Sono tanti i film che hanno avuto successo, soprattutto se trasformati in capolavori cinematografici. E sono diversi i modi che possono essere attuati per ricordare scrittori e opere. Tutti gli appassionati della saga fantasy Il Signore degli Anelli, che dal 1955 conquista diverse generazioni, saranno contenti di sapere che anche per Tolkien, c’è chi si sta adoperando per costruire un museo. Non sarà il classico museo dedicato semplicemente allo scrittore, ma l’intenzione è quella di rivalutare la casa dello scrittore britannico.
È iniziato il crowdfunding per trasformare in museo la casa di J.R.R. Tolkien, il creatore de Il Signore degli Anelli
La casa dove J.R.R. Tolkien scrisse Lo Hobbit e gran parte della trilogia del Signore degli Anelli sta per tornare sul mercato e una campagna internazionale di crowdfunding è stata lanciata nella speranza di riuscire a comprarla e trasformarla in museo. Una casa dove si respira l’odore della terra di Mezzo e dove si sentono gli Elfi parlare in Quenya, una vera e propria lingua artificiale. Un luogo del genere non può essere abbandonato e trascurato. E così Ian McKellen e Martin Freeman sostengono una campagna di crowdfunding da 4,5 milioni di sterline per trasformare la casa di Oxford dove Tolkien scrisse i suoi libri più famosi in un museo.
Una raccolta fondi per salvare la casa dello scrittore britannico è iniziata, con Gandalf e Bilbo Baggins, che si uniscono al tentativo di trasformare la casa in cui ha scritto la saga de Il Signore degli Anelli in un museo. L’iniziativa è stata denominata Project Northmoor, ed è stata lanciata dall’autrice Julia Golding, prende il nome dalla strada di North Oxford su cui sorge la casa dello scrittore.
Per dare il via al progetto McKellen e una serie di celebrità e altri associati all’universo di Tolkien si sono riuniti per girare un video speciale:
https://www.youtube.com/watch?v=qYxFP-lroUI
Nel video vediamo l’attore Martin Freeman, Annie Lennox (che ha scritto e interpretato il tema finale del terzo film della saga, vincitore dell’Oscar, Into the West), l’attore John Rhys-Davies, l’attore Sir Derek Jacobi e l’illustratore John Howe. La campagna crowdfunding terminerà il 15 marzo 2021. Per i fan di Tolkien, che sosterranno l’iniziativa, sono previsti una serie di vantaggi e diverse opportunità, tra cui l’essere invitati ad eventi VIP e pernottare presso l’abitazione dello scrittore, a seconda del livello della donazione.
La casa-museo di Tolkien
Il padre del genere fantasy visse nella casa al numero 20 di Northmoor Road con la moglie Edith e i quattro figli dal 1930 al 1947, mentre insegnava letteratura anglosassone nella vicina Oxford University. Tolkien scrisse, in questa casa, Lo Hobbit, racconto iniziato come favola della buonanotte per i suoi figli, che si trasformerà in una serie di avventure fantastiche, che ben conosciamo.
La casa di Tolkien ha sette camere da letto e ha un ampio giardino. E’ stata ristrutturata per mostrare come era quando Tolkien la viveva. Sul sito della raccolta fondi, si legge:
Non esiste un centro dedicato agli studi di Tolkien in nessuna parte del mondo – un fatto notevole considerando l’importanza e la continua popolarità dello scrittore. Questa è la casa perfetta per sistemare le cose.
L’obiettivo è quella di rendere la casa, non un museo arido, ma una casa familiare di continua creatività, ispirando nuove generazioni di scrittori, artisti e registi. Se il progetto non è completamente finanziato, gli organizzatori affermano che il denaro raccolto sarà utilizzato per soddisfare gli obiettivi dell’organizzazione benefica di promuovere le opere di Tolkien, inclusa la creazione di corsi ed eventi sull’autore per “ispirare le generazioni future di scrittori e artisti nel fantasy e in altri generi”.
Il museo Greisinger
Non esistono musei dedicati interamente allo scrittore del viaggio di Frodo e Sam da Gran Burrone al Monte Fato, ma esiste un museo ispirato dalle opere del professor di Oxford.
Stiamo parlando del museo Greisinger, che si trova nella Svizzera orientale, a Jenins. Nel museo c’è la più grande collezione di opere pittoriche, disegni, libri, armi, merchandising e tutto quel che è stato realizzato o ispirato dalle opere del professor di Oxford. Il museo deve il suo nome a uno dei più importanti collezionisti del mondo di Tolkien, Bernd Greisinger, che è riuscito a realizzare il sogno di molti appassionati di Tolkien: una vera e propria casa hobbit nel proprio cortile.
Il museo Greisinger raccoglie non solo opere e oggettistica varai, ma al suo interno si troveranno: 300 metri quadrati di ambienti a tema, 6 sculture alte fino a sette metri, 600 dipinti originali di oltre 100 artisti (tra cui Alan Lee, Ted Nasmith, Roger Garland, i fratelli Hildebrandt e molti altri), 3000 libri e un cinema con schermo ad alta definizione.
In attesa della realizzazione della casa museo dedicata a Tolkien, potrebbe essere una valida alternativa per attraversare la Terra di Mezzo.