25 anni fa oggi, il 27 marzo 1996, è andato in onda in Giappone l’ultimo episodio di Neon Genesis Evangelion. Neon Genesis Evangelion (Shin Seiki Evangelion, letteralmente il vangelo del nuovo secolo) è uno degli anime di maggior successo nella storia, sia in Giappone che nel mondo.
Gli episodi di Neon Genesis Evangelion, serie televisiva anime sceneggiata da Hideaki Anno e realizzata dallo studio Gainax, sono in totale ventisei. La storia, ambientata nella futuristica città di Neo Tokyo-3 a distanza di quindici anni da una catastrofe di impatto planetario chiamata Second Impact, è incentrata su Shinji Ikari, un ragazzo che viene reclutato dall’agenzia speciale Nerv per pilotare un mecha gigante noto con il nome Eva e combattere in questo modo, assieme agli altri piloti, contro dei misteriosi esseri chiamati angeli.
La serie venne trasmessa per la prima volta in Giappone sul canale TV Tokyo a partire dal 4 ottobre 1995 e si concluse il 27 marzo dell’anno successivo. Gli ultimi due episodi della serie originale, rei di aver lasciato numerosi misteri irrisolti e altrettante critiche, spinsero una folta schiera di appassionati a chiedere una conclusione cinematografica che desse una risposta definitiva ai numerosi interrogativi rimasti nel mistero.
Nel 1997 Hideaki Anno e lo Studio Gainax realizzarono due lungometraggi animati che potessero soddisfare i dubbi e le aspettative degli ammiratori: Death & Rebirth, composto da vari spezzoni tratti dai primi ventiquattro episodi della serie televisiva e da alcune sequenze inedite, e The End of Evangelion, diviso in due segmenti chiamati episodio 25 ed episodio 26.
27 marzo 1996, Neon Genesis Evangelion
Considerato come il precursore moderno dell’anime intellettuale, rappresenta l’avanguardia dell’uso di un medium, fino ad allora considerato dagli occidentali per bambini ed adolescenti, come veicolo per temi adulti e complessi. Sperimentale anche nello stile della regia e dell’animazione, si può dire che abbia cambiato radicalmente l’animazione giapponese, aprendo una nuova stagione di anime originali. È difficile pensare che senza Evangelion sarebbero potuti esistere Cowboy Bebop, Puella Magica Madoka, o persino l’adattamento di Berserk (sebbene il manga sia del 1989).
A grandi linee, la serie tratta di un gruppo di adolescenti chiamati a comandare dei giganteschi robot (con design diverso dai robot ai quali eravamo abituati) chiamati Evangelion (Eva) nella lotto contro gli Angeli, creature non terrestri che cercano di scatenare un evento apocalittico chiamato Third Impact.
Dalla serie tv in poi, Evangelion ha dato origine a numerosi spin-off e versioni, tra anime, manga, videogame figures, modellini e art books. Si può quasi parlare di un Evangelion Extended Universe. A differenza di altri universi narrativi, però, Evangelion non si concentra sulla coerenza interna ed esplora spesso versioni alternative, creando nuove trame e nuovi finali alternativi che, per certi versi, possono considerarsi tutti altrettanto validi rispetto alla trama originale.
per chi volesse addentrarsi veramente nelle complessità dei riferimenti in Evangelion, ci sono evidenti contraddizioni con eventi e fatti mostrati nella serie tv, per fare un esempio, nel glossario del Red Cross Book viene detto che gli Angeli sono creature che discendono da Lilith, contrariamente a quanto esplicitamente affermato nella serie tv.
Il manga
Per generare interesse per la serie, il team Gainax iniziò a pubblicare una adattamento manga di Evangelion già nel dicembre 1994, affidandolo a Yoshiyuki Sadamoto, il character designer dell’anime. Nei piani originari il manga avrebbe dovuto tenere un ritmo costante di un capitolo al mese, pubblicati sulla testata Monthly Shonen Ace e seguendo la stessa storia dell’anime.

La realtà fu ben diversa però: innanzitutto la serie TV non partì in contemporanea con il manga, visti gli enormi ritardi di produzione accumulati; poi, visto l’altalenante impegno di Sadamoto, il manga subì a sua volta ulteriori ritardi, con pause lunghissime (anche di diversi anni), tra un capitolo e un altro. L’ultimo dei 96 capitoli è stato pubblicato solo nel 2013, 18 anni dopo la pubblicazione del primo capitolo. Il manga è stato poi raccolto in 14 volumetti, arricchiti di note, interviste e materiale supplementare.
