Che succede quando due icone dell’arte contemporanea si incontrano? Al WeGil di Roma, fino al 6 giugno 2025, la mostra “Warhol-Banksy” mette a confronto diretto il mondo di Andy Warhol e Banksy, due artisti che hanno rivoluzionato il modo di vivere e percepire l’arte negli ultimi cinquant’anni. Curata da Sabina de Gregori e Giuseppe Stagnitta, questa esposizione offre un viaggio immersivo tra oltre 100 opere, esplorando le affinità e le differenze tra i due maestri.
Dal Pop al provocatorio: un dialogo tra epoche
La mostra parte con un confronto sorprendente: la Kate Moss di Banksy, reinterpretata come Marilyn Monroe, e la celebre Marylin di Warhol, creata dopo la morte dell’attrice nel 1962. Ma il dialogo non si ferma qui: la Regina Elisabetta ritratta da Warhol con il diadema reale si trova faccia a faccia con la Monkey Queen di Banksy, una provocatoria versione della sovrana con sembianze di scimmia.
Tra i temi comuni, troviamo la politica e la società: Warhol presenta Mao, Lenin e Kennedy, mentre Banksy risponde con la Regina Vittoria e le sue opere murali ricche di critica sociale. Entrambi trasformano la cultura popolare in arte, ma con approcci distinti: Warhol era onnipresente, l’artista più fotografato al mondo; Banksy, invece, resta anonimo, un’ombra che ha reso la sua assenza un evento mediatico.
Un lavoro monumentale e rivoluzionario
La mostra documenta con precisione i percorsi innovativi dei due artisti. Tra le opere in esposizione, troviamo:
- Le iconiche Soup di Warhol e le opere post-produzione di Banksy.
- Il Self Portrait su tela di Warhol del 1967 accostato a Computer Boy, un muro di Banksy che alcuni interpretano come un autoritratto dell’artista britannico.
- Il muro Season’s Greetings, realizzato in Galles nel 2018, che affronta il tema dell’inquinamento atmosferico.
Non mancano riferimenti alla musica: la famosa banana disegnata da Warhol per l’album dei Velvet Underground dialoga con l’opera Pulp Fiction di Banksy, dove John Travolta brandisce la banana al posto di una pistola. La mostra include anche oltre 50 vinili firmati da Warhol e cd con copertine realizzate da Banksy, sottolineando il legame tra i due artisti e l’industria musicale.
Un confronto tra presenza e anonimato
Warhol e Banksy condividono molte affinità, ma una differenza fondamentale li separa: Warhol faceva del presenzialismo il suo tratto distintivo, mentre Banksy ha trasformato l’anonimato in un punto di forza. Tuttavia, come sottolinea il curatore Giuseppe Stagnitta, anche Warhol era in un certo senso anonimo: dietro la sua parrucca, gli occhiali scuri e il volto impassibile, si nascondeva una personalità misteriosa. “Non conosceremo mai la vera persona di Warhol, come non conosceremo mai chi è Banksy”, afferma Stagnitta.
Un’esperienza da non perdere
Questa mostra è più di un semplice confronto artistico: è un dialogo tra due epoche e due modi di fare arte che continuano a ispirare generazioni. Che aspetti? Visita il WeGil di Roma e lasciati conquistare dall’incontro tra Andy Warhol e Banksy. Seguici sui social per aggiornamenti e racconta la tua esperienza!