Mika, voce straordinaria che racchiude le consapevolezze e le abilità di un uomo e lo sguardo di un bambino costretto a lasciare la sua terra, il Libano, molto presto, nel 1984, quando aveva appena un anno, a causa della guerra civile libanese che durò dal 1975 al 1990. Quello sguardo che gli ha permesso di essere poliglotta, di raccontare il suo mondo attraverso la musica sin da bambino, spaziando dall’opera alla musica leggera.
La terribile esplosione del 4 agosto al Porto di Beirut ha messo in ginocchio il paese piegato oltre che dall’epidemia di Coronavirus anche da una forte crisi economica. Mika ha dedicato così al suo paese ridotto in cenere, una lettera d’amore molto toccante della quale riportiamo alcuni passi significativi:
“Di fronte a questo caos, ripenso a una frase del poeta libanese Khalil Gibran: «Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte». Da mesi avevi imboccato di nuovo la via della notte. C’erano le divisioni, l’eco dei conflitti alle frontiere, la corruzione, l’impotenza di chi ti governava, la crisi monetaria che ha gettato le famiglie nella miseria, e poi l’epidemia di Covid sempre più virulenta. La leggerezza libanese, antidoto alle tragedie della storia, lasciava spazio alla rabbia e alla paura. Giorno dopo giorno l’angoscia mi saliva dentro, come se le tue ferite si riaprissero, come se le radici che ho lasciato all’età di un anno e mezzo mi riagguantassero.
E poi all’improvviso, martedì alle 18:10, una funesta nube grigia è salita dal porto, falcidiando un popolo allo stremo delle forze. Uno spesso fumo arancione ha offuscato il cielo di Beirut. Ha preso il posto del lontano ricordo, tante volte rievocato da mia madre, della luce gialla che inondava il nostro appartamento al quarto piano affacciato sul mare. Come non leggere in quelle due esplosioni il simbolo di un sistema che va in pezzi. Come non sentirci il frastuono delle bombe che seminavano morte per le tue strade ancora segnate dalle stigmate della guerra. Il Primo ministro libanese Hassan Diab assicura che i responsabili dovranno «risponderne». Ma i responsabili di chi? di cosa? I responsabili di trent’anni d’agonia che hanno trasformato il paese dei cedri nel paese delle ceneri.
Dicono che la catastrofe sia un tragico epilogo. L’ultima di una serie di disgrazie. Dopo la notte arriverà l’alba. Conosco la tua resilienza, la tua forza, lo spirito di solidarietà nutrito dall’amalgama di culture che contraddistingue questa terra a metà strada tra il mondo arabo e l’Europa. Domani ti risolleverai come hai sempre fatto. La musica tornerà a risuonare dalle finestre, i corpi danzeranno tra i tavoli all’aperto, i profumi si spanderanno dalle cucine. E io sarò lì.”
Mika: il suo concerto è un atto d’amore per la sua terra
Mika non si è limitato solo a scrivere delle bellissime parole per la sua terra, ma sta organizzando per il 19 settembre l’evento I love Beirut, un concerto di beneficenza in live streaming su Youtube e in quattro fusi orari per supportare le persone colpite dall’esplosione a Beirut. Si esibirà da un luogo speciale, con una serie di sorprese da parte degli amici.
Tutti i soldi provenienti dalla vendita dei biglietti e dalle donazioni andranno direttamente ad aiutare gli enti di beneficenza che aiutano le persone colpite a Beirut.
I biglietti sono disponibili su Ticketmaster e il loro acquisto è partito dal 24 agosto. Le donazioni possono invece essere effettuate sulla piattaforma Gofundme.
Il ricavato del concerto e della raccolta fondi andranno a sostenere la Croce rossa Libano e Save the Children Libano.
Mika: una grande voce, un cittadino del mondo, un artista completo
Mika debutta nel 2007 con Life In Cartoon Motion con Grace Kelly, ha venduto oltre 10 milioni di dischi ed è un artista certificato Gold e Platinum in 32 paesi in tutto il mondo. È stato nominato ai Grammy, ha vinto un Brit Award e ha pubblicato altri tre album di platino The Boy Who Knew Too Much, The Origin of Love e No Place In Heaven. Il suo ultimo album My Name is Michael Holbrook è stato pubblicato nell’ottobre 2019 ed è stato seguito dall’inizio di un tour mondiale.
Ha portato competenza, freschezza e talento nel palinsesto della TV italiana con Stasera a casa Mika. Un successo meritato quello di Mika, il successo dei giusti che hanno il talento e l’anima pulita.
Caro Icrewer, vedrai la diretta streaming? Mi piace pensare alla resilienza del popolo Libanese, alle sue antiche origini spesso trattate in poche pagine dei libri di storia e mi piace pensare alla musica e al talento di Mika, figlio di quella terra di antichissimi navigatori, come un’araba fenice in grado di far rinascere l’orgoglio e la forza di un popolo dalle ceneri.