più di un anno prima era stata inaugurata la Torre Eiffel, uno dei simboli nazionalistici più conosciuti al mondo. A stupire i visitatori, però, fu soprattutto la gigantesca ruota panoramica che, con i suoi 100 metri d’altezza, detenne il record per quasi un secolo (sebbene fu demolita nel 1920).
Il Novecento, fu un secolo ricco di grandi scoperte rivoluzionarie, dedicate soprattutto alle nuove tecnologie e alla scienza.
Proprio in quel contesto, troviamo l’elettricità e il cinematografo, messo a punto dai fratelli Lumière, il primo motore alimentato da olio di arachidi presentato da Rudolf Diesel e la innovativa Lohner-Porsche di Ferdinand Porsche, entrambi progetti che destarono non poco clamore e diventarono celebri a livello internazionale.
Molti monumenti parigini furono costruiti per l’esposizione, inclusi: la Gare de Lyon, la Gare d’Orsay (ora Museo d’Orsay), il Ponte Alessandro III, il Grand Palais, La Ruche e il Petit Palais, progettato dell’architetto Charles Girault e considerato oggi come uno dei monumenti storici più importanti di Parigi.
Inaugurata dal discorso di Alexandre Millerand, allora Ministro del Commercio francese, l’esposizione di estendeva sulle rive della Senna sino Champ de Mars ed al Trocadero per poi proseguire con gli altri 104 ettari del Bois de Vincenne, la sezione interamente dedicata alle automobili.
Tra questi, uno dei lavoratori preparatori più importanti fu quello della Metropolitain – metropolitana, tuttora nota come ligne 1 – la prima linea: dal 1897 al 1900, si scavarono le strade principali per costruire le gallerie che vennero poi ricoperte al fine di non intaccare la bellezza di Parigi.
Inoltre, un altro simbolo illustrissimo di questo evento fu la Torre Eiffel, uno dei simboli nazionalistici più conosciuti al mondo, costruita dall’ingegnere Alexandre Gustave Eiffel e inagurata il 31 marzo 1889.