Per la prima volta, Roma dedica una retrospettiva completa a Titina Maselli, artista, scenografa e intellettuale di grande spessore. In occasione del centenario della sua nascita, la mostra si sviluppa su due sedi: il Casino dei Principi di Villa Torlonia e il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea (Mlac) presso l’Università La Sapienza. Questo evento, frutto della collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina e l’Università, offre un percorso cronologico e tematico che celebra l’opera di una figura centrale dell’arte contemporanea.
Una retrospettiva tanto attesa
“Con questa antologica abbiamo voluto omaggiare l’arte di Titina Maselli nel centenario della nascita, un atto dovuto visto che Roma, la sua città natale, le aveva già promesso una retrospettiva, mai però andata in porto”, afferma Federica Pirani, curatrice e direttrice del Patrimonio artistico delle ville storiche. La mostra si tiene dal 12 dicembre 2024 al 21 aprile 2025 e rappresenta un’occasione unica per riscoprire la grandezza di Maselli, non solo come pittrice ma anche come scenografa teatrale.
Secondo la curatrice Ilaria Schiaffini, “la mostra è l’occasione per approfondire alcune tematiche e scoprire, attraverso bozzetti inediti, la grandezza di Maselli anche nel teatro”.
Un viaggio tra dipinti e materiali inediti
La retrospettiva presenta una selezione di opere provenienti da collezioni pubbliche, private e capitoline, molte delle quali poco note o da tempo non esposte. Il percorso espositivo include:
- Dipinti degli anni ’40 e ’50 presso il Casino dei Principi.
- Opere di grandi dimensioni esposte al Mlac.
- Lavori teatrali, fotografie e documentari che ripercorrono la storia della sua pittura.
Attraverso materiali inediti, la mostra esplora gli scambi culturali e familiari dell’artista, rivelando nuove prospettive sulla sua figura.
Titina Maselli: pioniera e innovatrice
La pittura di Titina Maselli, caratterizzata dall’uso potente dell’acrilico, le prospettive urbane, le nature morte e i notturni, anticipa i temi e le iconografie della pop art romana. La sua formazione, svolta tra Roma, New York e Parigi, l’ha resa una figura influente per la generazione artistica degli anni Sessanta.
Questa retrospettiva, arricchita da un catalogo Electa, restituisce il giusto riconoscimento a un’artista che ha fatto dell’autonomia e della libertà visiva la propria bandiera.
Perché visitare la mostra
“Titina Maselli” è un’occasione imperdibile per immergersi nell’universo di un’artista che ha precorso i tempi con il suo linguaggio visivo. Hai già visitato la mostra? Condividi le tue impressioni nei commenti e raccontaci cosa ti ha colpito di più!