iCrewPlay ArteiCrewPlay Arte
  • Arte
    • Festività ed eventi
    • Mostre
    • Musical
    • Street art
    • Teatro
  • Rubriche
    • Destinazioni Sconosciute
    • Accadde oggi
    • Arte giapponese
  • Musica
  • Recensioni
  • Tv e Spettacolo
  • Architettura
  • Viaggi e Scoperte
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Anime
  • Cinema
  • Libri
  • Tech
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Accadde oggi, 10 maggio: quando Monet fondò l’Impressionismo (senza volerlo)
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
iCrewPlay ArteiCrewPlay Arte
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Anime
  • Cinema
  • Libri
  • Tech
Cerca
  • Arte
    • Festività ed eventi
    • Mostre
    • Musical
    • Street art
    • Teatro
  • Rubriche
    • Destinazioni Sconosciute
    • Accadde oggi
    • Arte giapponese
  • Musica
  • Recensioni
  • Tv e Spettacolo
  • Architettura
  • Viaggi e Scoperte
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Accadde oggiArte

Accadde oggi, 10 maggio: quando Monet fondò l’Impressionismo (senza volerlo)

Il 10 maggio 1874 Monet espone Impressione, levar del sole: nasce l’Impressionismo, un movimento che cambierà per sempre la storia dell’arte.

Massimo 5 giorni fa Commenta! 3
SHARE

Sì, perché spesso le rivoluzioni non nascono con un piano. A volte arrivano da un errore, da un fraintendimento… o da una battuta acida di un critico. E quella che oggi conosciamo come Impressionismo, uno dei movimenti più amati nella storia dell’arte, è nata proprio così: quasi per caso. Il 10 maggio ha segnato un momento chiave di questa storia.

Contenuti
La mostra che cambiò tuttoMa cosa c’era di così rivoluzionario?Oggi li consideriamo dei maestriIl 10 maggio resta una data simbolica

La mostra che cambiò tutto

Era il 10 maggio 1874. A Parigi, un gruppo di artisti esponeva le proprie opere in un salone alternativo al Salon ufficiale – troppo accademico, troppo rigido, troppo “vecchio”. Tra questi c’era Claude Monet, con un dipinto intitolato Impression, soleil levant (Impressione, levar del sole).

Un’opera ancora in fieri, quasi incompiuta. Ma vibrante. Viva. Sporca di luce e colore.

Leggi Altro

Cosa resta delle colonne sonore italiane? Viaggio nei suoni che ci hanno cresciuti (e che stiamo dimenticando)
Quando l’architettura racconta il sacro: la geometria segreta delle abbazie cistercensi
Accadde oggi, 14 maggio: dal primo vaccino alla nascita di Israele, quando la storia cambia direzione
Accadde oggi 14 maggio: muore Frank Sinatra, icona della musica e del cinema

Un critico, Louis Leroy, la guardò e scrisse un articolo sarcastico: “Se questo è un quadro, allora siamo davanti a una mera impressione”. Voleva offenderli. Ma il nome rimase.

E da quel giorno, Impressionismo divenne il termine con cui definire una nuova visione del mondo.

Ma cosa c’era di così rivoluzionario?

Monet

Tutto. Gli impressionisti dipingevano la realtà così com’è, ma soprattutto com’è percepita: fatta di istanti, di vibrazioni, di sfumature fugaci. Niente mitologia, niente soggetti nobili. Solo la luce, il tempo, il quotidiano.

Era un’arte che rifiutava l’ideale e abbracciava l’attimo, la sensazione, lo sguardo. Era un’arte libera. E per questo, inizialmente, anche derisa.

Oggi li consideriamo dei maestri

Monet, Renoir, Degas, Pissarro, Morisot… sono nomi che oggi troviamo in ogni museo del mondo. Ma all’epoca erano considerati dei pazzi, degli scarti del sistema. Non vendevano, venivano umiliati sulla stampa, ignorati dal mercato.

Eppure, avevano capito qualcosa prima degli altri: che il futuro dell’arte era nell’esperienza soggettiva, nel gesto vivo del pennello, non nella perfezione scolastica.

Il 10 maggio resta una data simbolica

Monet

Non fu solo la giornata di una mostra. Fu il primo passo di una rivoluzione estetica e culturale. Una presa di posizione contro le regole imposte, contro la pittura da salotto, contro l’arte senz’anima.

E noi, oggi, possiamo ancora imparare molto da quella lezione.

La prossima volta che guardi un cielo all’alba o un riflesso sull’acqua, fermati un attimo. Forse anche tu stai vivendo un piccolo momento impressionista.

Seguici su Instagram @arteicrewplay per altri viaggi tra i capolavori dell’arte. E se ti è piaciuto questo racconto, commenta o condividilo: le rivoluzioni, in fondo, cominciano sempre da un’idea condivisa.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Videogiochi
  • Anime
  • Cinema
  • Libri
  • Tech
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?