Antonio Ligabue
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Inaugurata il 25 marzo al Castello di Conversano la mostra dedicata ad Antonio Ligabue

Dal 25 marzo all'8 ottobre presso il Castello di Conversano una delle mostre più grandi sull'opera di Antonio Ligabue

Il 25 marzo al Castello di Conversano in Puglia è stata inaugurata la mostra di Antonio Ligabue che raccoglie oltre 60 opere. La mostra sarà visitabile fino all’8 ottobre 2023 e si preannuncia come una delle più belle mostre realizzate sull’artista.

Antonio Ligabue: nelle sale del Castello di Conversano vive la magia della sua opera

Il percorso espositivo è diviso in nuclei tematici: in un primo periodo che va dal 1927 al 1939 prevalgono colori tenui e diluiti, temi legati alla vita agreste e animali feroci ripresi in atteggiamenti non aggressivi. C’è unica immagine centrale, poche pennellate essenziali, i colori prevalenti sono il verde, il marrone, il giallo, il blu cobalto.

Antonio Ligabue
Antonio Ligabue, Il Pifferaio, (1943- 1945)Olio su tavola di compensato cm 40×56 (Collezione privata)

Fino a quel momento Antonio, nato a Zurigo nel 1889 da madre di origine bellunese e da padre ignoto era stato dato in adozione ad una famiglia svizzera, ma aveva manifestato disturbi psichiatrici e aveva subìto un primo internamento nel 1913 e l’altro nel 1917 in seguito ad un’aggressione nei confronti della madre affidataria.

Quest’ultima lo denunciò e Antonio fu espulso dalla Svizzera il 15 maggio del 1919 ed inviato a Gualtieri. Qui era conosciuto come “El matt”, passò anni di vagabondaggio e solitudine, si rifugia nell’arte ed incontra tra il 1928/1929 Renato Marino Mazzacurati, artista della Scuola romana, che gli insegnò ad usare i colori. In questo periodo trova sollievo nel dipingere la vita nei campi e si immedesima negli animali feroci per la sua quotidiana lotta per la sopravvivenza.

Il secondo periodo che va dal 1939 al 1952 è caratterizzato dalla scoperta della materia grassa e corposa. Le forme diventano più complesse, la narrazione più articolata e reale, il colore più caldo. In quegli anni viene di nuovo ricoverato per autolesionismo e psicosi maniaco-depressiva, ma dal 1948 comincia ad esporre in qualche piccola mostra e grazie alla guida di Mazzacurati riesce ad ottenere qualche piccolo riconoscimento e a guadagnare i suoi primi soldi.

 

Antonio Ligabue
Leopardo nella foresta, (1956-1957) Olio su tavola di faesite, cm 54×54 (Collezione privata)

Il terzo periodo che va dal 1952 al 1962 è il più prolifico, nelle fiere rappresentate emerge una maggior cura del dettaglio ed esplode l’aggressività. Prevalgono gli autoritratti differenziati a seconda degli stati d’animo. Il contorno nero intorno alle figure diventa più deciso. In questo periodo si gode il successo, fino a quando nel 1962 ha una paresi, viene ricoverato all’ospedale di Guastalla, continua a dipingere, ma muore nel 1965.

Tra i capolavori esposti vi sono Carrozza con cavalli e paesaggio svizzero (1956-1957), Autoritratto con sciarpa rossa (1952- 1962) e Ritratto di Marino (1939- 1952), accanto a sculture in bronzo come Gufo con preda (1957-1958).

Antonio Ligabue
Autoritratto con sciarpa rossa, (1952- 1962), Olio su tavola di faesite, cm 91×74,5 (Collezione privata)

Possiamo trovare anche una sezione dedicata alle incisioni e ai disegni come Iena (1952-1962), Cavallo con asino (1952-1962).

Verrà inoltre proiettato un film documentario di Raffaele Andreassi del 1961 e foto che risalgono agli anni 50.

La mostra viene promossa dal Comune di Conversano Città d’Arte e Museco – Musei in Conversano, con il contributo della Regione Puglia, con il patrocinio del Ministero della cultura, della Città Metropolitana di Bari, di Puglia promozione e del Teatro Pubblico Pugliese. Collaborano inoltre il comune di Gualtieri e la Fondazione Museo Antonio Ligabue.

La mostra è prodotta ed organizzata da Arthemisia, i curatori della mostra sono Francesco Negri e Francesca Villanti. Gli sponsor sono BCC Conversano e Master Italy. Il catalogo è edito da Skira.

Antonio Ligabue: informazioni e prenotazioni

L’orario di apertura della mostra è dal martedì alla domenica 10.00 – 13.30 e dalle 15.30 – 19.00. Lunedì chiuso. Per informazioni e prenotazioni chiamare lo  +39 080 99 52 31 o visitare il sito http://www.arthemisia.it/it/home2/

 

 

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