L’8 maggio del 1970 i Beatles pubblicano il loro ultimo album Let it Be, ovvero, Lascia che sia. La musica ci fa emozionare, ci fa sorridere ma ci fa anche piangere attraverso dei percorsi interiori, invisibili, che ci fanno improvvisamente battere il cuore.
Una delle canzoni più famose dei Beatles e che nasconde una storia affascinante dalla quale ci viene raccontato le dinamiche del gruppo più famoso di sempre e condivide un messaggio meraviglioso.
8 maggio 1970, Let it Be, il vero significato
Il 10 aprile del 1970, il gruppo musicale che fece la storia della musica contemporanea, The Beatles, annuncia in maniera ufficiale il proprio scioglimento. The Beatles, coloro hanno segnato e influenzato tutta la musica e sono entrati nella storia, si scioglie dopo l’ultimo album Abbey road. Un mese dopo l’annuncio, l’8 maggio 1970, quando il gruppo si era oramai sciolto, venne pubblicato un loro album registrato tempo prima, Let it Be, contenente il brano omonimo scritto dal celebre Paul McCartney.

Le registrazioni di questo disco furono precedenti anche a Abbey road, ma non avevano convinto i componenti del gruppo, i quali, insoddisfatti, avevano abbandonato il progetto. L’idea era riportare alle sue origini la band, e il progetto era proprio finalizzato nel trasmettere questa loro essenza. Il titolo provvisorio dell’album Get back, doveva essere una spinta per tornare indietro e recuperare quell’impronta rock che li aveva caratterizzati inizialmente.
L’obiettivo era quello di spogliare la musica da tutte quelle impalcature accessorie che erano state aggiunte nelle ultime produzioni, riesumare un’intesa che era andata a scemarsi e quella leggerezza che era andata perduta durante il loro percorso musicale. A causa dei continui diverbi, incomprensioni e differenze tra i componenti, non si godevano più quello che era il vero significato della band e della musica.
Nonostante le difficoltà sin dalle registrazioni e le faide interne al gruppo, l’album fu un grande successo, sia nei confronti della critica che del pubblico, creando ancora una volta un’opera del gruppo tra le pietre miliari della storia della musica. Sebbene tutte le tracce del disco conservino un’importanza unica, una più di tutte evoca a chiunque la ascolti un sentimento familiare: Let it Be.

Let it Be è la canzone che dà il titolo all’ultimo album dei Beatles del 1970. Il brano è spesso riconosciuto per la sua natura orecchiabile e il verso ricorrente che non è altro il titolo della canzone; la musica è soave e ricorda una composizione religiosa, a causa anche della struttura gospel e dell’organo presente.
L’idea che il brano sia una preghiera religiosa è stata rafforzata anche dal testo, dal quale viene nominata una Mother Mary, che in italiano può essere tradotta come la Madonna. Questo modo di interpretare la canzone non è corretto seppure comprensibile, e questo lo svelerà successivamente lo stesso Paul McCartney: Madre Maria è proprio sua madre Mary McCartney e non il simbolo religioso cristiano.
Già i primi versi contengono il fulcro di ciò che Paul voleva esprimere con questo brano. Il cantante immagina madre Maria che gli appare nei momenti di difficoltà e, con un messaggio di saggezza, lo rassicura. In questi brevi versi sono presenti due temi fondamentali: il momento di difficoltà di Paul e la figura materna che lo rassicura.
McCartney accenna a un momento di difficoltà che noi, a posteriori, sappiamo individuare perfettamente. Si tratta del momento di crisi dei Beatles, periodo in cui ogni componente del gruppo sembra essere un pianeta a sé stante e che non riesce a comunicare con l’altro, provocando continue discrepanze. In questo periodo difficile ciò che aiuta il cantante è la figura di sua madre.
In questi versi si celano due significati: Nella mia ora di oscurità sta a simboleggiare sia il periodo malagevole che sta vivendo, sia il momento di oscurità della giornata, la notte, durante la quale sogniamo. Egli racconta che durante il periodo di crisi del gruppo ebbe un sogno in cui la madre, che morì di cancro quando lui aveva appena quattordici anni, lo rassicurava consigliandogli di lasciare andare poiché tutto si sarebbe aggiustato.
Nei versi successivi si approfondisce il messaggio della madre, il Let it Be ripetuto più volte assume un significato non solo in ciò che sta vivendo, ma è un jeans a tutti i problemi del mondo. Lasciare andare o lasciare perdere non è un invito all’indifferenza ma ad abbandonare il rancore, l’ansia e le preoccupazioni per ricominciare a vivere, a cogliere la vita nella sua bellezza.
Negli ultimi versi torna il tema della madre e il suo ruolo nella vita del cantante. Quando il raziocinio di Paul è confuso (nuvoloso), c’è sempre una luce che lo guida per consigliarlo e rassicurarlo. È la madre che anche dopo la morte continua a essere un faro che lo direziona nelle scelte della vita.
Il grande fascino della canzone Let it Be è insito nella doppia valenza che può avere a seconda di chi lo legge. A primo impatto colpisce il messaggio di pace e serenità che contiene, l’invito a elevarsi e riuscire ad assumere un atteggiamento di serenità riguardo ai problemi della vita, riuscire a lasciare andare tutti i sentimenti negativi che ci tengono legati a qualcosa che ci consuma l’anima.