Caro iCrewer, eccomi qui a presentarti l’ultimo singolo di Landers, Grazie, Vanchiglia Dischi. Landers è un giovane brillante cantautore indie-rock torinese. Tra i sentimenti più autentici ed intensi che l’essere umano è in grado di provare ed esprimere, vi è senza dubbio quello della gratitudine, una disposizione d’animo scaturita dalla riconoscenza che, quando si eleva al dono più prezioso, la vita, corrobora di serenità e profonda consapevolezza ogni singolo respiro, tramutando l’incontrollabile scorrere del tempo in un flusso che non travolge ma guida, la routine in occasione, le difficoltà in opportunità di miglioramento.
Grazie di Landers
“Grazie” vuol essere un appiglio per risorgere dalle sabbie mobili, lasciando soltanto alle emozioni positive il compito di alimentare la nostra quotidianità. Durante il primo lockdown, il clima di tensione era altissimo e mi sono ritrovato a fare i conti con me stesso, scavando nel mio vissuto; da qui, ho capito che esserci, significa avere ancora la possibilità di cambiare e migliorarsi, aspetto che, troppo spesso, diamo per scontato. “Grazie” è anche un pensiero in musica a tutte quelle persone che hanno dedicato e dedicano la propria vita agli altri, ricordando l’importanza del loro agire e cercando di mettere in luce il fatto che, un “grazie”, è spesso il miglior regalo che si possa fare, a se stessi e a chi ci sta accanto.
Posato su una miscela di sonorità rockeggianti che trae dalla wave college del decennio ’80-‘90 per sfociare nella culla dell’attuale Alternative Rock, “Grazie”, accompagnato dal videoclip ufficiale, diretto dal tocco professionale di Lucrezia Goria e girato presso l’Avocado Studio di Torino, in collaborazione con il meraviglioso corpo di ballo della Nuova Officina della Danza, intreccia sfumature ed emozioni timeless dal forte rimando classico alla leggerezza del pop rock più contemporaneo, accompagnando l’ascoltatore in un viaggio armonico in cui “non si può sognare di vivere”, ma smettere di desiderarlo iniziando a farlo, acquisendo piena coscienza della nostra presenza nel mondo – “nell’acqua brilla il tuo riflesso e a lui dico grazie” -, per cercare di renderlo, partendo da noi stessi e attraverso noi stessi, un posto migliore.
Landers
Accordi distorti si fanno emblema di un mondo distopico che Landers trasforma in carburante per ridare un senso al momento presente, invitando a ricercare la propria essenza nel cammino verso il domani. Accettare ferite, difetti e fragilità che fanno parte della condizione umana di ciascuno di noi e ritrovare il senso di collettività, di unione con il prossimo, sono i messaggi principali che l’artista vuole trasmettere attraverso i suoi brani, evidenziando una finezza compositiva di raro riscontro, che lo rende una delle migliori proposte del nuovo cantautorato indie-rock italiano.