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Romics 2023, esperienza artistica unica ed estemporanea

Anche noi di Icrewplay Arte abbiamo partecipato all'edizione del 2023 di Romics, la grande rassegna Internazionale del fumetto, del games e del cinema presso la Nuova Fiera di Roma

Si sono spente le luci sul Romics edizione primaverile 2023 ed è tempo di tirare le somme su questa manifestazione giunta quest’anno alla trentesima edizione e che per la giornata di sabato ha fatto registrare il sold out fin dalla prevendita on line.

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Noi di ICrewPlay eravamo lì e credimi, difinirlo sold out è, con il senno di poi, proprio un eufemismo.

Complici gli inesauribili spazi della Nuova Fiera di Roma, l’evento del Romics è stato ampiamente fruibile in ogni sua sfaccettatura nonostante il pienone, probabilmente  da record.  Romics

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Romics è ormai davvero diventata nel tempo, una grande rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, il    cinema e i games ed ha anche quest’anno preso vita, nella sua versione spring, nei cinque padiglioni, dal 5 al 9 che si sono animati dal 30 marzo al 2 aprile in un crescendo di eventi, incontri e spettacoli. Romics Romics Romics Romics Romics

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Tra i momenti più attesi, senz’altro la gara cosplay, organizzata in collaborazione con il World Cosplay Summit di Nagoya, con l’Eurocosplay di Londra e la Yamato Cup Cosplay International.

Spazio anche per il Romics Kids & Junior, dedicato alla fascia d’età dei più piccoli che ha messo in campo laboratori del fumetto, educational game, giochi creativi e d’ingegno. Romics Romics

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Romics Davvero un’esperienza a tutto tondo e per tutti. Romics

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James Loyd

Al Romics ognuno è l’eroe dei propri desideri

Complice l’assolatissima giornata di sabato, ma le altre a quanto pare non sono state da meno, centinaia di cosplayer hanno animato le terrazze, ampi e pulitissimi spazi di raccordo tra i padiglioni, comprese le aree verdi dell’intera struttura, ornate da qualche robusta pianta d’ulivo che davvero a colpo d’occhio ha dato quel che d’inatteso scenografico. Romics Romics Romics Romics   Romics

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Era un piacere per gli occhi godere di quel naturale e ordinato assembramento fatto in primis di colori, qualche scintillio di spade o armatura tirate a lucido per l’imperdibile e ghiotta occasione rappresentata dal Romics. Romics

Ed in questo scenario, qualcuno ben organizzato, ha, verosimilmente dal nulla, tirato fuori una cassa d’amplificazione degna di un raduno e iniziato a riprodurre dei brani alla seconda, mai alla terza, nota dei quali,  gruppi di giovani irrompevano letteralmente al centro dell’agorà momentaneamente creata dal pubblico radunato in semicerchio, per dar vita a delle performance estemporanee a dir poco esilaranti e di una coordinazione a tratti esemplare.

Credo che gruppi di danza professionistici faticherebbero a trovare dal nulla quell’intesa estemporanea ma tant’è, anche questo è Romics.

All’interno dei padiglioni fitta anche la rete degli espositori arrivati nelle ultime edizioni, compresa questa, a circa 350 dislocati negli oltre 70.000 mq espositivi.

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Alessandra Bracaglia

Un festival che sa davvero di festa

Tantissimi i giovani, molti i più grandi e innumerevoli le famiglie in coordinato che con una cura all’inverosimile mi sono sfilate davanti come quadri, nei loro costumi che in certi casi rasentavano la perfezione nella loro personalissima quanto azzeccata ricostruzione di questo o quel cosplay.

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Non sono riuscita ahimè a racchiuderli in qualche scatto degno di essere mostrato ma tutto sommato ne sono contenta perché forse avrebbe significato imprigionare inutilmente tanta vivacità a discapito di una cronaca dell’evento che può senz’altro essere affidata in parte alle parole e poi perché probabilmente uno scatto non avrebbe saputo raccontare, i preparativi e la fervente attesa che c’è stata sicuramente dietro ogni costume, specialmente, non me ne voglia nessuno, per quelli di gruppo.

In un angolo tranquillo infine è spuntato forse dal nulla Gabriele con  un’interpretazione a dir poco perfetta nella sua semplicità, niente di voluminoso, scintillante o vezzoso ma davvero coinvolgente nel suo essere effettivamente distaccato

E me ne sono letteralmente innamorata.

Se fosse stato per me, gli avrei riservato un premio, pur nella consapevolezza che era fuori categoria, ma gliel’avrei dato, per l’evanescenza del suo essere altro con tanta naturalezza.

L’organizzazione di Romics ha diffuso l’elenco dei vincitori del Premio Romics del Fumetto 2023 assegnato lo scorso week end durante lo svolgersi della manifestazione.

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Tutti vincitori nelle rispettive categorie

MIGLIOR SERIE
Yojimbot, di Sylvain Repos (Renoir Comics)

MIGLIOR FUMETTO AMERICANO
Keeping Two, di Jordan Crane (Oblomov Edizioni)

MIGLIOR FUMETTO EUROPEO
La vergine del bordello, di Hubert e Kerascoët (Bao Publishing)

MIGLIOR FUMETTO ITALIANO
Il nido, di Marco Galli (Coconino Press)

MIGLIOR FUMETTO PER BAMBINI
Caterina e i Capellosi, di Alessandro Tota (Canicola Edizioni)

MIGLIOR FUMETTO PER RAGAZZI
Magic Fish, di Trung Le Nguyen (Tunué)
Look Back, di Tatsuki Fujimoto (Star Comics)

MIGLIOR MANGA
Number 5, di Taiyo Matsumoto (J-Pop)

MIGLIOR RISTAMPA
Petra Chérie, di Attilio Micheluzzi (NPE)

PREMIO NUOVI TALENTI
Fiaba di cenere, di Simone Pace (Edizioni BD)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA
Sunny Sunny Ann, di Miki Yamamoto (Coconino Press)

GRAN PREMIO ROMICS 2023
Le buone maniere, di Daniel Cuello (Bao Publishing)

MENZIONE SPECIALE
Hypericon, di Manuele Fior (Coconino Press) Romics
Crossover, di Donny Cates e Geoff Shaw
Mr. Evidence – La prova della tua essitenza, di Adriano Barone, Fabio Guaglione, Fabrizio Des Dorides, Michele Pasta, Alessia Pastorello, Stefania Aquaro, Adele Matera, Beatrice Galli (sergio Bonelli Editore)
Comics & Science 2, di Aa. Vv, a cura di Roberto Natalini e Andrea Plazzi (Feltrinelli Comics)

 

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