Anche se nei primi capitoli la storia rimane fedele a quella dell’anime, con il procedere dei capitoli se ne discosta sempre di più, tralasciando molti degli aspetti psicologici e focalizzandosi di più sulla trama degli Angeli e del Third Impact, fino ad arrivare ad un finale diverso, meno aperto rispetto all’anime. A tutti gli effetti, quindi, il manga descrive una versione alternativa della storia, una linea temporale diversa.
La Trama
Sebbene nella prima trasmissione di Neon Genesis Evangelion, i 26 episodi non siano raggruppati in alcun modo, la storia mostra una chiara divisione tra una prima parte molto incentrata sull’azione (come nel manga) e una seconda in cui lo stile della narrazione cambia, gli episodi sono una sorta di sperimentazione e il fulcro si sposta maggiormente sugli aspetti psicologici. Nel tempo, siti e forum dedicati ad Evangelion hanno iniziato a dividere la storia in quattro archi narrativi. La descrizione degli episodi della Platinum Edition riprende questa divisione.
In un mondo che subisce ancora gli sconvolgimenti climatici di un evento apocalittico chiamato Second Impact che ha distrutto il Polo Sud (l’Antardide), lo studente adolescente Shinji Ikari viene chiamato dal padre, che non vede da anni, nella città fortificata di Neo Tokyo-3. Gendo Ikari è a capo della Nerv, un’agenzia governativa che ha il compito di combattere gli Angeli: creature misteriose il cui arrivo è stato previsto nelle misteriose Pergamene del Mar Morto, le quali cercano di scatenare il Third Impact.
Per combattere gli Angeli, Gendo chiede a Shinji di pilotare l’unità Eva-01, una macchina gigante simile a un robot e un umano. Immersi completamente in un liquido che facilita la connessione neurale con gli Eva, solo adolescenti dalle caratteristiche particolari denominati Children possono collegarsi con essi.
I due episodi finali della serie TV di Neon Genesis Evangelion sono altamente ermetici e altrettanto sperimentali. La trama è semplice e lineare: il Perfezionamento dell’Uomo è stato avviato e tutte le anime sono state fuse in un’unica entità. I personaggi della, in una serie di monologhi interiori, si interrogano sul significato della propria esistenza e sul valore degli altri.
La maggior parte dei dialoghi avviene nel mondo interiore di Shinji, alle prese con l’idea di sparire nel processo di fusione del genere umano in una sola entità. Non ha paura, quasi desidera l’annullamento per non soffrire più. Nel suo dialogo interiore, Shinji immagina un mondo più felice, nel quale non è un pilota di Eva ma è un normale studente di liceo. Resosi conto che esiste una realtà possibile dove essere felice, decide di mantenere la sua identità.

Questi episodi fanno ampio uso di tecniche sperimentali di narrazione: immagini fisse, sketch a matita invece che disegni finiti e colorati, foto reali, parole scritte sullo schermo e voce fuoricampo. Contrariamente alla leggenda popolare che Anno e Gainax avessero finito i soldi e che questi episodi siano stati fatti al risparmio, Anno ha sempre dichiarato che, invece, fossero parte di un progetto ben chiaro, pensato fin dall’inizio.
Già dall’episodio 14 la storia di Evangelion aveva iniziato ad allontanarsi dal concept iniziale e ad assumere toni intimisti. Inoltre, il rinomato ritardo che Gainax accumulava rendeva difficile mantenere il passo con la trasmissione televisiva, e Anno aveva già iniziato a sperimentare tecniche per ridurre il numero di frame da disegnare e il carico di lavoro, investendo di più su monologhi interiori e lunghi fermi immagine che non sono una prerogativa degli ultimi episodi.
Sicuramente questo ritardo cronico ha influito sul livello qualitativo degli episodi: non sapremo mai se le scene composte da sketch a matita sono volutamente incomplete o se si sia trattato di un compromesso per rispettare delle scadenze; ma Anno ha sempre difeso questo finale, scontrandosi apertamente con i fan infuriati, dicendo che erano loro a non aver capito che la storia principale di Neon Genesis Evangelion non era la cronaca del Third Impact, degli Angeli o del Perfezionamento dell’uomo, ma era incentrata tutta sul percorso interiore di Shinji.