Stefania Rotolo era una ballerina, cantante e attrice, nata a Roma il 23 febbraio del 1951. Sua mamma Marta Matoussek era austriaca ed era venuta in Italia per partecipare al corpo di ballo Bluebelles di Erminio Macario. Inutile dire che la passione del ballo la ereditò dalla madre.
Già nel 1964, infatti, Stefania entrò a far parte del programma dei Collettoni di Rita Pavone, al quale parteciparono giovani teenager emergenti non ancora noti, come Renato Zero e Loredana Bertè. Fu fra i protagonisti della famosa e discussa discoteca romana Piper.
In seguito, fu notata da Franco Estil che le propose di unirsi alla sua compagnia di danza per un tour in Messico. L’avventura sudamericana doveva essere di breve durata, ma Stefania s’innamorò del musicista Tyrone Harris e lo seguì a Rio de Janeiro, dove convisse con lui. In questa città, la ballerina perfezionò le sue doti nel ballo e conobbe la samba.
Da questa relazione, nel 1972, nacque una bambina, Federica, che il padre, per circostanze mai conosciute, non volle riconoscere. Una volta tornata in Italia, Stefania fu ingaggiata per il programma Cantagiro, lavorò con Gino Bramieri e recitò nel film La mafia mi fa un baffo di Riccardo Garrone.
Intanto, nel pieno degli anni Settanta, si legò sentimentalmente con Marcello Mancini, giornalista e autore televisivo. Nel 1977 Stefania ebbe il suo grande successo con il programma Piccolo slam dedicato alla Discomusic e ad un pubblico giovane. Non era mai stato prodotto un programma dedicato ai giovani ed ebbe una popolarità e una fama enorme tanto che le puntate furono replicate spesso.
Nel 1978 uscì il 33 giri Uragano slam e l’anno successivo, l’artista condusse la trasmissione Tilt con il comico Gianfranco D’angelo. Ella introdusse nel programma uno spazio dedicato ai bambini e ballò insieme a Enzo Paolo Turci e Claudia Vegliante le canzoni più note dei cartoni animati, dando vita alla Babymusic.
La sigla finale del programma, Cocktail d’amore (fra gli autori il noto Cristiano Malgioglio) diventò la maggiore hit discografica della soubrette, tanto da farsi notare dalla critica che la ingaggiò per altri programmi, come Mundialito con Mike Bongiorno, nel 1980, sul neonato Canale 5.
Proprio da questo periodo in poi, Stefania accusò i sintomi di un tumore uterino che la costrinse ad un’operazione chirurgica. Riuscì a partecipare ad un concerto con Renato Zero, ma poi le complicanze si acuirono e venne ricoverata in ospedale. Lì la Rai le propose la partecipazione nel ruolo di Peter Pan ad uno spettacolo con Vittorio Gassman.
Purtroppo morì appena trentenne il 31 luglio 1981.
Stefania Rotolo, la ballerina bambina
Stefania era una ragazza a dir poco prodigio, con meravigliose doti artistiche, stroncata da un male che non le ha permesso di vivere la sua vita artistica e familiare. Renato Zero, suo amico, le dedicò una canzone “Ciao Stefania“, con l’aiuto del compagno Marcello Mancini. Federica, la figlia, ha partecipato con il nome di Jasmine a Sanremo 2007.
E’ stato un destino crudele quello che ha chiuso gli occhi a questa soubrette dal cuore da bambina. Pura fatalità che il ruolo che avrebbe dovuto interpretare sarebbe stato quello di Peter Pan? Una ragazza con ancora addosso il sorriso di una bambina felice e vitale. La sua vivacità ci riporta ad un mondo perduto, di vecchi programmi tv, uscite con gli amici concordate attraverso un citofono la sera prima, oppure al telefono grigio perla dalla “cornetta” enorme. Era un tempo in cui la zia o la nonna chiamavano a casa sempre alla stessa ora, perché erano sicure di trovarti, era il tempo delle serate a guardare una Tv piena di questi giovanissimi cantanti e ballerini che ti facevano sognare.
La danza era energia nel corpo di Stefania. Lei e il suo sorriso erano il simbolo della felicità e della passione. L’aria diventava elettrica quando c’era lei e i colori delle luci sembravano scomparire all’incalzare delle movenze di Stefania Rotolo e di Sammy Barbot, il ballerino di origine caraibica, che l’accompagnava in Piccolo slam. Sono sicura che come me, moltissime bambine di allora ricordano anche lui, perché sognavano di essere lì ad ammirarlo o a danzare come lui.
Cocktail d’amore è l’essenza stessa della giovinezza e della speranza di un amore che durerà per sempre o solo un istante, ma l’ansia che provoca l’incontro è tutto ciò che fa sentire vivi e attraverso il ballo in discoteca, tutto si confonde o diventa importante magicamente.
Si,sono stata felice che abbiate ricordato Stefania Rotolo, un artista completa ,che avrebbe avuto un immenso successo,se il male non se la fosse portata via .É stato un peccato ,artiste così ,non si trovano facilmente ,ciao Stefania