Oggi 14 febbraio è San Valentino, la festa degli innamorati, un giorno in cui tutto il mondo celebra il sentimento dell’amore, in maniera specifica dell’amore all’interno della coppia.
E’ una festa che non conosce barriere di genere sessuale, orientamento religioso o etnia, si potrebbe definire una festa universale, come lo è per l’appunto l’amore.
L’arte che ai sentimenti si ispira e di cui si nutre, non poteva certo rimanere indenne dalla contaminazione dell’amore e gli artisti di tutte le epoche e di tutti i linguaggi artistici, ci hanno donato opere preziose che ne raccontano gli aspetti e ci accompagnano e ispirano, a loro volta, la nostra vita.
Origini della festa si San Valentino
Sulla derivazione precisa della festa, non c’è un’opinione condivisa da tutti gli studiosi, si sa per certo che i primi testi scritti in cui si parla di San Valentino sono una lettera che Carlo d’Orléans (1415) aveva scritto alla sua seconda moglie Bonne di Armagnac:
“Sono già malato d’amore, mia dolcissima Valentina”,
e successivamente William Shakespeare, che d’amore sapeva scrivere sul serio, lo nominò nell’Otello (1600), precisamente in una battuta di Ofelia:
Domani è san Valentino e, appena sul far del giorno, io che son fanciulla busserò alla tua finestra, voglio essere la tua Valentina“.
Sappiamo che nell’antica Roma, a metà febbraio si svolgevamo dei riti purificatori, per aumentare la fertilità della donna, i Lupercalia, in onore del fauno Luperco. Potrebbe essere, come è avvenuto per molte altre festività, che questa sia stata ripresa nel cristianesimo.
Tra i cristiani ricorre la legenda che San Valentino avesse donato una generosa dote ad una ragazza che avrebbe voluto sposare il suo amato, ma che fosse nullatenente e che questo gesto abbia eletto il santo a protettore degli innamorati.
Sta di fatto, che qualunque sia la derivazione, oggi è una festa molto sentita, a volte dal profilo troppo consumistico, ma che comunque accompagna anche la tenerezza dei primi amori tra adolescenti.
L’amore nell’arte
Ripercorrere interamente l’amore nell’arte è impossibile in un unico articolo, non basterebbe un’enciclopedia, per questo ho deciso di raccontarti solo di alcune opere che rappresentano diversi modelli d’amore.
A questo quadro, gli Amanti di Magritte, sono state date molte interpretazioni, ma l’ho volutamente scelto per identificare un tipo di amore nascosto, clandestino, che procura disagio, difficoltà di comunicazione eppure una notevole passione. Nonostante sia un’opera del 1928 (in realtà sono 2, una è di proprietà di un collezionista privato una è collocata al MoMa di NewYork), racchiude in se una tematica attuale e risvegliaemozioni forti anche oggi.
Componente importante dell’amore è la sessualità, qui troviamo dei sarcofagi di origine etrusca, trovati nel ‘800 nella necropoli del parco di Vulci. Oggi conservati al Museum of Fine Arts di Boston.
Nel primo, il più antico, troviamo Arnth Tetnies e sua moglie Ramtha Vishnai, nell’altro compare il figlio della coppia, Larth Tetnies, assieme alla moglie Thanchvil Tarnai, siamo a conoscenza dei loro nomi in quanto riportati sulle iscrizioni ritrovate sui sarcofagi.
Come non percepire immediatamente l’intimità, l’amore, la passione e l’affetto? Gli sguardi tra Larth e Thanchvil sono quelli che potremmo ritrovare in qualsiasi innamorato.
Ma l’amore non è solo nelle immagini, è nelle parole… e nella musica.
L’amore è in grado di generare la favola, la magia, superare le imperfezioni, prendere in mano la situazione e cambiare la vita in due, non da soli, in due. Per questo, ti saluto con questi versi tratti da la Donna Cannone di De Francesco De Gregori
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
E senza dire parole nel mio cuore ti porterò
E non avrò paura se non sarò bella come dici tu
Ma voleremo in cielo in carne ed ossa
Non torneremo più
Na na na na na na
augurandoti un buon San Valentino.