Una sedia pieghevole come questa fedele riproduzione che vedi ma interamente in metallo e questa volta il ritrovamento ha dell’incredibile.
Come spesso accade, si è arrivati a scoprire questo che a tutti gli effetti rappresenta un tesoro di inestimabile valore, grazie ad uno scavo edilizio per la riqualificazione di un’ampia area destinata ad ospitare strutture per utilizzo commerciale.
Durante appunto la messa in opera del cantiere, è stata trovata una misteriosa tomba. All’interno della quale sono stati rinvenuti i resti di una donna, vissuta con molta probabilità nel Medioevo ed esattamente intorno al 600 dopo Cristo.
Ogni scoperta archeologica, soprattutto se inattesa, suscita ammirazione e notevole interesse proprio per l’alone di mistero che inevitabilmente trascina con sé ed in questo caso tale trepidazione è costituita dall’inusuale oggetto trovato come corredo funebre all’interno del sepolcro.
Una sedia pieghevole dal design decisamente al passo con i tempi moderni
Si tratta infatti di un raro reperto archeologico di grande rilevanza, non solo perché le sedie pieghevoli che notoriamente è stato constatato, venivano realizzate ed utilizzate già dagli Antichi Romani, fungendo in quel contesto da simbolo di potere, ma anche perché in Europa ne sono state ritrovate in tutto circa una trentina, delle quali solo sei in metallo.
Un rarità nella rarità la sedia pieghevole di cui parliamo che presenta la caratteristicaa di essere stata realizzata con il telaio interamente in ferro della lunghezza di circa 70 centimetri e larga 45, quella scoperta per puro caso durante gli scavi per la costruzione di un centro commerciale a Rothenburg-Endsee, in Baviera.
A individuare e descrivere il prezioso reperto archeologico è stato un team di scienziati dell’Ufficio Statale Bavarese per la Conservazione dei Monumenti il Bayerischen Landesamtes für Denkmalpflege, guidati dal curatore generale Mathias Pfeil che così ha commentato il ritrovamento affidando le sue deduzioni di studioso ad un comunicato stampa:
Questo reperto, che a prima vista sembra così moderno, è una rarità assoluta e di grandissimo interesse storico-culturale, perché offre uno spaccato del corredo funerario delle fasce di popolazione più altolocate e del primo utilizzo di mobili
Ad oggi in tutto il territorio dell’attuale Germania di queste antiche sedie ne sono state trovate soltanto due.
Grazie ai seppur pochi ritrovamenti, lo studio condotto al fine di acclarare quante più informazioni possibili sull’antico manufatto, ha portato a constatare per certo come le sedie pieghevoli fossero un simbolo di autorità e potere.
Curiosamente inoltre, nonostante le società medievali fossero fortemente patriarcali, nella maggior parte dei casi queste sedie pieghevoli sono state ritrovate all’interno di tombe di donne, che evidentemente ricoprivano, nella società d’appartenenza, ruoli particolarmente rilevanti e di prestigio.
I primi studi intorno a questo ritrovamento hanno portato a stabilire che quando la proprietaria della sedia morì aveva tra i 40 e i 50 anni, secondo gli autori della ricerca.
Oltre alla sedia, nella sua tomba sono stati trovati anche una collana di piccole perle multicolori in vetro, due spille a forma di fiocco, una spilla discoidale, una grossa perla e anche un grosso osso di bovino.
Probabilmente la donna fu sepolta con una grande bistecca, forse per agevolarne il viaggio nell’aldilà.
Accanto alla sua tomba ne è stata trovata una seconda in cui era sepolto un uomo, il cui corredo funerario da guerriero è decisamente più tradizionale.
Il professor Pfeil e i colleghi hanno infatti trovato armi quali lancie, spade e scudi oltre ad alcuni altri oggetti personali, come un pettine e una cintura con fibbia in bronzo.
Il mistero di fondo rimane e gli archeologi non sanno chi fossero i due, ma sono sicuri che studiando nel dettaglio i reperti, arriveranno a poter scoprire molto di più sul loro passato.
La misteriosa sedia pieghevole dunque sarà sottoposta a molteplici approfondimenti tecnico-scientifici, compresi i raggi X, per poter capire meglio come fu costruita e rilevare gli altri materiali di cui era composta.
Di solito infatti la seduta era realizzata in pelle, ma questo materiale di natura organica, così come il legno, con il tempo finisce inevitabilmente per deteriorarsi, compromettendo così i tentativi futuri di indagine.
Come indicato, ad oggi sono state trovate soltanto sei sedie pieghevoli in metallo, mentre le altre erano fatte in legno o avorio, per questo ne venivano scoperte solo piccole parti, come chiodi e fibbie.
Da queste premesse, a lungo gli archeologi hanno creduto che questi oggetti non appartenessero ad antiche sedie pieghevoli, fin quando non sono emersi i primi esemplari per così dire integri in ogni loro parte, come in questo caso ed hanno aperto la strada a nuovi e più completi spunti di riflessione circa la loro natura, il contesto nel quale svolsero la loro funzione e quale status rappresentavano per chi le possedeva.